Capitolo 2- Amore nell'aria

248 6 1
                                    

Kirstie e Avi erano rimasti rinchiusi nel camerino, cercando invano di aprire la porta. Iniziarono a gridare finché esausti non si accasciarono dietro la porta. Faceva caldo, troppo caldo. Del resto era il mese d'agosto e anche la sera c'era un'afa pazzesca. Stavano sudano. Iniziarono a parlare su come sarebbero usciti da quella situazione, anche se tutti e due pensavano a cosa ben più importanti rispetto al fatto di uscire da quella stanza che li faceva stare sempre più vicini. Passarono tre ore, il concerto venne rinviato a causa del blackout che non accennava a far ritornare la corrente. Parlavano poco per non sprecare quella poca aria fresca rimasta. Kirstie era sdraiata sul divanetto, aveva appena legato i suoi lunghi e biondi capelli in una coda, per evitare di sudare più del normale, le piccole gocce di sudore sulla sua pelle sembravano diamanti soprattutto agli occhi di Avi, che non riusciva a toglierle gli occhi di dosso per quanto fosse bella. Avi invece era seduto sulla poltroncina, si era tolto il capello di lana e anche lui aveva raccolto i suoi capelli in una coda, si era tolto anche il giubbotto di pelle che lo faceva sembrare un ragazzo duro, quando invece era uno dei ragazzi più sensibili mai conosciuti. La stanza era avvolta nel più completo silenzio finché Kirstie, assalita da un dubbio: perché Avi era venuto nel suo camerino?... Il silenzio fu rotto appunto da questa domanda rivolta ad un Avi alquanto preoccupato sulla reazione che avrebbe scaturito la risposta. Non poteva dirgli la verità, avrebbe compromesso la loro stupenda amicizia. Iniziò a balbettare:

"In realtà...io... bhe.......sono venuto a chiederti......la scaletta...delle canzoni del concerto".

Che scusa priva di senso..Avi, il ragazzo duro e che non aveva bisogno di scalette o altro, era cambiato improvvisamente. Kirstie conoscendolo capì che non era il vero motivo:

"Avi per favore non raccontare stupidaggini e dimmi il vero motivo per cui sei venuto";

Avi, sempre più preoccupato, deglutì pesantemente. Capì che Kirstie era una ragazza troppo sveglia da prendere in giro, perciò si armò di tutto il coraggio possibile e immaginabile esistente, prese respiro e iniziò a dire:

" Hai ragione, perché dovrei raccontare delle stupidaggini, molto meglio dirtelo in faccia perché sono venuto. E' molto semplice. Io non posso più sopportare questo macigno che porto dentro dal giorno delle audizioni di The Sing Off di 5 anni fa. Per me non sei solo Kirstie Maldonado, l'unica ragazza del gruppo, la donna più bella... Per me sei molto di più. Sei la ragazza che mi fa sorridere nei giorni più bui, la ragazza che mi sta sempre accanto, la ragazza che mi aiuta sempre, la ragazza che evita di farmi finire nei guai..... Per me sei tutto, per te non ho lasciato i Pentatonix. Tu sei la mia vita. Kirstie io TI AMO. Ero venuto per dirti tutto questo, ora lo sai".

Cala nuovamente il silenzio. Si sentono solo dei singhiozzi e un un pianto di gioia. Kirstie era rimasta spiazzata dalle bellissime parole di Avi. Non ci poteva credere anche lui provava le stesse cose verso di lei, anche lui l'amava, proprio come lei.

☆♡KAVI♡☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora