Una cena senza fine

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La signora, mi guarda per un po' e poi si siede nella poltrona alla mia destra.
"Allora figlia, come ti chiami?" continuo a parlarle in italiano o tiro fuori il arabo da dislessica.
"Ana Dunya" *io sono Dunya* dico molto titubante. Non ricordo come si dice piacere allora lascio stare prima di dire qualcosa di sbagliato.
"Mtcerfin ana Turia." *piacere io sono Turia* ecco come si dice... Devo rivordarmelo.
Sembra una donna molto bella e giovane nonostante abbia così tanti figli. Aspetta quanti figli sono: il ragazzo, la bambina, la ragazzina...
"Mamma Mourad non vuole stare zitto che gli faccio." dice una ragazza.
Aspetta un'altra ragazza, ma assomiglia molto all'altra. Che è seduta qua vicino a me.
E poi Mourad? Chi è?
Appena mi vede, sembra in imbarazzo.
L'unica davvero imbarazzata qua sono io: seduta su un divano con una ragazza e una bambina da una parte e una signora dall'altra che se non fosse per questa ragazza sarei in un interrogatorio senza fine.
"Ora vado da lui, ti occupati della ragazza."
La ragazza si passa una mano sulla coda e si mette in ordine i vestiti. Sei per lei è così che sta a casa io sono un mostro in confronto a lei. Ha capelli castano scuro e lunghi raccolti in una coda di cavallo. Indossa una maglia lunga fino a quasi metà coscia e dei jeans non tanto aderenti.
"Salam, io sono Soukaina"
Dice dandomi la mani, parla in arabo ma almeno lei niente bacini.
"Piacere Dunya." non mi ricordo di nuovo come si dice, devo scrivermelo.
Si siede al posto della mamma.
Silenzio. Continua a mettere apposto il tovagliolo che è già apposto.

Decido di parlare io.
"Ehm allora siete 3 femmine e un maschio." dico solo un maachio perché non sapendo chi sia Mourad e per far sì che ricevi una risposta con qualcosa di più di un sì.
"No siamo in 3 femmine e due maschi, uno é grande e uno più piccolo."
Che belle le famiglie numerose, io le ho sempre invidiate.
"Allora ci sono io, che mi chiamo Khadija. Poi c'è lei che è Soukaina. Poi c'è lei che è Salma. Poi c'è Amir e Mourad." dice Khadija che sembra più aperta e chiacchierona.
"E tu quante sorelle e fratelli hai? Perché non li hai portati con te?" chiede la bambina, Salma.
Odio questo tipo di domande, ma dette da lei non mi danno alcun fastidio.
"Io non ho sorella, sono sola soletta." le dico facendo una smorfia come dispiaciuta.
Spalanca la bocca e fa' "OOOOOOHH Che bello tu sei figlia unica!! Anche io vorrei tanto esserlo." la sua reazione mi fa ridere, sembra così felice per tutto.
É bello essere bambini quando tutto ai tuoi occhi è fantastico.
Intanto passa dall'altra parte e viene verso di me le faccio spazio per sedersi e lei si siede.
"Sai a me invece non piace essere figlia unica. Avrei voluto avere una sorellina e magari anche un fratellone."
"Io ne ho tanti se vuoi te ne regalo alcuni." Rido, ma proprio di gusto. Questa bambina la adoro sempre di più.

"Mamma è pronto il ?" dice il ragazzo, Amir, entrando in cucina.
"Mamma è di sopra." risponde subito Salma.
" Soukaina dai preparalo."
"Ma non so quanto ne devo mettere, Khadija vai a chiedere a mamma." almeno tra loro parlano italiano.

Khadija esce dalla cucina, e rimaniamo là solo io Soukaina e Amir, lui continua a guardarmi il che mi da a dir poco fastidio. Soukaina é indaffarata a prendere cose dagli scaffali.
"Vuoi una mano?" dico non sapendo che fare e cercando di non essere maleducata.
"No, grazie non c'é quasi niente da fare. Tranquilla."
La guardo e le sorrido, e lei si rigira e continua...
Prendo il cellulare che é da prima che vibrava. Come non detto: Chiara. E anche qualche da zia.
Decido di rispondere velocemente ma Chiara non mi da il tempo di cambiare chat e rispondere alla zia che ha già risposto...
Decido di lasciarla liquidando la dicendo che mi stanno per finire i Giga.
Rispondo velocemente alla zia assicurandole che l'avrei chiamata dopo.

Scende giù la signora Turia con in braccio un bambino. É bellissimo, pafuttello con occhioni grandi e scuri.
Amir si avvicina dal bambino e lo prende in braccio e la madre si avvia verso Soukaina per aiutarla.
Amir scherza vol bambino dicendogli parole senza senzo e facendo versi strani, poi fa saltare il bambino talmente in alto che io scatto in piedi credendo che sarebbe caduto. E invece lo riprende tranquillamente e intanto il bambino ride di gusto.
Amir mi guarda e si mette a ridere per la mia faccio che passa da preoccupata fino a tirare un sospiro di sollievo.

Si avvicina a me con il bambino in mano e mi dice "lo vuoi prendere?"
Io lo guardo perplessa e poi guardo la la signora Turia e la figlia che mi sorridono.
"Ehm non sono sicura..." dico titubante " cioè non so come prenderlo ho paura di farlo cadere."
Strano ma vero non ho mai preso un bambino così piccolo in braccio, la cosa un po' mi fa paura. E se lo faccio cadere.

Amir mi dà il bambino ignorando le mie parole e io non sapendo che fare cerco di tenerlo stretto. Ho una paura pazzesca di farlo cadere.
Amir ride mentre io sto immobile con la paura di fare qualche passo.
"Guarda che lo strozzi, se lo tieni così stretto."
"Meglio stretto che farlo cadere." dico senza pensare, mentre tengo gli occhi fissi sul piccoletto.

Soukaina si avvicina e mi prende il bambino di mano. Un po' sono felice del gesto ma rimango anche un po' delusa.
"Siediti" mi dice indicando il divano da cui mi sono alzata.
Mi risiedo e lei mi mette il bambino sopra le gambe. Ora meglio.

Il bambino continua a guardarmi e quando gli sorrido, sorride anche lui.
É bellissimo questo bambino.
Mi giro verso Salma, che è ancora seduta e che continua a guardarmi, mi avvicino a lei e le chiedo il nome del bambino.
"É lui Mourad." ecco ora ricordo...

Mourad resta sopra alle mie gambe fin anche mentre bevevo il te accompagnati da una torta e tanti tipi di dolcetti.
Ho passato tutto il tempo a ridere e fare faccie a Mourad e intanto Amir non si era più fatto vedere...
Nel frattempo Soukaina e sua madre mi facevano domande su di me e su come mi trovo nella mia nuova casa.
Ho anche scoperto che la scuola di Soukaina non è molto distante dalla mia.
Quando la cena è pronta la piccola Salma va a chiamare Amir per portare il cibo agli uomini e dopo poco mangiamo anche noi e allora Soukaina decide di portare via il bambino e non mangia con noi, dicendo che avrebbe mangiato dopo.

Oggi ho mangiato talmente tanto che non so se mangierò per la prossima settimana. Abbiamo fatto 3 pasti più la merenda che abbiamo mangiato qualche oretta prima.
La signora continuava a dirmi di mangiare e che mangiavo cosa non vera... Ma so che questa è una caratteristica dei marocchini di quanto ne so.
Ho anche recuperato un po' il arabo arrugginito. Ogni tanto dicevo parole un po' strane ma mi sono fatta capire.

Quando fu ora di partire saluta i tutti tranne Mourad che stavo dormendo, Turia mi ha raccomandato di ritornare da loro ogni tanto. Il che non mi dispiacerebbe affatto.
All'uscita ho incontrato anche l'amico di papà che mi salutò con un sorriso.
Quando uscimmo vidi Amir parlare al telefono fuori, e ci salutò con in cenno della mano.

Il viaggio in macchina papà non faceva altro che parlare e il che mi ha fatto capire che é stato bene oggi ma poi mi addormemtai senza accorgermene.
Quando arivammo papà mi sveglio e appena arrivai in camera mi cambia mettendo mi qualcosa di comodo pregai le preghiere perse visto che non ho avuto il coraggio di chiedere. Appena arrivai al letto sprofondai nel sonno



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Eccomi qua dopo tanto tempo.
Scusate molto per il ritardo e spero vi piaccia questo capitolo...
Mi scuso in caso trovate errori ma l'ho scritto al cellulare, perché mia sorella mi ha rotto il computer.
Grazie mille per tutto.
Mi farebbe molto piacere se mi diceste che ne pensate.

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