Capitolo 25

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Quando mi sveglio è ancora notte. Josh giace in una strana posizione su due sedie avvicinate a modi letto improvvisato e dorme beatamente come Flo, mentre io non riesco a fare altro che continuare a rigirarmi nel letto preda dei pensieri.
È successo tutto troppo velocemente.
Quelle scoperte, la fuga, tutto quanto.
Vorrei che tutto si fermasse per qualche secondo e mi permettesse di respirare.
Che le montagne russe su cui mi trovo arrivassero finalmente al capolinea permettendomi di scendere.
Da quando me ne sono andata di casa per cercare Jake non c'è stato un attimo di pace.
Dopo l' ennesimo tentativo fallito di dormire mi alzo e apro la porta lentamente per non svegliare nessuno ed esco da quella specie di capanna.
È un piacere poter respirare l' aria pungente del bosco.
Mi siedo a terra a gambe incrociate. Il cielo è ancora scuro e illuminato dalla luce della luna e delle stelle. Qui in mezzo alla natura i colori sono straordinariamente intensi e anche il silenzio lo è.
La sera è pericoloso pensare perché i problemi che hai si quadruplicano magicamente non appena appoggi la testa sul cuscino e lo so bene, ma stavolta è diverso.
Avete mai quella sensazione addosso di stare sbagliando tutto? Avete mai capito che la persona che amate sta cambiando, che sta prendendo decisioni sbagliate ma voi fate finta di niente perché evitare la cosa è più semplice? Perché decidere di credere che sta facendo la cosa giusta è meno doloroso che rendersi conto del contrario?
continuavo a ripetermi che Jake pensava al mio bene e che non mi avrebbe mai ferita ma stavolta il mio cervello sta unendo i puntini mostrandomi un disegno che non mi piace ma che nello stesso tempo non posso cambiare. I suoi segreti, le notti passate fuori, l'affinità con il Frear, il rapporto recuperato con Alaric, la notizia di Beth, le parole di Lidya mi vorticano in testa facendomi venire voglia di vomitare.
Fa male pensare che la persona di cui ti sei sempre fidata forse non è chi credevi di essere, rendersi conto che chi hai sempre creduto essere perfetto forse non lo è così tanto, che non tiene a te abbastanza per renderti partecipe della sua vita.
Jake sta cambiando e non so più cosa aspettarmi da lui.
Vorrei solo che smettesse tutto.
Appena uscita da quel bunker ero sicura di me sicura di portare a termine la missione per cui ero stata scelta ma adesso ho paura.
Ho paura perché sono sola e perché niente ha più senso.
Tutto questo è troppo grande per me. E mi manca casa, mi manca Lisa mi manca Carly e mi manca mio papà.
Vorrei che fosse qui, che mi abbracciasse e che mi dicesse che andrà tutto bene.
Al pensiero di lui e dei suoi abbracci gli occhi mi si riempiono di lacrime bruciandomi la gola.
Fa male, fa male perdere le persone che ami, fa male essere soli, fa male pensare di non essere più libera, di avere talmente tante responsabilità da esserne sommersa ormai.
Vorrei un tuo abbraccio papà, vorrei che mi dicessi come uscirne. Sussurro tra le lacrime abbracciandomi le ginocchia.
Rimango in quella posizione non so per quanto tempo.
Abbastanza perché le lacrime si asciughino e perché il sole cominci a sorgere.
Faccio un respiro profondo e mi alzo quando i suoi raggi cominciano ad illuminarmi, mi asciugo le lacrime e torno in casa.
Non voglio stare qui , non voglio stare ferma voglio che tutto questo finisca, voglio tornare a casa.
Troverò quella pietra e farò finire tutto questo.
Dopodiché affronterò Jake e pretenderò delle spiegazioni. Non sono il tipo che si fa mettere i piedi in testa, non da lui. Amare non significa subire le decisioni dell' altro ma prenderle insieme e io non ho intenzione di stare a guadare mentre lui prende tutte quelle sbagliate.
Un passo alla volta penso.
quando tutto diventa troppo bisogna fare un passo alla volta altrimenti non puoi uscirne. Altrimenti il tunnel sembra troppo lungo e la luce irraggiungibile.
Faccio un respiro profondo imponendo a me stessa di essere forte e apro la porta di scatto.
-'forza ragazzi, ce ne andiamo'- dico entrando a gran passo.
Loro si alzando di scatto spaventati e spaesati. Ok forse non è il miglior modo di svegliare qualcuno in fuga...
Flo si mette in piedi in un balzo e Josh ruzzola giù dalle sedie.
-'che succede?'- sbiascica alzandosi in piedi. Ha una guancia completamente rigata dal vimini della sedia.
-'ho un piano, vestitevi io vi aspetto fuori.'-
Detto questo ripasso mentalmente i punti di ciò che voglio fare.
tornare alla mia macchina, concentrarmi su dove devo andare. Ho il pugnale e ho il ciondolo e sono la guida. Ho il necessario per farcela.
Una notte passata a piangere può essere illuminante.
Mi congratulo mentalmente con me stessa per non aver riportato indietro quello che ho rubato: è come se mi aspettassi quello che sarebbe successo... O forse semplicemente non mi sono mai fidata di Alaric e volevo avere un vantaggio su di lui.
Cominceremo da dove è morta Lidya e sono sicura che da lì sentirò cosa fare.
Da adesso in poi farò ciò che devo senza pensare a nessuno perché tanto agli altri non importa di me. Ognuno mette davanti i propri scopi e i propri piani alle persone che ama e forse è il caso che cominci a farlo anch'io.

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