Avevo abbandonato Jack e non lo trovavo più, e sinceramente nelle camere non volevo ne vedere ne sentire. Ero già un po' brilla ma comunque era ancora lucida o almeno fino a quando trovai una bottiglia di vodka alla ciliegia non ancora aperta e poi beh vi lascio immaginare...
Andai in pista da ballo, ovvero un salotto pieno dove non si riusciva neanche a respirare, quando suonarono note dei Coldplay facevo fatica a stare in piedi e i tacchi non aiutavano.Vidi Jack che parlava con Nate, Jack J. e un altro ragazzo coi occhi più azzurri che abbia mai visto, era agitato si capiva da come sistemava la maglia frettolosamente e da come il piede sbatteva a terra.
"Jacky..." gli comparì dietro mettendo una mano su una sua spalla facendo girare la sua testa verso di me
"Cristo Santo Madison ti stiamo cercando da ore!!" mi urlò contro prendendomi la bottiglia a tre quarti piena "E ti sei pure ubriacata cazzo! Ti avevo detto di non bere!"
Scoppiai a ridere come una cogliona cadendo quasi a terra ma prontamente Jack mi tenne attirandomi a se.
"E tu chi sei?" chiesi al ragazzo dai occhi azzurri"Nash" mi disse sorridendo
"Ciao Nashhhh"
"Jaaackk ti devo dire una cosa...""Madison n-..."
"No sta zitto. Ti ricordi 4 anni fa quando siamo andati a Brooklyn...?" annuì "beh ecco da quel pomeriggio io ti amo, va bene l'ho detto okay?! Io ti amo e lo so che sono ridicola così ma io ti amo e non sai quanto fa male quando ti vedo con quelle troie che ti scopi!! Tu non te ne sei mai accorto! Sei solo un idiota del cazzo! Adesso raccolgo la poca dignità che mi è rimasta e me ne vado"
Guardai Jack nei occhi, erano fermi ed immobili, mi girai e corsi via da lui.
Gli occhi si riempirono di lacrime bagnate di paura mischiate a frustrazione.
I ragazzi cominciarono a chiamarmi ma ormai ero già uscita dal locale correndo.
Era buio pesto non riuscivo a vedere nemmeno i miei piedi. Dovevo stare zitta cazzo.Alcuni lampioni illuminavano solo pozze di luce nei marciapiedi e nelle strade, però si sentivano il rumore delle onde del mare che si scontravano contro i scogli rompendosi. Avevo la nausea solo ad immaginare una vita senza di lui, senza poter vedere il suo sorriso splendere e i suoi occhi brillare.
La testa incominciò a girare provocandomi ancora più malessere, così mi inginocchiai dietro in un cespuglio liberandomi anche per poco non solo l'alcol nel mio stomaco ma anche il terrore di un illusione. La gola mi bruciava e la pancia mi faceva male.
Continuai a camminare nel vuoto per ore, guardando dritta davanti a me la strada che mi mancava. La testa girava e gli occhi pizzicavano dal trucco colato, e non avevo il telefono dietro con me.
Perché avevo tenuto e nascosto i miei sentimenti per 4 anni e per colpa di mezza bottiglia di vodka avevo rovinato tutto? Dovevo solo stare zitta, ecco.
Mi fermai e cambiai direzione, sarei tornata a casa. L'unica cosa concreta che mi faceva restare a Los Angeles era Jack, il mio ex migliore amico. Avrei preparato una borsa e sarei andata da mia zia a Seattle, quel posto mi sarebbe mancato e anche tanto.
La nausea mi tornò al pensiero di abbandonare quella città, ma l'ha respinsi violentemente provocandomi un dolore alla gola allucinante.Passai per il 'ponte' e davanti a diversi bar; avevo urgentemente bisogno di una sigaretta e della nicotina.
Arrivai davanti a casa, la macchina di mia mamma non c'era ed io volevo solo pomiciare col letto caldo e morbido."Madison!" mi girai verso l'origine del suono e trovai Nate con dei jogging e una cannotta da basket; era pieno di tatuaggi "È tutta la notte che ti cerco"
"Mi hai trovata puoi anche andare adesso"
"Senza di te no"
"Beh ora devo preparare una valigia quindi vattene"
"Io resto e anche tu"
"Solo se hai una sigaretta"
"Ce l'ho, ma non puoi fumare"
"Vaffanculo Nate" provai ad aprire la porta ma ovviamente era chiusa a chiave
"Chiusa fuori?"
"Non per molto" andai nel giardino sul retro e presi una scala nel vecchio sgabuzzino dei attrezzi, ossia una piccola casetta di legno mangiato quasi interamente dalle termini. Nate mi seguì.
"Cazzo..." mi ero dimenticata che avevamo riffato il tetto perché stava cedendo e quando pioveva l'acqua entrava in casa.
"Qualche problema?" chiese lo stronzo tatuato
"Si ci sei tu e mi stai dando fastidio!"
"Jack è al ponte"
"Ok"
"È preoccupato"
"Ok"
"Sei monosillabica?"
"No, sono solo stanca"
"Perché?"
"L'ha smetti?!" gli sbraitai contro;
si avvicinò a me e prese in mano la scala di metallo ponendola a terra"No finché non mi rispondi" disse calmo sistemandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio
"Solo se mi lasci fumare"
Ci pensò su e poi dalla tasca dei pantaloncini neri tirò fuori un pacchetto di sigarette ed un accendino
"Ecco" me le porse "Ora vieni con me""M-...!!"
"Un patto è un patto"
Sbuffai frustata; aveva vinto
"Sei pesante"
"No sono bellissimo"
"Viva la modestia!"
×××
"Dove stiamo andando?" chiesi a Nate per la millesima volta; eravamo in macchina da venti minuti "Mi annoio"
"È una sorpresa e..." accese la radio e suonava l'angelica voce di Mendes
"Lascia qui questa canzone è fantastica!!" gli dissi contenta
"Ti piace il piccolo Shawn eh?"
"A me non piace io lo Amo con la A maiuscola, ci siamo intesi?"
Rise come un pazzo "E...siamo anche arrivati" parcheggiò in un vialetto davanti ad una casa che sembrava un castello e si vedeva anche una piscina impiantata nel terreno.
Scendemmo dalla sua macchina e ci incamminammo verso quella villa
"Cos'è questo posto?"

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Please Stay
Kısa Hikaye"Madison che cazzo sono queste?!" "Madison rispondi!!" "Cazzo perché non hai detto niente?!!" "Ecco dei felponi, gli occhi lucidi. Sei dimagrita troppo! Non stai più mangiando!" "Perché io ti vedo a scuola, sai?" "Nonostante me ne sia andato, io t...