Destiny: due vite un solo cuore.

6 parte

Inizia a chiamarci per le presentazioni seguendo lo stesso ordine con cui siamo entrati.
"Kate Anderson" dice autoritario.
Una ragazza con bellissimi ricci rossi, qualche lentiggine qua e là e due occhi verde prato, si avvia verso l'istruttore mentre porta con se una meravigliosa giumenta KWPN dal manto sauro con due balzane sui posteriori... Sembrano perfette insieme.
"Molto bene Kate, presentati" la esorta.
"Kate Anderson, 17 anni, vengo dall'Inghilterra" pronuncia queste parole velocemente e abbassando lo sguardo, a quanto pare anche lei è intimorita da tutto questo.
"E lei?" Chiede l'istruttore.
"Oh... Lei è Ginevra una KWPN" dice mortificata come se avesse commesso un grave errore.
"Ottimo, Adrian Hagen è il tuo turno"
Questa volta è un ragazzo, biondo con gli occhi azzurri come il cielo, è alto e porta con se un Hannover baio scuro anche lui molto alto e con un bel passo a falcate ampie.
"Presentati" lo incoraggia.
"Mi chiamo Adrian Hagen, ho 17 anni e sono norvegese, lui è Helvete, 7 anni, Hannover" conclude con grinta, sembra abituato a parlare in pubblico.
"Proseguiamo, Rose Waddington"
Sento formarsi un nodo indissolubile allo stomaco ma non posso tirarmi indietro, cammino lentamente stringendo forte la redine con cui conduco Destiny, nella mente penso a cosa dire ma è davvero difficile, le parole si confondono dentro alla testa, vagano veloci e si nascondono come piccoli folletti dispettosi.
"A te la scena" dice.
Raccolgo quel poco di coraggio che riesco a trovare e mi butto:
"Rose Waddington, anch'io ho 17 anni, americana e accompagnata da Destiny... Non è solo un Holstein, è anche il mio migliore amico" le ultime parole mi escono a getto ed io non le avevo previste.
Prima di pronunciare il prossimo nome mi guarda sorpreso, felice o almeno così sembra.
"Victoria Keller"
Eccola: è la simpatica vipera di poco fa e si fa avanti con disinvoltura insieme al suo cavallo.
Mentre mi passa vicino mi lancia un'occhiata di disprezzo.
"Sono Victoria Keller, come voi ho 17 anni e sono tedesca, questo è il mio purosangue inglese e lo ho voluto chiamare Jupiter, ad un nome corrisponde sempre il suo significato..." Fa un sorrisino ed io intuisco cosa intende: Jupiter significa Giove: il padre di tutti gli dei... Non ci si poteva aspettare altro.
"Perfetto ed ora Isabel Montero"
Ecco un'altra ragazza, capelli neri e grandi occhi scuri, la pelle è bronzea e molto luminosa, sulle labbra ha dipinto un sorriso radioso.
"Ciao a tutti, mi chiamo Isabel Montero e, come il mio cavallo, sono spagnola.
Lei è Paprika di razza Andaluso" spiega mentre con una mano accarezza il collo della sua cavalla bianca.
"Un nome particolare, come mai nel tuo caso?" Chiede incuriosito l'istruttore che ora vuole saperne di più.
"È una piccola peperina" dice sorridendo e abbozzando una risata.
"Molto carino, concludiamo con Michele Audieri"
Questa volta a farsi avanti è un ragazzo moro con gli occhi color nocciola, è abbastanza alto e con un passo deciso, proprio come lo stallone che lo accompagna, un sella italiano davvero stupendo, è anche lui baio ma più chiaro rispetto al precedente e sulla fronte presenta una sottile lista bianca.
"Piacere, Michele Audieri, italiano e accompagnato da Oscar, sella italiano"
È breve e coinciso, il suo sguardo è fermo e non si scompone, tuttavia mantiene un sorriso caldo e dolce.
Questa volta non chiede il motivo del nome, forse non gli è sembrato un nome particolare come Paprika.
"Eccoci giunti alla fine, ora montate in sella ragazzi" esclama, da come parla e dai suoi modi di fare si capisce subito quanto ami il suo lavoro, la passione che ci mette è innegabile e dentro di me sento che mi capisce.
Metto la punta del piede nella staffa e mi do lo slancio per salire.

SPAZIO AUTRICE:
Ciao a tutti e di nuovo un immenso grazie per i commenti, i voti e le visualizzazioni ricevute... Vi adoro💜
Questo è un capitolo di presentazione nel vero senso della parola.
Iniziamo a conoscere i compagni di Rose in questo percorso😊