11.

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Jack sarebbe arrivato a momenti. Dopo essere salita e aver messo il telefono in carica, feci una doccia ma non asciugai i capelli. Avevo troppa ansia. Il campanello suonò. Cazzo, era lui. Aprì la porta.

"Madison..." mi sorrise appena mi vide, lo abbracciai subito dopo. Nascosi la testa nel incavo del suo collo. "Tranquilla..." sussurrò sistemandomi una piccola ciocca di capelli. Chiuse la porta dietro di sé e entrammo a casa. Si sedette sul divano, con me ancora abbracciata a lui "Bumba tranquilla..."

Non volevo staccarmi, lui era lì e mi stava abbracciando.

"Bimba ehy, ora ci sono io..." sussurrò piano "Jack" sembrava quasi in lamento "Si?" "Scusa, mi sei mancato anche i tuoi abbracci mi sono mancati"

Mi baciò. Era a stampo, semplice. Il mio primo bacio, lo avevo sognato quel momento per mi minimo 4 anni.

Mi staccai quasi subito.

"Dovevo rubarti il tuo primo bacio"

"No Jack non si può"

Andai in cucina e mi seguì. Mi abbracciò da dietro "Va tutto bene..." sussurrò piano lasciandomi un bacino sul collo "Jack no, non possiamo" lo allontanai di nuovo. Non si capiva nemmeno se stessi convincendo lui, o me stessa. Insomma, volevo baciarlo con tutta me stessa ma una domanda mi tormentava: e poi? Poi cosa saremmo diventati? Scopamici?

"Bimba tranquilla, cosa c'è che non va?"

I tagli

"Jack noi non stiamo insieme, non si può fare, okay? Basta"

"Devi stare tranquilla" disse lasciandomi un altro bacio sul collo, mi cinse i fianchi con entrambe le braccia, un alto bacio e un altro bacio ancora. Stavo per sciogliermi, era così delicato e eccitante.

Mi baciò l'angolo della bocca, chiusi gli occhi. Non potevo più tenerli aperti, non ce la facevo.

Mi girò completamente verso di lui, e si avvicinò alle mi labbra, sempre di più. Mise le mani su i miei fianchi e mi attirò a sé. Ero completamente attaccata a lui, e a me non dispiaceva.

Fece combaciare le nostre labbra, chiese l'accesso alla mia bocca, l'unica cosa che potevo fare era accettare, sebbene poi non sarei stata in grado di continuare. Poi si staccò subito. E sorrise, Dio che sorriso. Lo baciai io quella volta. Fece allacciare le gambe attorno al suo bacino, mise le mani sotto al mio culo.

I tagli

Ci spostammo di nuovo sul divano, con io seduta su su lui. Si tolse la maglia, oh Dio. Che muscoli.

I tagli

"Puoi toccare..." sussurrò ridendo

I tagli

"Jack..."

I tagli

"No i-io non posso, scusa..."

"Cosa c'è che non va bimba?"

Prese le estremità della mia felpa

I tagli!

"Jack no...i-io ti devo dire una cosa..."

L'alzava sempre di più

"Che cosa?"

"Scusa, è solo colpa mia. Ma non devi preoccuparti, è tutto sotto controllo. Ora va bene"

Se due balle!

"Bimba che è successo? Mi sto preoccupando..."

Presi un profondo respiro

"Toglimi la felpa"

Me la tolse completamente. Guardò il mio petto fino ad arrivare alle spalle, poi alle braccia e poi a quelli.  Prese il braccio, non reagiva. Non capivo nemmeno se fosse arrabiato o triste. Era rimasto zitto, alzò lo sguardo e mi guardò nei occhi, poi mi abbracciò stretta. "Grazie di avermelo detto bimba" sussurrò piano "Mi dispiace tanto, scusa" dissi allo stesso tono "Ei tranquilla, non è colpa tua"

"Invece si"

"Mi devi dire qualcos'altro?"

Che cosa? Non capivo.

"Madison, stai mangiando?"

Ah...

"Jack guarda che non sono anoressica"

"Non hai risposto"

Stavo mangiando, o meglio avevo mai smesso di mangiare? Solo perché avevo saltato dei pasti per qualche giorno mica ero diventata anoressica, giusto?

"Jack senti, non lo so okay? Okay. Ora non parliamone più" dissi scocciata, non era successo niente di che, o comunque qualcosa di cui avrebbe avuto importanza di parlarne.
Sospirò sconfitto, lo capivo. Mi sistemò una piccola ciocca di capelli neri e mi baciò. Era delicato, e tremendamente lento ma era bellissimo. Lui era bellissimo, l'idea di un noi era bellissima. Le parole che avevo sentito quella notte sfiorarono la mia mente: quindi Jack mi amava?

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