Epilogo

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15 anni dopo

Caro diario,

si ti sembrerà strano che io tenga un diario a 30 anni passati però a causa del lavoro di Andrew difficilmente riusciamo ad avere abbastanza tempo per parlare,sembra incredibile ma sono 18 anni che stiamo insieme
,io ho 34 anni e i nostri figli ne hanno 3 e 5. Comunque questo non è il motivo per la quale ho deciso di scrivere questo diario, lo scrivo perchè sono passati 15 anni dall'ultima volta che ho visto Trevis e sinceramente sento sempre un senso di vuoto per il semplice motivo che lo vedevo come un fratello,ma non ho nessun rancore nei suoi confronti capisco perchè l'ha fatto una persona come lui non era destinata a vivere in un mondo così.

Comunque spesso mi capita che succedano cose strane in casa che mi fanno pensare che lui sia qui, ad esempio quando: mio figlio Michael di tre anni guarda il vuoto e mi dice "Babbo lo vedi" e ovviamente io non vedo nulla, oppure quando mia figlia primogenita Merane mi dice di vedere gli oggetti muoversi. I miei poteri sono ancora presenti naturalmente altrimenti non avrei potuto avere i miei figli così facilmente però sento comunque che mi manca qualcosa anche se fra loro e il mio lavoro ho ben poco tempo per pensare, a giusto sono diventato una guida, ossia accompagno la gente per musei e castelli e gli spiego tutto ciò che so,mentre mio marito Andrew,si mio marito, lavora come animatore a tempo parziale in una nave da crociera oggi dovrebbe tornare a casa dopo sei mesi che non lo vedo,ovviamente il suo contratto e finito, ma ha già trovato un lavoro in un negozio di computer a 100 metri da casa.

Beh per oggi è tutto se mi sentirò di nuovo solo tornerò a scriverti anche domani, come ieri e il giorno prima.

Nao chiuse il piccolo diario dalla copertina consumata, pieno di foto e vecchie lettere.

"Babbo"Nao si senti tirare per la maglietta si girò e prese in braccio la figlia.

"Non si dorme stasera?"chiese guardando la bambina che aveva gli stessi occhi viola di Andrew.

"Voglio aspettare papà"disse la bambina aggrappandosi a Nao.

"Perchè invece non vai a dormire, appena arriva veniamo a salutarti okay?"

"Ma... ma papà... papà ha detto che sarebbe arrivato alle dieci e mezza"disse la bambina guardando Nao con gli occhi pieni di lacrimoni.

Nao guardò l'ora; erano le dieci e venticinque.

"Ah e va bene"disse Nao alzandosi in piedi tenendo in braccio la figlia.

La figlia diede un bacio a Nao sulla guancia e lui come sempre arrossì, Merane era proprio come Andrew di poche parole e anche al quanto permalosa, ma sicuramente di tanti fatti ma d'altra parte anche molto dolce e gentile.

"Ci facciamo una camomilla mentre aspettiamo?"chiese Nao alla figlia sorridendole.

"Meglio la cioccolata"disse Merane ridendo.

Mezz'ora dopo, le chiavi aprirono la porta della serratura della casa di Nao e Andrew,la porta si aprì rivelando un Andrew molto più alto e bello di come lo avevamo lasciato.

Andrew entrò in casa,si tolse le scarpe ed entrò in sala, ritrovando Nao e Merane addormentati sul divano,Merane tra le braccia di Nao.

"Ecco la mia principessa"disse Andrew sollevando la bambina e dandole un bacio sulla fronte.

La portò in camera e la mise sotto le coperte e le diede un pupazzetto che gli aveva comprato in una delle tante località visitate grazie al suo ormai vecchio lavoro,poi andò nella stanza del figlio più piccolo che dormiva profondamente,Michael era il ritratto di Nao capelli nocciola e occhi dorati ed era il più calmo dei due.

Love Games are dangerous.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora