BLAKE
<Buongiornooo>
<Ciao.>
Rispondo secco e freddo proseguendo per la mia strada.
Passo la prima ora lavando i cessi, come ogni mattina nell'ultimo mese.
Decido di dare una sbirciatina nella 2E, la classe di cui si occupa di solito la santarellina.
Non c'è... Strano che non perda giorni di lavoro, non mi sembra il tipo...lei mi sa più da Secchiona che non manca mai da scuola per non perdere il record di presenze.
Le odio quelle così, perché dovrebbero godersi più la vita come me, non fare ogni giorno la solita cazzo di routine noiosa.
Finito il mio dovere, mi siedo fuori nei gradini del cortile e mi accendo una sigaretta.
Aspiro e butto fuori il fumo.
Fa strano, non averla immenso ai piedi a rompermi con le sue domande o a prenderla per il culo e ricevere come risposta un dito medio...
<Ma che cazzo dico! Io posso stare benissimo solo, come ho sempre fatto! Non ho bisogno di nessuno!>
Ripeto a me stesso queste parole.
I mostriciattoli escono a giocare nel cortile quando suona la campanella della pausa.
<Heii, perché stamattina mi hai evitato?>
Giro la testa di lato e vedo chche Jenny ha già preso posto accanto a me.
<Non voglio parlarti.>
<Perché non diventiamo amici visto che non posso essere la tua ragazza...>
<Allora io Non Divento amico con le ragazze con cui scopo e non divento amico delle donne in generale.>
<Io però....Però quella ragazza dell'altra che era nella tua stanza, con lei ci parli! Ha pure il tuo numero di telefono e a me non lo hai mai dato!>
<Lei è un altra COSA>
Gli dico irritato dal suo comportamento da saccente.
<Non posso essere come lei?>
<No e non farmi PIÙ QUESTE CAZZO DI DOMANDE!>
Si zittisce per qualche secondo e poi pronuncia piano
<okay....Hai mangiato?>
Perché non se ne va ancora? Non ha capito un cazzo.
<Non ho fame> serro i denti e penso a qualcosa per cacciarla senza fargli male.
Poi vedo cosa tiene in mano
<Dovresti evitare di mangiare questa spazzatura...Guardati, hai delle cosce enormi e dei fianconi, tra un po diventi una vacca...>
Butta il panino per terra e corre in bagno a vomitare.
<Ahh Finalmente!>
Suona la campanella.
Mi alzo, schiaccio la sigaretta con il piede, mi passo una mano nei capelli, faccio un lungo respiro ed entro di nuovo in quel cesso di edificio.
Finito l'orario, vado da lei.
Non posso farmela scappare, quei soldi sono miei.
Salgo le rampe di scale velocemente, arrivo davanti alla sua porta e busso violentemente
<Apri! Iris, so che ci sei!>
Nessuno risponde e ovviamente la porta non si apre sol, perché il qui presente coglione l'ultima volta che è venuto, ha avuto l'intelligenza di sistemare la serratura.
<FANCULO!>
Impreco contro la porta.
Non posso andarmene, tornerà prima o poi, dove vuoi vada una sfigata del genere?!
Mi siedo contro la porta e aspetto.
Fumo 1-2-3-4-5 sigarette.
Passano ore, ormai ho perso il senso del tempo, spengo l'ultima sigaretta, alzo la testa e solo allora mi accorgo che di fronte a me c'è una finestra.
Mi affaccio per prendere un po d'aria pulita, si è creato un alone di fumo insopportabile nel pianerottolo.
Fisso il cielo ormai buio, infestato di stelle e una luna piena pazzesca che poi...Si Duplica?!
La mia vista sta andando in black-out e la testa si fa pesante.
Mi torno a sedere contro la porta e pogio la testa sulle ginocchia e dopo pochi minuti....
••••••••••••••••••••••••••••••••••
<Hei Stracciona, dov'è tua madre? Ti ha lasciata di nuovo sola?!>
La bimba continua per la sua strada ignorando il gruppo di ragazzine più grandi vicino lei
<Heiii Dov'è allora?>
Le urla la ragazzina più Cicciona delle 3 ma lei continua a ignorare.
<Hei brutta stronza maleducata, rispondi!>
In pochi secondi la cicciona ha raggiunto la bimba e con uno spintone violento, le fa sbattere la faccia nel muro accanto.
La bimba si alza, nonostante il sopracciglio spaccato che inizia a sanguinare, continua a camminare senza prestagli attenzioni
La Cicciona chiama le altre ragazzine e la bloccano.
Una le tiene le braccia, l'altra le gambe e la cicciona gli da un pugno dritto in faccia gli spacca il labbro.
<La mamma l'ha sempre detto che quelle come te, dei mostri, non meritano di vivere...>
La bimba non fa niente per difendersi.
La Ciccione le strappa lo zaino con tutto quello che ha
<Le tue cose sono mie adesso, non meriti neanche questi tu!>
Dopodiché gli tira un pugno nell pancia e scappa via sghignazzando con le altre ragazzine, ma prima di scomparire aggiunge
<I mostri come te meritano di stare soli!>
La bimba crolla a terra dal dolore e inizia a piangere mentre torna nuovamente a piovere...
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Sento un mano Sulla spalla
<NON TOCCARMI CAZZO!>
mi alzo di scatto e blocco per terra lo sconosciuto.
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Sei La Complicazione Da Evitare
RomanceIris ha 23 anni, vive in un paesino desolato, da quando ha deciso di lasciare la sua città e il suo passato. È una ragazza organizzata,vivace e sorridente, che fa di tutto per avere una vita semplice e senza complicazioni, ci riesce per un po, finch...