'Samantha...Samantha,mi stai ascoltando?'replica mia madre guardandomi con aria nervosa.
'Si mamma, tranquilla comprerò il pane e tornerò presto!'dico alzandomi e prendendo le mie cose.
'Ma...non mi hai ascoltata. A cosa pensavi?'dice prendendo il mio volto e accarezzandomi.
'Niente mamma, solo che trasferirmi in una nuova città e andare a vivere in una casa con uno sconosciuto,tra l'altro uomo...C'ho l'ansia!'dico stringendomi la pancia.
'Tranquilla,andrà bene... Ti farà bene cambiare città. Io purtroppo per lavoro non posso lasciare questa città,altrimenti verrei con te. In questa città hai brutti ricordi e hai bisogno di cambiare aria. Ti verrò a trovare.'dice facendo cadere qualche lacrime sul suo viso. 'Certo che potevi venire con me! No... Dovevi trovare giusto questo lavoro che ti tiene occupata sempre. Io a casa ti vedo solo la mattina quando te ne vai e la sera quando ritorni!'dico spudoratamente. 'Lo faccio per noi... Altrimenti me ne starei a casa tutto il tempo! Non è colpa mia se tuo padre è morto e mi ha lasciato con una figlia e non riesco a mantenerti!'dice piangendo.
Dopo mi rendo conto di ciò che ho detto e me ne pento.
'Mamma scusa,l'ansia mi porta a dire cose che non voglio dire.' Dico cercando di asciugarle le lacrime.
'Tranquilla amore mio. Adesso vai, è tardi il tuo coinquilino ti starà aspettando!' Dice asciugandosi le lacrime e accompagnarmi vicino la porta. 'Grazie per tutto mamma, ci vediamo presto' dico abbracciandola per poi salire in macchina.
Mamma piangendo mi saluta con la mano mentre io me ne sto andando.Vi racconto di me: Sono Samantha Gaspari, abito a Roma con mia madre e ho 18 anni.Mio padre è morto due anni fa, si è suicidato perché non riusciva ad andare avanti con tanti debiti che aveva! E ha lasciato me e mia madre da sole. Purtroppo in quella città sono successe molte cose che mi hanno fatto cambiare e ho deciso di cambiare quell'aria sporca che mi uccideva ogni giorno sempre di più. Andavo a vivere a Napoli, la mia città natale, mi sono trasferita a Roma perché mia madre era di lì, quindi non avevamo molta scelta, a Napoli sono stata raramente, ci andavo solo nel periodo delle vacanze estive o natalizie, se ne avevamo la possibilità. Posso dire che ho trascorso la mia vita a Roma.
Sono arrivata a Napoli, restava solo di trovare l'indirizzo di casa mia... Avevo molta ansia perché non so chi sia la persona con cui condividerò una casa.
Trovai la casa, scesi dalla macchina, presi le chiavi e l'aprii.
'Buongiorno...c'è qualcuno?'dico entrando.
Nessuno rispondeva, chiusi la porta e iniziai a vedere com'era la casa. Era molto carina. Appena entri c'è un grande soggiorno con il tavolo e faceva una piccola stanza dove si cucinava, dopo stavano altre stanze. Una già arredata e le altre due vuote, con solo un letto, un comodino e un armadio.
L'altra era un bagno grandissimo tutto ben arredato, dove stavano due docce e due vasche da bagno, due gabinetti e due specchi.
Chiusi la porta del bagno e urlai un'ultima volta 'C'è qualcuno?' Nessuno rispondeva, realizzai che nessuno stesse in casa. Andai nella stanza vuota,affianco alla stanza arredata. Nel frattempo che stavo mettendo apposto le cose, sentì qualcuno che stava aprendo la porta, apro un pò la porta della mia stanza e vedo un uomo con delle buste. Non riuscivo a vedere il suo viso.
Esco dalla stanza un pò imbarazzata. 'Buongiorno, io sono la nuova coinquilina. Piacere...' Dico imbarazzata.
'Ciao,piacere...'dice,ma non finisce la frase appena mi vede.
'Samantha' dice l'uomo sorpreso.
'Eehmmm...'dico, non riuscivo a parlare. Faccio un passo in avanti e dopo un pò riesco a capire chi sia. 'BEN!'urlo sorpresa e un pò incazzata.Ben è stato il mio ragazzo per tre anni, ma mi lasciò per stare con un'altra ragazza. Ci lasciammo sette mesi fa, da quel momento non l'ho più rivisto.
'Ma...cosa ci fai qui?'dice ancora sorpreso!
'Purtroppo ci abito.' Dico sedendomi sul divano e mettendo le mani vicino al viso.
'Quindi tu... Oh cazzo!'dice sedendosi alla sedia.
'Senti... Io non lo sapevo, altrimenti non sarei mai venuta qua.' Dico
'Tranquillo, ehm...cercherò un'altra casa!' Continuo molto agitata per questa situazione.
Si alza dalla sedia,si avvicina a me e mi abbraccia. Io non ricambio, rimango immobile, senza emozioni.
'Mi sei mancata' dice staccandosi.
'Potevi pensarci prima!'dico andando nella stanza e rimettere le mie cose nella valigia.'
'No, puoi restare... Stai tranquilla! Ricominciamo di nuovo. Facciamo come se non ci fossimo mai conosciuti.'dice fermandomi da un braccio.
'AHAHHA certo per te è facile,vero? Ho passato sette mesi di merda senza di te, ho sofferto molto. Sono caduta in depressione e tu l'unica cosa che hai fatto è stato dirmi 'Samantha ti lascio perché mi sono innamorato di un'altra!' E non ti fai più sentire. Io adesso vado a vivere in un'altra casa e se non l'ha troverò, vivrò nella mia macchina e non farti vedere mai più, e se ci vediamo fai finta di non vedermi, lo stesso farò io.'dico mettendo l'ultima cosa nella valigia e incamminarmi vicino la porta seguita da Ben.
'Samantha...lasciami spiegare.'dice quasi in lacrime.
'Ma vaffanculo!' Dico lanciandogli le chiavi di casa e andarmene.Cazzo,cazzo,cazzo! Perché porca puttana, adesso come faccio a trovare un'altra casa? Come?
Devo trovare un modo, altrimenti vivrò davvero in macchina.
Porca puttana, perché è dovuto succedere? Non poteva essere un ragazzo gay o un ragazzo abbastanza carino? No, doveva capitare lui. Cazzo,merda!
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Ti amo come Trilly ama Peter.
RomanceLei,timida e abbastanza stronza. Lui, vivace e desideroso. Tra i due scoppia l'amore. Un'amore unico e indimenticabile.