13.

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Jack mi cinse la vita con le braccia e mi coprì con il suo corpo. Ero nuda, come mia madre mi aveva fatto. Avevo avuto quasi la mia prima volta con il mio migliore amico e questa cosa mi faceva eccitare tantissimo, sebbene avessi appena avuto un imponente orgasmo.

"Jack!" esclamai sorpresa; mi aveva palpato il culo inaspettatamente. Rise divertito. Gli tolsi le braccia da me e lo spostai poco "Vado a vestirmi" risposi alla sua faccia interrogativa. "No aspetta. Tieni" mi porse la sua maglia "Metti questa"
La misi senza protestare, amavo i suoi vestiti.

Si sdraiò su un fianco squadrandomi meglio "Jack non guardarmi così!"
"Così come?"
"In quel modo!! Non lo so...mi dà fastidio" gli dissi scocciata. Si alzò e mi venì incontro. Cazzo se era alto!
Mi attirò violentemente verso di lui cingendomi i fianchi possessivamente.

Chi si credeva di essere? Non ero un giocattolo e non poteva manipolare il mio corpo così!

"Gilinsky lasciami immediatamente". In tutta risposta mi palpò il culo rudemente. "Jack fallo ancora u-" lo fece di nuovo. Ringhiai frustata. Non poteva toccarmi così!

"Sei sexy quando stai per sclerare, sai?" disse con tono malizioso.

Lo guardai malissimo.

"Ti odio"

"Tu mi ami"

"Io dico di no"

"Io dico di sì"

"Nei tuoi sogni bello"

"Tu sei già nei miei sogni bimba" mi sussurrò all'orecchio.

Mi aveva sognata? E poi in quale contesto? Sogno erotico, oppure qualche sega mentale in cui ero la donzella in pericolo e lui da scena di film epico salvava il mondo e la mi vita? Sinceramente, tra la prima e la seconda opzione preferivo la seconda, sicuro.

Mi lasciò un bacino sul collo.

"Va' via! Sei pericoloso!" lo spinsi completamente via da me. Se avesse continuato avremmo, di sicuro, fatto il secondo round.

Rise divertito prendendomi in braccio sulla sua spalla. Avevo la piena visione del suo fondoschiena e mi piaceva particolarmente. Mi portò su in camera buttandomi sul letto e incominciando a farmi il solletico. Ora poteva morire.

"Supplicami di toccarti se no non la smetto!"

"Gilinsky MAI!"

Fermò il solletico momentaneamente, mi portò le mani sopra la mia testa e mi diede un bacio sulla fronte. Tutto questo bastò per farmi entrare in tachicardia.

Mi guardò nei occhi. I suoi erano bellissimi.

"Piccola Mad i-io...che palle però. Scusa è che non riesco a pensare alle tue braccia, perché lo hai fatto piccola Mad? È stata colpa mia vero?"

"Jack non voglio parlare"

"Ma io sì"
"Rispondi"

"Jack certo che no, amore mio non è per causa tua ok?"

"Ok..." sussurrò lui piano

Si sdraiò a fianco a me mettendo la sua testa sul mio ventre dopo essermi sistemata meglio.

"Mi accarezzi i capelli?"

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