Capitolo 24

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hey

okay, lo so che è passata un' eternità dall' ultima volta che ho aggiornato e devo dire che se finalmente mi sono decisa a finire di scrivere questo capitolo è solo grazie a colore che mi chiedevano di aggiornare e che mi hanno detto quanto tenessero a questa storia. inoltre il senso di colpa ha fatto il suo dovere.

comunque eccovi questo 24esimo cpaitolo. spero che tutta quest' attesa ne sia valsa la pena.

la canzone è heart-shaped box dei Nirvana 

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NICO POV 

Erano passati due giorni da quando Nico aveva raccontato tutto ad Andy e il suo amico non aveva fatto altro che stargli vicino e sostenerlo, al livello sia mentale che fisico. In tutto erano cinque giorni che il figlio di Ade non metteva piede fuori dall' appartamento di Andy e la sua carnagione aveva raggiunto un pallore che rasentava quello dei fogli di carta.

Era ancora più magro della norma ma aveva ricominciato a mangiare e bere quasi regolarmente, molti avrebbero potuto dire che si stava riprendendo, che stava iniziando a stare meglio ma non era così. Lo sapevano benissimo sia Andy che lo stesso Nico.

La notte gli risultava ancora difficilissimo prendere sonno e, nel caso in cui fosse riuscito ad addormentarsi, era del tutto impossibile per il figlio di Ade godere di una notte di sonno decente a causa degli incubi. Almeno così era stato fino alla notte precedente.

Come al solito si era alzato di scatto dal letto dopo un incubo, il sudore che gli imperlava la fronte e i brividi di terrore che gli avevano fato venire la pelle d' oca. Si era guardato intorno sorpreso- ancora non si era abituato a dormire nel letto di Andy circondato dalle sue cose e dai suoi poster- e dopo essersi tolto di dosso il lenzuolo leggero, aveva iniziato a fare su e giù per la stanza del suo amico. Dopo poco aveva sentito arrivare le familiari fitte allo stomaco che ormai lo perseguitavano da giorni a causa dello stress e dell' agitazione. In preda ai bruciori di stomaco si era stretto le braccia attorno a sè e facendo più piano possibile aveva ricominciato a fare su e giù per la stanza quasi in punta di piedi, non avrebbe mai voluto svegliare Andy. Il suo amico già si dava troppo da fare per lui e doveva dormire sul divano nella sua stessa casa per permettere a Nico di usare il letto, ora ci mancava solo che si dovesse svegliare nel cuore della notte.

Ma Nico non sapeva che il mortale dagli occhi di ghiaccio era arrivato ad avere il sonno talmente leggero da svegliarsi il momento stesso in cui il figlio di Ade aveva poggiato i piedi sul pavimento e tanto meno sapeva che Andy era sempre stato al corrente del fatto che non solo dormiva poco e niente ma il suo amico non chiudeva occhio fin quando il figlio del dio dei morti non riprendeva a dormire.

Nel frattempo i bruciori di stomaco di Nico si erano fatti sempre meno sopportabili, stava iniziando ad avere freddo e le gambe erano sempre meno stabili. Iniziava a sentir le ginocchia tremare sempre di più fin quando erano cedute andando a collidere con il pavimento freddo della stanza con un tonfo. Aveva imprecato mettendosi una mano davanti la bocca per evitare di dare di stomaco sperando di non aver svegliato Andy e ovviamente proprio in quel momento il ragazzo dagli occhi di ghiaccio era entrato nella stanza guardandolo preoccupato, i cerchi scuri sotto gli occhi che facevano intuire da quanto in realtà fosse sveglio.

Andy non aveva fatto domande, né sembrava tanto sorpreso di aver trovato il figlio di Ade nello stato in cui si trovava. L' aveva alzato da terra prendendolo in braccio e l' aveva stretto a sé, quei laghi ghiacciati che erano i suoi occhi, pieni di tristezza e preoccupazione. Sempre tenendoselo stretto aveva aperto il secondo cassetto del mobiletto che si trovava affianco al letto e ne aveva estratto una barretta di ambrosia dandogliene un quadratino.

Saviour♂a pernico storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora