5 parte

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I raggi del sole illuminano la mia stanza, è già mattino, raccolgo il cellulare in carica sul comodino e accendo lo schermo provocandomi un certo fastidio agli occhi.
Sono le sette.
La presentazione degli alunni, o meglio di quelli del mio anno, è prevista per le nove in punto, in arena coperta.
Mi alzo di fretta perché devo prepararmi e non solo io, devo preparare anche Destiny.
Questa è una grande occasione e so bene che gli allievi nei giorni speciali sono sempre vestiti eleganti come fosse una gara, io non devo essere da meno.
Vado verso l'armadio bianco con un grande specchio su ognuna delle tre ante e apro la prima, è lì che ho messo tutto quello che serve per un'occasione importante.
Prendo la giacca blu, camicia bianca e pantaloni bianchi, per Destiny oggi ho scelto il rosso: un bel sottosella scarlatto con ricamato in filo d'oro il suo nome e delle fasce rosse coordinate.
Mi cambio velocemente e poi corro in bagno a sciacquarmi la faccia, metto pochissimo trucco nonostante le raccomandazioni di mia madre ed esco con in mano i finimenti scelti.
***
"Buongiorno piccoletto!"
Lui mi viene in contro fissando nuovamente quegli occhioni scuri nei miei, sembra volermi rispondere anzi, sicuramente lo sta facendo.
"Oggi giornatina eh?" Dico con una risata mentre gli do una carota fresca per colazione.
Non fa in tempo quasi a finirla che ne sta già cercando altre
"Scemotto non ce ne sono più" lo prendo un po in giro e poi gli do un bacio sulla fronte.
"Mio dio" sento queste parole pronunciate a bassa voce da qualcuno, sembra quasi un sibilo, mi giro e vedo una ragazza dalla chioma bionda raccolta in una treccia a spina di pesce piuttosto elaborata, alta poco più di me, con la pelle marmorea e due occhi grigi penetranti.
"Ehi ciao" dico con voce euforica per aver appena conosciuto la mia prima compagna di corso.
"Tu-Hai-Baciato-Quello?" Mi chiede aggrottando leggermente la fronte e scandendo bene le parole.
"Si... Che c'è di strano?" La mia espressione si fa un tantino meno accomodante ed ammetto di sentirmi offesa al posto del mio amato Destiny.
"Tu" risponde fredda e schietta.
Destiny fa due passi verso di lei e poi le avvicina il muso sbuffando, quell'oca indietreggia di scatto quasi schifata ed io inizio a ridere.
"Non finisce qui! Manderò al macello quel tuo orrendo cagnaccio"
Io guardo Destiny e con il labiale faccio il verso a quella che, d'ora in poi, anche a causa del suo sibilo iniziale identificherò come "peggior rettile dell'universo".
Sello il piccoletto e poi usciamo, noto che quella vipera sta esattamente due box di fianco a me, ha un purosangue grigio chiaro, è un maschio e a quanto leggo sulla targhetta del box si chiama Jupiter.
Le passo affianco senza dire nulla e lei essendo intenta a sistemare le fasce azzurre al suo cavallo, probabilmente, non si rende nemmeno conto di me.
***
Entro in arena per terza e, dopo di me, entrano altri tre alunni.
Siamo in tutto sei, totalmente estranei, provenienti da i posti più vari.
L'uomo alto e slanciato che ci ha chiamati uno per uno indossa una polo color panna, dei pantaloni cioccolato, stivali in cuoio anch'essi marroni ma più scuri di un'ottima qualità, in una mano tiene la lista di nomi e, nell'altra, una doppia frusta nera e verde.
È il nostro allenatore, più nello specifico è quello per il salto ostacoli e oggi tiene una lezione di base per affidarci ad uno dei tre corsi specifici: dressage, salto e cross country.
"Iniziamo con una breve presentazione" dice subito dopo essersi schiarito la voce ed averci osservati tutti entrare uno per uno.
Il cuore mi balza in gola, ho un forte timore di presentarmi in pubblico ed in questo momento farei di tutto per andar via di corsa... Inoltre ho notato che Ryan non è qui, mi chiedo dove sia, forse è più grande e non è al primo anno come me... In ogni caso, data la presentazione, meglio che non sia qui ad assistere alla mia imminente figuraccia.

Destiny: due vite un solo cuore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora