Il sole nel cielo che sovrastava il Campo Mezzosangue non era mai stato tanto splendente. Quella mattina una folla di semidei curiosi si era radunata attorno alla spada misteriosamente comparsa nell'anfiteatro. Il primo a trovarla fu Jack Spirit, un semidio uscito dalla sua stanza molto presto perché non riusciva più a dormire - a detta sua.
Chirone arrivò all'anfiteatro galoppando rapidamente.
«Fate spazio!» Tuonò, e la folla si allargò per lasciarlo passare.
«L'ho trovata stamattina proprio così, conficcata nel terreno» disse Jack Spirit.
Il centauro afferrò la spada per l'impugnatura e la strattonò verso l'alto, estraendola dal terreno. Ne calibò il peso e poi la avvicinò agli occhi, in modo che potesse vederne meglio le incisioni e i piccoli cristalli neri.
Senza dire una parola, corrucciato, Chirone si voltò indietro e tornò galoppando nella direzione da cui era venuto. I semidei lì presenti restarono straniti dal comportamento insolito del centauro, ma poco dopo la folla di curiosi si diradò.
Federico e Michael avevano appena finito di consumare la colazione quando sentirono della strana spada che era stata trovata nell'anfiteatro. I due si recarono laddove la casetta di Chirone e Dioniso era in costruzione e videro il centauro intento a consultare un libro, con l'oggetto misterioso posato sul terreno a poca distanza. Era completamente assorto nella lettura e le pupille dei suoi occhi si spostavano rapidamente da destra a sinistra, da una parola all'altra.
«Che cos'è?» Chiese incuriosito Michael.
Chirone restò per un attimo ancora immerso nella lettura di quel libro dall'aria molto antica.
«Sembrerebbe proprio la spada di Crono» cominciò senza staccare gli occhi dal manuale.
I due semidei si guardarono interrogativi: in realtà Michael sperava che Federico ne sapesse qualcosa, dato che era al Campo da più tempo di lui, ma a quanto pareva si sbagliava. Finalmente il centauro alzò lo sguardo dal libro e lo diresse ai ragazzi, che ancora mostravano quei volti straniti e incuriositi.
«Sedetevi, vi racconto la storia.»
I due balzarono sul muretto accanto a cui sostava Chirone e lo guardarono in attesa.
«Urano, dall'unione con Gea, ebbe diversi figli mostruosi, tra cui i titani, i ciclopi e i centimani. Proprio per la loro mostruosità li costrinse a restare nel ventre della madre, senza mai vedere la luce, almeno finché Gea non esortò i figli a ribellarsi.
«Solo uno dei titani, Crono, decise di seguire la richiesta della madre. Perciò prese la spada che era stata preparata per lui e in un attimo di debolezza uccise Uranio, dando vita al proprio regno. In seguito Crono si unì a Rea e generò gli dei più importanti, tra cui Ade, Poseidone e Zeus.
«Sapendo di una profezia secondo cui sarebbe stato spodestato da uno dei figli, Crono divorò tutti i figli generati da Rea. Solo Zeus si salvò, perché fu partorito di nascosto, e con un inganno Crono ingoiò una pietra al posto del suo ultimo figlio.
«Con gli anni Zeus crebbe e riuscì a sconfiggere definitivamente Crono, uccidendolo con la sua stessa spada e rinchiudendo la sua tomba nel Tartaro con tutti gli altri Titani. Ma tra le varie profezie si parla anche di un ritorno di Crono, e il ritrovamento della sua spada potrebbe essere un segno da non sottovalutare.»
Michael e Federico avevano lo sguardo perso nel vuoto, tanto erano pensierosi riguardo quella faccenda.
«Ma è davvero la spada di Crono, quella?» Chiese Federico.
Chirone lanciò un'altra occhiata alla spada prima di rispondere.
«Corrisponde perfettamente alle descrizioni: se non è l'originale, allora è una riproduzione impeccabile.»
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Heroes
Fanfiction[Crossover: Midez + Percy Jackson] Michael, figlio di Ade, viene portato al Campo Mezzosangue per sfuggire alla furia di Zeus che vuole catturarlo e rinchiuderlo nel Tartaro. Federico, figlio di Ares, non sarà molto contento del nuovo arrivato al Ca...