Il Mio Primcipe Nero

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Era li davanti a me .
Il mio cuore sembrava uscire dal petto.
Mi bastò accarezzargli il collo per poter avvertire un' ondata di felicità.
Era pulito come l' ultima volta che lo avevo visto.
Mi si avvicinò con il muso mettendolo tra le mie mani.
Non avevo mai avuto così vero affetto da nessuno.
Restammo a fissarci circa dieci secondi in seguito iniziò a sbattere lo zoccolo sul terreno quasi come volesse scavare poi mo guardò.
Fece poi una cosa che non avevo mai visto fare da un cavallo.
Si inginocchio' per terra con i due anteriori e fece cenno con la testa sulla groppa.
Ma.....voleva che ci salissi? Per scoprirlo c' era solo un modo. Salire e vedere.
Non ero mai salita su di un cavallo.
Avevo un pò di paura ma il coraggio prevalse e salii in groppa.
Il suo pelo era soffice e caldo .
Quando si alzò perso quasi l' equilibrio. Ero davvero in alto.
Afferrai la lunga criniera con delicatezza , poi non sapendo cosa fare mi tornarono in mente alcune foto che avevo visto sul giornale in cui si vedeva chiaramente che il fantino faceva pressione sul costato, così provai.
Zoccolo dopo zoccola partì.
Era la sensazione più bella che avessi ma i vissuto. Poi decisi da aumentare il passo e lui lo fece.
.l' andatura questa volta rea più lunga e saltellata .
Quando poi uscimmo dal bosco e ci ritrovammo nel campo circostante , feci ancora più pressione e lui partì come un fulmine al galoppo.
Potevate immaginarvi me che si teneva stretta alla criniera e al costato .
Ero così felice e realizzata che avrei fatto di tutto per non terminare quel momento.
Assaporai la libertà. Era ora di scappare. Se avrei galoppato ancora un po' sarei andata in altri paesi di campagna abbandonando tutto e tutti, ma non era ancora il momento. Dovevo finire il mio lavoro. Scappando subito l' avrei data vinta a tutti e non potevo farlo.
Era tutto cosi silenzioso che non si udivano nemmeno i passi ma solo il suo respiro ed io rimasi ad ascoltarlo.