Attendo con ansia Jon fuori l'aula di fisica. Vedo molti studenti passare ed affrettarsi per andare a lezione. Cerco i chiari e splendenti occhi del mio amico, ma non sembrano apparire. Sono stata sveglia tutta la notte a rimuginare sulle parole giuste da dire, sulle cose giuste da fare. Finora l'ho illuso, e non protetto da una delusione, che in ogni caso sarebbe arrivata. Non posso comandare i miei sentimenti, non posso scegliere chi amare e chi odiare. Non ho scelto di affezionarmi a Lucas: è successo e basta; forse perché siamo destinati ad incrociare le nostre esistenze. "Ehi, Sam! Ora buca anche per te?" sorridente il biondino mi si piazza davanti, ignaro di quanto sto per dirgli. Mi spezza il cuore doverlo fare. "Sì. Comunque, ho bisogno di parlarti." provo ad essere seria, per dargli modo di capire che non ci saranno buone notizie. "Sapevo che questo momento sarebbe arrivato." annuncia sorprendendomi."Come,scusa?" chiedo confusa; prima di rispondermi sospira profondamente, poi continua"Vuoi dirmi che non sono quello giusto per te, che mi vedi soltanto come un semplice amico. Lo accetto Sam, ma almeno spiegami perché. Perché non ti piaccio? Ho cercato di dare il meglio di me per conquistarti". Sono sbalordita: a quanto pare non ho mentito abbastanza bene."Tu...tu, lo sai?" domando perplessa "Solo uno stupido non se ne sarebbe accorto prima". Il discorso che avevo preparato per l'occasione, tutto quel tempo sprecato, sono stati inutili. Dovrei essere felice, se ne è fatto una ragione, a quanto pare. Nonostante ciò, però, devo dargli una motivazione, ha bisogno di spiegazioni. "Jonathan sei fantastico, insomma: gentile, attraente, simpatico e sincero, ma..." come posso indorare la pillola? Come posso rendergli la verità meno amara? "C'è un altro, giusto?" il mio amico sembra più sveglio di quanto pensassi "Esatto. Mi dispiace per te, sono sicura che troverai una ragazza che ti apprezza per quello che sei, e che avrà occhi solo per te." un barlume di speranza può rendere la vita più dolce. D'altronde non sto mentendo, credo davvero che Jon possa riuscire a conquistare l'amore della sua vita, che di certo non sono io. Per quanto le mie parole possano risultare scontate, sembrano funzionare: un sorriso illumina il volto del biondino. Inaspettatamente mi abbraccia, stringendomi forte a sé. Non c'è malizia, direi che è un affetto fraterno, almeno per me. "Sei un'amica." sussurra al mio orecchio. Si allontana e, sempre con fare solare, se ne va. Dovrebbe essere ferito, deluso, arrabbiato, ma sembra essere una creatura tanto pura da non poter riuscire a provare tali sentimenti; come se fosse un angelo, che conosce soltanto amore e perdono, non capace di nutrire emozioni negative. È così diverso da Lucas che, al contrario, dimostra quasi di non avere altro che odio e bisogno di vendetta nel suo cuore. Ho lasciato che il divino mi abbandonasse, per essere conquistata dal diabolico. Sono pronta a immergermi nella morsa del demonio.
Le ore di lezione sono passate velocemente, ed è arrivato il tanto atteso pranzo. La prima prova della giornata è stata superata: chiarire il mio rapporto con Jon; la seconda incombe: raccontare alle mie amiche la verità. Sento un desiderio impellente di sfogarmi, ma ci riuscirò? Saprò essere onesta dopo tante bugie? "Ehi, rossa! Ti stavamo aspettando!" mi volto e trovo Clara seduta ad un tavolo. Con lei ci sono Diana, Candice, Luisa ed Andrea. Per fortuna il biondino non si è fatto vedere. Sono loro, i miei soliti compagni, eppure l'agitazione comincia ad impossessarsi di me soltanto a guardarli. Non sono una giuria che vuole condannarmi, mi capiranno, mi sosterranno. "Che fai? Ti siedi o stai lì impalata?" domanda scherzosamente Candice. Sto per avere un attacco di panico, me lo sento. Stringo più che posso il cuoio della borsa, inizio a mordermi le labbra, il mio sguardo schizza di qua e di là, il respiro si fa pesante. "Vi devo parlare." sembrano tutti preoccupati da tale affermazione, di sicuro si sono resi conto di quanto sia nervosa. "È qualcosa di serio, di grave" pensano: lo leggo nei loro occhi. In fondo non è una questione realmente importante, non se ometto parte della verità. Scoprire il mio passato da modella, il mio lato da sadomasochista, li sconvolgerebbe; ma se dicessi loro, semplicemente, di aver conosciuto un intrigante ragazzo e di essere attratta da lui, non la prenderebbero tanto male. Non mentirò, nasconderò: vi è una sottile differenza. Vi è differenza tra giurare il falso, e preferire di non rispondere. Vi è differenza tra uccidere e non soccorrere un ferito, dico bene? Sono nel giusto? Sì, devo esserlo. Perché se non lo fossi commetterei gli stessi imperdonabili sbagli.
"Sto frequentando un tipo di qui, si chiama Lucas. E prima che possiede dire qualcosa, Jon lo sa: ho chiarito tutto con lui." appaiono tutti stupiti dalla mia affermazione. La prima a parlare è Diana: "Beh, okay. Cioè, è una cosa seria?" "Non saprei, dobbiamo ancora conoscercici meglio." "Com'è?" chiede piena di curiosità Lala "Alto, magro, carnagione chiara, con occhi e capelli scuri." non lo descrivo nei dettagli, d'altronde solo io bado a tutte quelle piccole espressioni, a tutte quelle particolarità di Wright. "È uno apposto?" domanda Andrea con fare protettivo, come un fratello maggiore "Sì, sì, certo!" per me è apposto anche se da molte persone potrebbe essere considerato un folle egocentrico. "Allora quando diventerà una cosa ufficiale faccelo conoscere." sentenzia Luisa, maliziosamente. "Ovviamente! Non vedo l'ora!" "Siediti, su! Così mentre mangiamo ci parli un po' di lui." mi invita Candice, che stranamente non aveva ancora messo bocca in questo discorso. Faccio come mi dice, ed ecco che subito mi porge la prima, e forse più ovvia, domanda: "Come vi siete conosciuti?" mi ha pedinata e poi mi ha praticamente minacciata al Sabotage "Al Sabotage." "Sul serio? Ma c'eravamo anche noi!" ridacchia Clara. "Aspetta un attimo!" Didi cattura su di sé tutta l' attenzione "Per caso, è quel ragazzo con cui vai spesso in biblioteca?" "Emh... Sì" ammetto ridendo "Sapevo che c'era qualcosa sotto!" si unisce alla mia risatina. Continuiamo così per un po', dico che studia anche lui medicina, che è al terzo anno, che vive in un appartenente vicino il centro, che è di buona famiglia e che gli piacciono gli animali (senza specificare di quale genere) "Avete mai fatto sesso?" la domanda di Lala mi spiazza un po',forse perché mi sento in imbarazzo dato che ci sono tante altre persone. Ormai, però, siamo tutti adulti, non c'è nulla di cui vergognarsi "No. In effetti... No." non ci avevo mai pensato prima. Non avevo mai pensato ad andare a letto con Lucas prima d'ora, forse sono stata distratta dal suo strano comportamento e dal desiderio di scoprire cose su di lui. È sicuramente molto attraente, perciò è assai insolito che non abbia pensato a questo aspetto. "Perché no? Sembra davvero un figo pazzesco da come lo descrivi. È possibile che non te lo sia ancora fatto?" la mia estroversa amica bionda sembra delusa e sorpresa, quasi piagnucola. "È che non si è mai creata l'occasione, ecco." "Bah, sarà." assume un espressione imbronciata, poi si riprende ed acquista un'aria, maliziosa: "Quando te lo scopi, po raccontami tutto. Magari ha qualche strana perversione." ridacchia mentre mi fa l'occhiolino. "Sai, in effetti è un dominatore, a più di qualche strana perversione" vorrei confessare, ma non è proprio il caso, così mi limito a ridere e dire: "Ma che pensieri fai!" come se fossi una verginella santarellina; dopo tutto è un ruolo che mi si addice, peccato che in realtà sia tutt'altro.
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Swelly the switch (#wattsy2016)
General FictionUna bugiarda per eccellenza nasconde incredibili segreti, senza che nessuno la scopra. Un giorno, però, la vita di Samantha viene sconvolta: Lucas conosce la verità. Giochi psicologici manipolatori, umilianti, mistero e attrazione legano i due prota...