Capitolo 21

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Trovo Nathan a casa mia in California. È sdraiato sul mio letto con le braccia incrociate dietro la testa e un' espressione serena stampata in faccia. Ora io gli stamperò qualcosa in faccia: il mio pugno.
-'eccoti brutto figlio di..'-
-'no no'- dice alzando un dito verso di me per bloccarmi. -'certe cose non si addicono a una signora'-
-'puttana!'- completo fregandomene di cosa ha detto. Mi avvicino al letto e sto per colpirlo ma lui compare dietro di me.
-'qui si gioca secondo le mie regole'- mi dice in un orecchio.
Mi volto incenerendolo con lo sguardo.
Lo spingo con tutta la forza che ho lontano da me.
-'devi stare fuori dalla mia mente chiaro!'-
-'ti ho solo dimostrato che anche tu puoi provare odio e rabbia e che quindi non siamo così diversi'- dice rifacendosi avanti.
-'quella rabbia non mi apparteneva. Era tua. E non dire mai più una cosa del genere perché preferirei morire che diventare quello che sei tu'-
-'ah e per quella storia della vasca da bagno... Vedila come un modo di convincerti a non lasciare mai più un sogno a metà'-continua ignorandomi e ributtandosi sul letto come se fosse casa sua.
-'tu non mi ucciderai, hai bisogno di me'- dico freddamente.
-'forse, ma posso farti vedere quello che voglio, convincerti che sia reale... Non so magari che Jake sta per uccidere Lisa o che Jake sia morto, posso farti credere che sia una tua visione e che tu debba ucciderlo per poterne uscire...'-
-'smettila!'- grido. -'credi che così mi convincerai a fare come vuoi tu?'-
Lui si mette a sedere e alza le spalle.
-'non sei stata molto collaborativa con le buone e io non ho molta pazienza. Non hai più rivisto Lidya vero?'-
Io non rispondo limitandomi a guardarlo con disgusto.
Lui si lascia andare ad una risata.-'certo che no lei non si permetterebbe mai di invaderti la mente o di varcare il confine dei tuoi sogni.'-
-'motivo per cui starò dalla sua parte. Mi farò chiudere in una cella se necessario ma non starò al tuo gioco.'- dico avvicinandomi e puntandogli contro un dito.-'questa è la mia mente e troverò un modo per non farti entrare.'-
-'non c'è. L animi lectrix è più forte della tua convinzione. Accettalo. Arrenditi a me o la smetterò con le visioni e passerò direttamente al dolore.'- sussurra a pochi centimetri dal mio viso con un lampo di pazzia nello sguardo.-'ti farò credere che ti stai dissanguando, che stai morendo di fame, o di sete. Ti farò impazzire lentamente finché non avrai più la forza di opporti.'- dice con un sorriso e un finto tono rassicurante, come se stesse parlando una bambina.
La mano mi prude per la voglia di colpirlo ma non farò il suo gioco. So che c'è un modo per controllare la mia mente e lo troverò. Chiederò aiuto a Lidya se necessario perfino ad Alaric.
-'cosa ci guadagni eh? Se scegliessi il male, tu cosa ci guadagneresti? Non credo sia solo una soddisfazione personale'-
Il suo sorriso si allarga.
-'non lo sai? Tornerei in vita. Non sono stato ucciso Alexis. Il legame che avevo con L anima di Lidya mi ha rinchiuso, per colpa sua sono qua dentro. Potrei uscire e finalmente poter fare ciò che voglio'- dice con una luce sinistra nello sguardo. -'e tu non me lo impedirai.-' assicura con sempre quel tono falsamente dolce accarezzandomi una guancia.
In quel momento chiedo a una forbice sulla scrivania di conficcarsi in mezzo alle sue scapole, mi ci vuole un po' è tutta la mia concentrazione per farlo ma alla fine quella obbedisce.
Nathan geme per il dolore guardandomi in cagnesco e contorcendosi per riuscire a togliersele.
-'il mio sogno, le mie regole.'- dico con un sorrisino compiaciuto.
Me ne frego se lo sto facendo arrabbiare. Io sono arrabbiata più di lui. Se pensa che sarà semplice prendersi gioco di me si sbaglia di grosso.
-'tu marcirai in quel sasso fino alla fine dei tuoi giorni!'- gli grido mentre abbandono il sogno e mi risveglio stesa sul divano appoggiata a Jake.
Mi tiro su per guardarlo negli occhi.
-'dimmi tutto'- dice guardandomi in attesa.
-'vuole che io scelga il male perché così potrà uscire, lui non è mai morto è solo rimasto imprigionato. Devo trovare il modo per non farlo più entrare... È la mia mente e posso farlo.'- dico.-'chiederò aiuto a Lidya. Lei conosce il potere... Saprà se c'è una scappatoia, lei non usa i trucchetti di Nathan ma ha comunque il suo stesso potere, potrebbe aiutarmi.'-
-'è una buona idea, dovrai tornare nel ciondolo per vederla immagino'- dice serio.
-'già...credi che Alaric acconsentirà a ridarcelo?'- chiedo poco convinta.
-'tutto dipende da un'unica cosa: Alaric da che parte sta?'-
-'credo che la risposta sia scontata'- commento. Non so quali siano i suoi piani su di me, cosa voglia farmi una volta che lo avrò portato alla pietra ma so che vuol quel potere per se e se tanto mi da tanto, con tutte le persone che ha ucciso per i suoi scopi non posso immaginarmi qualcuno più oscuro di lui... Forse Marcus, ma comunque siamo a quel livello.
-'non deve per forza darcelo, possiamo prendercelo'- dice Jake alzandosi dal divano.
-'come? Secondo me se lo tiene al collo'-
-'no, credo sia nella sua stanza... C'è un asse del pavimento che si stacca, dovrebbe essere li. Lo avrai entro stasera, avvisa Flo, deve aiutarti a tornare lì dentro.-
Sa addirittura quali sono i suoi nascondigli?
-'aspetta!'- dico alzandomi a mia volta e fermandolo prima che esca. -'non so cosa stai facendo Jake ma so che per i tuoi piani non va bene che Alaric ti veda gironzolare nella sua stanza prima di scoprire dell'assenza del ciondolo, andrò io. E in più serve anche quel dannato pugnale.'-
Lui rimane assorto qualche secondo. Ovviamente non smentisce che ci sono dei piani nascosti. Odio il fatto che non mi dica quello che ha in mente di fare.
-'stasera ci sarà una specie di riunione, io andrò, tu vai a cercare quello che ci serve, ti avviso quando sta per andarsene.
-'come? Non abbiamo un cellulare..'- gli ricordo.
-'basterà che mi farai entrare. Proviamo: decidi di volermi nella tua mente'- dice prendendomi per i fianchi e avvicinandomi a se.
-'sai ultimamente è un po' affollato. Si sta un po' stretti'- ribatto appoggiando le mani sul suo petto.
A lui scappa un sorriso ma mi guarda concentrato e io penso di voler ascoltare quello che ha da dirmi.
ciao, bellissima. sento la sua voce nella mente. Come era già successo tempo fa quando stavo per diventare cibo di un cacciatore alla sede dell ordine.
salve, si accomodi pure' rispondo senza aprire bocca sorridendogli.
-direi che può andare'- dice ad alta voce. Poi mi avvicina di più a se e mi bacia lentamente.
-'vuoi una prova che quello che hai visto non succederà mai, neanche in un'altra vita?'- chiede sulle mie labbra.
Mi tira su di peso e mi fa circondare la sua vita con le gambe.
Mi scappa una risata.
-'sai essere convincente'- ammetto
mi aggrappo a lui e lo bacio con più intensità, sento la schiena sbattere contro la parete, e sorrido ancora sulle sue labbra. Passo una mano tra i suoi capelli tirando leggermente quando lui preme di più il suo corpo contro il mio togliendomi il fiato.
-'sei tutto ciò che voglio. Sei mia e lo sarei per il resto dei tuoi giorni sappilo.'- dice sulle mie labbra cercando i miei occhi.
Il cuore mi si riempie a quelle parole. Non mi è mai piaciuto quel modo di dire : lei è mia , mi è sempre sembrato esagerato e troppo possessivo, Ma non saprei come chiamare quello ci lega, è amore certo, ma è anche un senso di appartenenza.
-'è proprio questo che mi fa paura'- ribatto un po' ironica un po' sincera. appoggiando la testa nell' incavo del suo collo per riprendere fiato prima di baciarlo appena sotto L orecchio provocandogli dei brividi. -'so di potermi fidare ciecamente di te.'-
Lui si irrigidisce impercettibilmente a quelle parole e la cosa non mi sfugge.
Gli lascio una scia di piccoli baci da quel punto fino alla sua bocca. -'ti amo.'- dico.
-'ti amo.'- ribatte dandomi un bacio da togliere il fiato, grazie al quale se non fossi avvinghiata a lui sarei già per terra.
Non mi stancherò mai di sentirgli dire quelle due parole. So che mi sta nascondendo qualcosa ma ha ragione, ma devo fidarmi di lui, so che non mi ferirebbe.
Eppure quando mi stacco per guardarlo negli occhi lui non lo fa. Questo sommato all'irrigidirsi di poco fa arriva dei campanelli nella mia mente.
-'ora andiamo a trovare un modo per tenere quello psicopatico lontano da te... Stasera riprenderemo il nostro discorso'- dice con un sorrisino strafottente.
È sempre il solito Jake, sto solo diventando melodrammatica.
-'tu dici?'- chiedo alzando un sopracciglio. -'non so...'- aggiungo fingendomi indifferenze nonostante lui non mi lasci per niente indifferente.
-'mmm credo che saprò convincerti.. Ora vai Miss 007 intrufolati da Alaric con Flo e rimani in attesa di sentire la mia voce- mi rimette a terra lentamente come se non fosse del tutto convinto di farlo facendomi ridere.

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