Dopo l'interrotto torneo, non tutti i semidei fecero ritorno vivi al Campo Mezzosangue. Per la sfortuna di Michael, Phil e Cory tornarono vivi e vegeti, anche se avevano riportato alcune ferite superficiali. Erano sedici in totale i semidei che erano stati uccisi dal mostro, e Michael scoprì che il corpo che aveva ritrovato nel bosco apparteneva a Kim Sandler, figlio di Diana.
I funerali collettivi dei ragazzi si sarebbero tenuti il giorno dopo al Campo, e Michael trascorse tutto il resto della giornata in una cupa depressione. Andy e Klaudia cercarono di stargli accanto e convincerlo a non darsi colpe che non gli appartenevano; ma il ragazzo li allontanò tutti gentilmente e si rintanò nella sua stanza.
Verso sera - dopo aver saputo che Michael aveva saltato la cena - Federico si diresse nascostamente nella sua stanza e sgusciò all'interno senza neanche bussare. Michael era disteso sul letto, di spalle, ma si mise a sedere girandosi verso di lui non appena lo riconobbe. Incrociò le gambe e abbassò lo sguardo, giocherellando con le pieghe della coperta tra le dita. Federico gli si sedette accanto e, per quanto il riccio cercasse di nasconderlo, notò comunque i suoi occhi rossi e leggermente gonfi per il pianto. Lo abbracciò e gli posò un leggero bacio sulla guancia, stringendolo forte tra le sue braccia. Una volta al sicuro, Michael fu scosso da un singhiozzo e cominciò a piangere. Il tatuato lo lasciò sfogarsi per un po', poi decise che il ragazzo non doveva darsi una colpa che non possedeva.
«Non è colpa tua. Lo so che è banale da dire, ma è così» disse lasciandogli un dolce bacio sul collo.
Michael scosse la testa e i suoi ricci andarono a solleticargli la spalla.
«Zeus sta cercando me, è per uccidere me che ha mandato quel mostro. Perché Ade non li ha salvati tutti?!»
«Non credo che potesse farlo» rispose paziente. «E tu non devi incolparti. Insomma, non lo hai scatenato tu quel mostro. Cosa potevi saperne?»
Michael non ne fu convinto: per quanto tentasse di dar retta a Federico, sentiva sempre una voce dentro il suo cuore che urlava "colpevole". Il riccio si beò comunque di quell'abbraccio e rimase a respirare l'odore di fumo di Federico. Amava il fatto che finalmente si comportasse in maniera così dolce con lui. Il figlio di Ares gli lasciò un altro bacio un po' più lungo e umido sul collo, poi decise a malincuore di staccarsi da lui e sciogliere l'abbraccio.
«Parlerai con Andreas di noi?»
Michael avvertì una sorta di ansia a quelle parole, ma sapeva che avrebbe dovuto farlo al più presto.
«Sì, certo. Non appena ne avrò l'occasione.»
Federico gli sorrise e il riccio si rituffò tra le sue braccia, adagiando la sua schiena al pettò dell'altro. Il tatuato allacciò le braccia attorno al ragazzo e si adagiò meglio sul letto.
«E tu invece?»
Federico si trovò spiazzato e aggrottò la fronte.
«Quando dirai a Phil e Cory che sei gay e che stai con me?»
Il tatuato deglutì rumorosamente e fu preso dal panico.
«Io, ecco... Per me è più difficile, ho bisogno di tempo...»
Michael annuì ma sentì una tristezza profonda assalirlo: desiderava poter camminare tranquillamente per il Campo con il suo ragazzo, e invece questo gli chiedeva di nscondersi ancora. Ma non ribatté, semplicemente incassò il colpo.
«Ok» concluse.
«Ti amo» tentò di rimediare dolcemente Federico.
«Anch'io» sorrise.
∞
Chirone suonò il corno cinque volte mentre tutti i semidei disposti a semicerchio guardavano le bare dei loro amici. Il silenzio fu interrotto durante la celebrazione solamente dalle voci del centauro e di Dioniso. Michael ebbe modo di conoscere solo allora quel rito in cui le salme venivano consacrate agli dei che ne erano i rispettivi genitori. Non riuscì comunque a nascondere gli occhi lucidi e Federico, a qualche metro di distanza, contò tutte le volte che tirò su con il naso.
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Heroes
Fanfiction[Crossover: Midez + Percy Jackson] Michael, figlio di Ade, viene portato al Campo Mezzosangue per sfuggire alla furia di Zeus che vuole catturarlo e rinchiuderlo nel Tartaro. Federico, figlio di Ares, non sarà molto contento del nuovo arrivato al Ca...