Capitolo 4

878 43 0
                                    

Lo scontro tra due donne con una personalità così forte era inevitabile. Caterina, da una parte, sarebbe voluta diventare reggente di Francia per salvare il proprio paese dalla situazione in cui si trovava; Isabelle, dall'altra parte, rifiutava di diventare la nuova regina di Francia. Le due situazione sono compatibili, giusto? Sembrerebbe proprio così ma qualcosa sarebbe cambiato nel giro di pochi minuti. Qualcosa stava cambiando, la sicurezza della ragazza non era più la stessa di qualche attimo prima.

Isabelle stava correndo nel corridoio come se stesse scappando da qualcosa ma, in realtà, l'unica cosa da cui stava scappando veramente era la paura. La paura di doversi trovare, un giorno, sul trono di Francia. Stava correndo con le lacrime agli occhi, era così assorta nei suoi pensieri che non si rese contro di essersi scontrata con qualcuno. Nessuna scusa, nessuna parola. Continuava a scappare dalla paura. Isabelle non voleva affatto diventare regina, infatti non era stata cresciuta come un'erede al trono e con gli anni aveva maturato l'idea che il suo qualcosa in più, la sua arma a doppio taglio, l'avrebbe messa solo in pericolo, rendendola un bersaglio facile.
Una volta arrivata nella sua stanza, si buttò sul letto piangendo. Continuava ad essere spaventata pur sapendo che la madre si sarebbe opposta all'idea di far salire la figlia al trono di Francia, ma aveva uno strano presentimento. Qualcuno bussò alla porta. Isabelle pensò tra se e se: «Sarà sicuramente mia madre. Spero porti buone notizie». Con questo pensiero si asciugò le lacrime, si alzò in piedi e andò alla porta.
«Signorina, state bene?» disse un ragazzo dal volto sconosciuto.
Senza fare troppe domande la ragazza rispose con gentilezza: «Sì, ora va meglio. Ma... Perché me lo chiedete?» Nel frattempo Isabelle pensò fra sè che quel ragazzo probabilmente non sapeva con chi stesse parlando, infatti non l'aveva chiamata vostra maestà. «Per fortuna!» Disse a voce alta senza rendersene conto.
«Come prego?»
«Mi scusi, stavo pensando ad alta voce, forse» disse Isabelle.
Con un cenno di sorriso sulle labbra, il ragazzo continuò: «Prima ci siamo scontrati nel corridoio, signorina. Vi ho visto piangere, volevo...»
«Oh! Mi dispiace tantissimo, non vi ho neanche chiesto scusa!!» disse Isabelle interrompendo il ragazzo. «Comunque, io sono Isabelle ma chiamatemi pure Belle.»
«Devo dire che il nome vi si addice molto...»
«Come prego?» domandò imbarazzata.
«Stavo pensando ad alta voce»
I due si guardarono per un momento e scoppiarono a ridere.
«Stéphane. Piacere» disse porgendo la mano a Belle, che ricambiò.
In quell'esatto momento, Belle vide arrivare la madre nel corridoio, con un'espressione che non lasciava trasparire nessuna emozione. I due ragazzi di salutarono velocemente, così Belle fece entrare la madre in camera per parlare.

Princess of HeartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora