Nessuno si salva da solo.

2.5K 61 10
                                    

"Ehi piccoletto accendi"disse un ragazzo afferrando il giovane Johnny Doger che pieno di paura prese l'accendino dalla tasca per accendere la sigaretta che il ragazzo di fronte a lui teneva fra i denti.

"Allora ti muovi? O vuoi che ti faccio anche l'altro occhio nero."

"Si,cioè no signore"disse Johnny.
"Attento hai capelli piccoletto." aveva una gran paura di lui,ma questa non è la storia di Johnny ma più esattamente è la storia del ragazzo che lo tiene sollevato ad un metro da terra proprio in questo momento.

"Ecco signore."disse Johnny che non aveva mai alzato gli occhi per paura di incontrare quelli del ragazzo che gli stava davanti.
"Bravo moccioso. Che hai per pranzo?"chiese il ragazzo.
"Un panino con il tonno e la cipolla."disse Johnny con voce tremante.
"Sparisci Doger."disse il ragazzo strattonandolo per il colletto della camicia e spingendolo a terra.

"Che schifo,ecco perchè non ha la ragazza." pensò Trevis,eh si questo è il nome di questo ragazzone dai capelli neri e gli occhi azzurri che teneva delicatamente la sigaretta sul lato sinistro della bocca con i denti. Era vestito vecchio stampo giacca di pelle nera, jeans strappati, maglia bianca e scarpe lucide e non potevano certo mancare le mani in tasca. E sicuramente da quanto avrete capito non aveva certo un carattere facile anzi per niente.

Trevis afferro il colletto della giacca e lo tiro verso l'alto mentre saliva i gradini della scuola. Entrandoci a passo sicuro fermandosi davanti ad un gruppo di ragazze che stavano parlottando fra loro e che alla vista del ragazzo si zittirono.
"Ehi bambole"
Le ragazze si voltarono e all'unisono dissero:"Ciao Trevis! Mio dio quant'è bello una statua Greca."urlò una.
Trevis sorrise e le guardó teneva la sigaretta con i denti, si sbottono un bottone della camicia e disse:"Mara"

Mara era una ragazza molto prosperoso con dei lunghi capelli biondo cenere che le percorrevano tutta la schiena e due occhi grandi e verdi, e ovviamente un corpo perfetto come piaceva a Trevis.
Mara lo guardò e si avvicinò.
"Si, Trevis"disse lei con fare innocente.
Trevis l'afferro con il braccio sui fianchi e l'avvicinò al suo corpo, lei arrossi.
"Mi piacerebbe molto avere una piccola conversazione privata con te."le fece l'occhiolino.

"Come quella di qualche giorno fa?"chiese lei ammicando.
Qualche minuto dopo erano chiusi nel bagno dei ragazzi al terzo piano.
Trevis le strappò la camicetta e lei provo a fare lo stesso.
"Ehi bambola vacci piano questa camicia costa piu di te."
Lei tentò di schiaffeggiarlo inviperita da quel commento.
Ma lui con un bacio riuscì a tranquillizarla subito..

"Sei troppo carino per essere schiaffeggiato"sorrise.
"Sta zitta mi disturba chiaccherare durante i preliminari"
Mezz'ora dopo uscirono dal bagno, Mara era distrutta mentre Trevis sembra piu sveglio di prima.
"È stato fantastico bambola."disse Trevis.
Lei gli afferrò la mano, ma lui la tolse subito.
"Che fai? Se le ragazze pensassero che sto con te! Perderei il mio fascino e rischierei di andare in bianco."disseTrevis sorridendo e mettendogli una mano sul sedere.

La ragazza se ne andò. "Ehi Trevis"si sentì chiamare e si voltò per vedere il suo unico amico corrergli in contro."Ciao bello" si diedero il cinque.

"Che fai?Ho sentito che hai strappazzato Doger quello di prima."disse Andrea.

"Ah come al solito, lo sai odio i ragazzini."

"E Mara?"chiese Andrea guardandola andar via.

"Ah abbiamo avuto una piccola discussione privata. "

"Che coglione"disse Mara che a sentire quelle parole si era fermata ed era tornata indietro.

Trevis la guardò:"Eppure mi pare che abbiamo gia avuto una decina di discorsi cosi belli, no?"disse Trevis facendo le virgolette con le dita e facendole fare subito dietro front.

Love Games are dangerous.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora