Capitolo 4

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-'lexi!'- sento chiamare da una voce lontana.
Continuo a sentire qualcuno che mi scuote e lentamente ritorno ad essere lucida.
Appena apro gli occhi mi trovo davanti il volto preoccupato di Carly.
-'lexi stai bene?'- chiede smettendo di scuotermi.
Sono sdraiata sul divano della casa al lago, sotto una coperta. Mi ci vuole un po' per ricordare cosa è successo da quando mi sono allontanata dalla festa.
Ricordo jake, la corsa nel buio, quelle figure incappucciate e jake che mi fa perdere i sensi e che probabilmente mi ha riportata qui. Non riesco a capire perché l abbia fatto, li conosceva? Lo ha fatto per proteggermi da loro?
-'mi sto preoccupando.'- ammette Carly ricordandomi della sua presenza.
Decido di dirle la verità per quanto confusa possa risultare, ha tutto il diritto di sapere come sta suo fratello.
-'non ci posso credere... Uno: non posso credere che tu ti sia allontanata da sola e sia andata verso quella macchina due: non riesco a capire mio fratello. Perché non è venuto da noi? Perché era con quelli?
-'forse li stava tenendo sotto controllo per farsi portare dall animi lectrix ma poi si sono avvicinati a me e ha voluto aiutarmi... Anche se avrei fatto volentieri a meno di perdere i sensi.'- ragiono.
-'ti saresti aggrappata a lui piuttosto che vederlo andare via di nuovo.'-
-'si ma questo non lo giustifica.'- ribatto.
-'la situazione non è chiara ma almeno sappiamo che sta bene... Ma quell auto! Credi davvero che possa essere quella che ha causato l incidente?'- chiede impallidendo al ricordo.
-'non posso esserne certa ma si, credo che lo sia.'-
-'a quanto pare i problemi ci seguono ovunque.'- sbuffa appoggiando la testa sullo schienale e chiudendo gli occhi.
-'già.'- confermo. Poi guardi fuori, è ancora buio Lisa e sarah saranno ancora alla festa?
-'come mai sei qui?, pensavo ti stessi divertendo.'-
-'non rispondevi la telefono quindi sono venuta a cercarti. Ho messo a letto quelle due. Hanno alzato un po' troppo il gomito stasera. Devo dire che è stato un sollievo trovarti addormentata sul divano.'- ammette con un sospiro.
-'la serata non è andata come ti aspettavi.. Mi dispiace. Dovevamo staccare per un po' invece..'-
-'lo abbiamo fatto, per un giorno mi è sembrato di esserne una normale ragazza con una normale vita. Da oggi si torna alla realtà.'- ribatte con un alzata di spalle.
Rimango in silenzio senza sapere cosa dire.
-'mat ha chiamato anche te?'- chiede cauta sollevandosi dallo schienale come se le fosse appena venuto in mente qualcosa di urgente.
-'si, marcus è morto.'- dirlo ad alta voce lo rende più vero. Uno dei pesi che avevo sullo stomaco se ne è andato anche se la sua morte ci ha lasciato un' amara eredità... Praticamente è stato lui a servire l' Arma ai cacciatori. Credeva davvero di poterli sterminare da solo?
-'un problema in meno giusto?'-
Annuisco accennando a un sorriso.
Andiamo a letto anche noi due mentre sento Lisa parlare nel sonno come sempre quando si ubriaca.
Mi sento debole per aver perso i sensi ma la mia mente no, continua a rivivere i momenti di stasera cercando di trattenere il più a lungo possibile i minuti trascorsi con jake. Mesi fa avrei pagato per quei minuti ma ora sono serviti solo a lasciarmi con molte domande e una malinconia rinnovata per aver ricordato a me stessa quanto è bello averlo accanto e averlo perso di nuovo.

Il giorno seguente non porta con se belle notizie.
Il lago è illuminato dai raggi di un sole ancora pallido del mattino presto di un giorno di maggio, i rami degli alberi si muovono leggermente sospinti dalla forza del vento che fa sì che la superficie del acqua si increspi. Regna una pace totale Forse perché è ancora presto o perché la natura non conosce il caos. Vorrei che il mondo potesse avere sempre questa pace, che non esistano guerre e non esista la morte.
Quando accendo la televisione, come ogni mattina per sapere come si sta evolvendo il problema, la calma che mi aveva trasmesso quello spettacolo dalla finestra della camera scompare. Un nuovo spettacolo del tutto opposto è nello schermo. Un intero paese di persone morte. Non più scomparse ma morte: le immagini sono rese poco nitide in alcuni punti per via della fascia oraria ma lasciano intendere perfettamente quale è stata la sorte di quelle persone.
Nelle immagini ci sono persone che urlano e scappano mentre altre cadono rovinosamente a terra per mano di figure nere poco nitide che sembrano prendere forma dalle ombre.
Un altro paese devastato, altre persone uccise. Il loro esercito è al completo quindi non hanno bisogno di altre reclute vogliono solo la morte. Parchè? Per spaventarci? Per indurci ad attaccare?
Ho già visto tutto questo, nella visione che mi avevano indotto i cacciatori quasi un anno fa, avevano detto cosa sarebbe successo se non mi fossi consegnata a loro minacciandomi con immagini del tutto simili a queste. Alla fine anche se ho fatto come volevano le loro promesse si sono avverate comunque, è come se si nutrissero del male che causano alle persone e in parte è così, fanno in modo che le persone non trovino più la luce, che anneghino nelle proprie ombre perdendo da soli la strada.
Presa come sono da quelle immagini sconcertanti non mi rendo neanche conto che sono tutte sveglie e che fissano come me quello spettacolo rabbrividendo.
Solo quando qualcuno bussa alla porta rinsaviamo e sono la prima a staccare gli occhi dalla televisione, avendo visto già fin troppo e a dirigermi a grandi passi verso la porta con le lacrime che minacciano di scendere.
Quando vedo chi ho difronte ammutolisco per la sorpresa.
-'Flo?!'- affermo e chiedo nello stesso tempo. La ragazza della dike, la ragazza che è stata sempre carina con me e sopra le righe è difronte a me in uno dei suoi vestiti svolazzanti.
-'ciao lexi! Vedo che hai preso alla lettera il mio avvertimento.'- dice entrando e dandomi un bacio sulla guancia.
Si riferisce all avvertimento che sarebbe successo qualcosa di brutto se mi fossi allontanata da River... Non pensavo potesse essere vero.
-'appena vi siete allontanate il Frear si è messo sulle vostre tracce... Però avremo tempo di parlarne. Allora, come stai?'- chiede sedendosi a gambe incrociate sul divano.
-'il Frear? Quelle persone.. Sai chi sono? Cosa c'entra jake?'-
-'felice che tu stia bene, anche per me non c'è male.'- mi schernisce con un sorrisino.
-'scusa..bella amica! hai ragione.. Sono solo preoccupata.'- mi scuso.
-'tranquilla, ne parleremo dopo aver fatto colazione, non scappo mica.'- dice facendomi l occhiolino e andando verso la cucina.
Obbligando me stessa ad essere paziente la seguo dove le altre sono ancora attaccate alla TV e accendo le luci con un gesto della mano perché la stanza è semi-buia.
-'guardate chi è venuto a trovarci.'-

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