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La notte era fresca e la luna brillava nel cielo scuro. Mi chinai e allacciai le mie converse. Poi mi feci strada verso il parcheggio del motel. Non sapevo esattamente dove stessi andando in un primo momento, ma quando vidi il negozio di liquori dall'altra parte della strada, decisi che mi sarei presa qualcosa. Le suole delle mie converse schiaffeggiarono contro il cemento, come affrettai il passo.

Le strade erano vacanti e mi chiedevo se mi fossi pentita ad uscire fuori da sola di notte. Quando arrivai al negozio, venni accolta da un uomo sovrappeso che sedeva dietro al bancone, guardando il notiziario sul suo piccolo televisore. Quando mi vide, guardò i pantaloni neri della tuta e non resistetti a dargli uno sguardo disgustato.

Mi avvicinai verso i frigoriferi con le bevande sul lato del negozio e iniziai a guardare le bevande disponibili. Persi tempo, perché non avevo voglia di ritornare in quella stanza. Dopo aver osservato un paio di frigoriferi, notai un ragazzo in piedi in un angolo del negozio, stava fissando la selezione degli accendini su uno scaffale. Ed era strano perché mi ricordai di averlo visto in piedi nello stesso punto quando arrivai qui e lui ancora non si era mosso. Era voltato di spalle, e notai che i suoi vestiti mi erano familiari. Dal dietro sembrava più grande. Era alto, più di Michael in realtà.

Inoltre aveva lo stesso gusto nel vestirsi simile a Michael. Indossava degli skinny neri, e una felpa nera con il cappuccio tirato sulla testa. Ero davvero molto curiosa di sapere perché stesse fissando gli accendini come se la sua vita dipendesse da questo.

Improvvisamente il ragazzo si voltò di scatto e vidi che indossava una maglietta bianca e aveva i capelli biondo scuro. Sembrava molto giovane, circa la mia età... e lui stava osservando verso di me.

Il mio stomaco si capovolse, come vidi le sue labbra incurvarsi in un sorriso e aprii il frigo, afferrando una bevanda casuale e dirigendomi in cassa. Per tutto il tempo ebbi i brividi correre lungo la schiena e quando pagai per la bevanda, mi diressi fuori dal negozio più velocemente possibile.

Attraversai la strada e tornai al motel, il parcheggio era illuminato solamente dalla flebile luce emessa dalla luna e dalle luci al neon del motel. Guardai dietro di me e mi sentii sollevata di non vedere che il ragazzo non mi seguisse. Così rallentai il mio passo, perdendo tempo prima di arrivare nella stanza.

Mi chiesi a cosa avesse pensato Michael in tutto questo tempo. Se stava ancora mangiando o stava seduto nella stanza, chiedendosi dove fossi andata. O in realtà fosse uscito per cercarmi.

Frustrata da quei pensieri, svoltai e tornai nella hall del motel. Solamente per perdere maggiormente tempo. Quando raggiunsi la porta, notai un Audi d'argento parcheggiata proprio di fronte. Sembrava familiare, ma non lo pensai più quando entrai nella hall. Era vuota, a parte l'uomo al bancone e una donna bionda che stava parlando. Aspettai pazientemente dietro la donna come l'uomo e lei continuassero a parlare in quello che sembrasse essere, un litigio. Ci vollero un paio di minuti prima che mi irritai per l'attesa, così mi avvicinai al bancone accanto alla donna, entrando rapidamente nella loro conversazione.

-Mi scusi, posso avere dell'altro sapone lo abbiamo terminato-

L'uomo distolse lo sguardo dalla donna per me ed annuì. Si piegò verso il basso e cercò.

-Non ne ho qui, ma vado a controllare se ne è rimasto qualcosa dietro. Torno subito- Disse, e corse via, dietro ad una porta a sinistra della scrivania.

Mi sentii un po' in colpa quando mi resi conto che avrei fatto aspettare maggiormente la signora. Così guardai verso il basso mentre aspettai, per paura che se mi avesse guardato, mi sarei presa uno sguardo omicida.

Ma mi sorprese nel momento in cui mi parlò con un tono felice.

-Oh, mi ricordo di te! Eri al ciglio della strada con il tuo ragazzo stamattina-

INFLAME  || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora