Capitolo 11

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Sapeva chi era, o meglio, lo sentiva ma dovette comunque combattere contro i suoi stessi pensieri. Fino all'ultimo, infatti, cercò di convincersi che si sbagliava. I tentativi di repressione dei suoi stessi pensieri furono vani, era lui. Riconobbe la voce, i passi e la postura. Nonostante la sua apparente timidezza, aveva notato ogni singolo particolare di quel ragazzo.

«Isabelle...io...» furono le uniche parole che Stéphane riuscì a pronunciare con un accenno di voce tremante, prima che Belle potesse interromperlo. Mentre le lacrime cominciarono a scendere sul viso della ragazza, cercò di mandare un messaggio a Stéphane che tuttavia sembrò cogliere con indifferenza. «Tu non sei così, te lo dimostrerò».

Il ragazzo voltò le spalle alla principessa e alle guardie e con passo spedito e sicuro si diresse verso i corridoi del castello. Non si voltò anche se per un istante agli occhi di Belle sembrò il contrario. Le guardie la portarono in prigione e quando la ragazza entrò in quel luogo si rese conto che tutto ciò che aveva in mente era svanito, il ballo, la corona e persino lui. Apparteneva tutto al passato perché, apparentemente, la sua vita sarebbe stata quella; condannata a vivere in prigione come una delle peggiori criminali. Per aver compiuto quale crimine? Essersi fidata troppo delle persone.

Belle si abbandonò ai suoi pensieri come spesso faceva, pensava e pensava, forse anche troppo; questa volta però, si trovava in un luogo diverso, una cella fredda e buia come una notte d'inverno, anche se notte non era.

Cari lettori, spero che la storia vi sia piaciuta! Se volete sapere cosa succederà al nostro principe e alla nostra principessa cliccate sulla ⭐️ stellina qua in basso e continuate a leggere per tenervi aggiornati sulla vicenda di corte! A proposito, che fine avrà fatto Caterina?
— Sofi

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