Resta.

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Andavo girando per Napoli, quando vidi una casa con scritto 'Cercasi coinquilina/o' e stava anche il numero, lo salvai. Entrai su whatsapp per vedere chi fosse,ma non aveva la sua foto.
Allora provai a chiamarlo,ma non rispondeva.
Andai di nuovo sul posto e suonai il campanello... Nessuno apriva.
'Fantastico!'dico sbuffando!
'Di male in peggio!'dico sedendomi sugli scalini della casa.
Passarono ore,ma nessuno apriva o arrivava.
'Ma che cazzo,ci abita qualcuno almeno o è una presa per il culo?' Dico ancora più nervosa.
Dopo un pò andai verso la macchina ormai stanca della situazione, ma neanche il tempo di mettermi in macchina che sentì la porta d'ingresso aprirsi, era una ragazza che stava uscendo e diede uno schiaffo a un ragazzo bellissimo,la ragazza era abbastanza nervosa. Il ragazzo aveva gli occhi verdi, capelli castani ed era stupendo. E chiuse la porta.
Aspettai cinque minuti,andai vicino la porta e suonai.
'Sapevo che saresti tornata, ma ti ho d...'si interrompe appena mi vide. 'E tu saresti?'continua guardandomi tutta. 'Ecco, io...ho letto il cartello e..' Non mi fece finire che subito disse 'ah, sì... Entra pure!'dico facendomi cenno di entrare.
'Grazie. Io sono Samantha,Samantha Gaspari...'dico porgendo la mano. 'Io Giuseppe Filtro,piacere' disse dandomi la mano.
'Ehm...' Dissi imbarazzata.
'Ora ti mostro la tua camera...'disse andando verso una stanza.
Era davvero grande,ma stavano due letti nella stanza, una parte era arredata e dall'altra no. 'Quindi condividermo la stanza?' Dico guardandolo abbastanza imbarazzata. 'Si,è un problema?' 'No no' 'okay, se vuoi puoi iniziare a mettere le tue cose a posto.' Dice per poi andare vicino la tv che stava nel soggiorno. 'Okay...'dico a bassa voce.

Fantastico sono andata ad abitare in una casa con un ragazzo abbastanza scontroso, ma era davvero bello.

Passarono tre ore da quando stavo mettendo le mie cose a posto, ma non avevo ancora finito, andai in soggiorno e mi sedetti sul divano.
'Stanca?'dice Giuseppe continuando a fissare la tv.
'Abbastanza'dico.
'Queste sono le tue chiavi, ormai questa è casa tua, comportati come una che abita nella sua casa, anche se è così.' Dico accennando una risata, io lo accompagnai.
'Fantastico,grazie!' Dico per poi andare verso il frigo.
'Di nulla. Raccontami un pò di te... Così ci conosciamo.' Dice guardandomi. 'Si... Parlami prima di te.'dico io sedendomi vicino a lui.
'Ho vent'anni e lavoro in un bar, là cercano una barista, se hai bisogno di un lavoro, puoi andare a fare il colloquio, tanto ti prendono.'
'Ahaha, va bene. Grazie!' Dico
'Perché ridi?'dice sorridendo.
'Niente,stavi parlando di te e poi siamo passati a parlare di me' dico grattandomi la testa imbarazzata. 'Ma avevo finito ahhaha'dice ridendo. 'Mi hai solo detto che lavori e hai vent'anni...'dico ridendo! 'Ahahaha, piano piano racconteremo la nostra vita, in altre occasioni.'dice sorridendo.
'Capito. Io ho diciotto anni e tra un pò avrò un lavoro.' Dico ridendo ahahah.
'Hahaha sei simpatica!' Dice sorridendo fissandomi.
'Anche tu.' Dico
Si creò un'atmosfera abbastanza imbarazzate, ma ci interruppe il campanello.
Andò ad aprire Giuseppe ed era la stessa ragazza di prima,stava per parlare, ma poi mi vide.
'Chi è quella puttana?'dice entrando e girandosi verso Giuseppe.
'Ehi, moderi i termini 'signorina''dico alzandomi dal divano e fare tra virgolette la parola 'signorina'.
'Ma come ti permetti?'dice antipaticamente e con l'aria da troia.
'Elena,vattene da questa casa. Ormai tra noi è finita...torna da tuo marito e non farti vedere più!' 'No caro. Io me ne vado dopo che vedo che questa ragazzetta se ne va di qui' 'Scusi,ma la ragazzetta ci abita in questa casa!' Dico per poi andare nella mia stanza!' 'Come? E dorme nella tua stessa stanza? È troppo!' Dice urlando.
Si sentiva anche nella stanza.
Entrò violentemente nella stanza
'Vattene immediatamente da questa casa!'dice mettendosi con le mani incrociate! 'Come scusa?' Dico alzandomi dal letto e andare vicino a lei. 'Samantha, calma! Elena esci da questa casa e non farti vedere mai più!'dice arrabbiato!
'No, vattene Sami e non farti vedere più da me!'dice Elena uscendo dalla stanza accompagnata da Giuseppe.

Li sentivo litigare, non potevo restare un secondo di più in quella casa. Elena sarebbe venuta sempre qua e mi avrebbe sempre insultata!
Decido di andare a fare un giro! Esco dalla stanza e mi incammino verso la porta! 'Finalmente te ne vai!'dice con un aria da puttanella e con voce presuntuosa! Non volevo nemmeno rispondere, stavo per aprire la porta quando sentii qualcuno prendere la mano e tirarmi verso di lui.
'Lei resta, tu te ne vai.'disse Peppe tenendomi la mano. 'Stronzo!'dice Elana uscendo da casa!
Continuava a tenermi la mano...
'Grazie per avermi difesa.'dico imbarazzata. 'Ma che, scusami tu.'dice non lasciandomi la mano.
Dopo un pò si accorse di avere la mia mano tra la sua e si staccò. 'Scusami...' Dice 'tranquillo!'.

Passarono tre giorni da quell'episodio e Peppe era abbastanza nervoso che se la prendeva anche con me.
'Prepara la colazione!'dice a me con superbia!
'Come scusa?'dico incrociando le braccia!
'Fai la colazione!' 'Mi dispiace,ma non sono la tua schiavetta. Se me lo chiedevi con un tono più gentile, era diverso.'dico per poi bere un pò di latte freddo.
'Senti ragazza, non ti permette di parlarmi così!' 'Neanche tu hai tanto il diritto di parlarmi così!'
'Io sono così, non ti piace? Sei pregata di andare via da questa casa!'dice venendo verso il frigo.
'Con piacere!'dico per poi andare in stanza a preparare le valigie.

E da giorni che si comporta così, da quando mi ha lasciato la mano quel fottuttissimo giorno. Ma che cazzo li prende? Credo proprio che tornerò a Roma, forse starò meglio lì.

Esco dalla stanza con una valigia fatta,mancava l'altra, ma non riuscivo a portarle tutte e due vicino la macchina.

'Aspetta, che cazzo fai?'dice fermandomi per un braccio!
'Me lo chiedi pure? Hai detto che devo andarmene da questa casa ed è quello che sto facendo!' Dico acida.
'Ma scherzavo, ero preso dal... Resta. Ti prego resta!'mi supplicò.
Io rimasi ferma senza parlare e dopo tanti secondi,prese tra le mani il mio viso e appoggiò le sue labbra sulle mie e ci baciammo.

Ti amo come Trilly ama Peter.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora