We burnt

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(ATTENZIONE!!! Linguaggio esplicito)

"Andrew, credi che dovremmo andare a cercarlo?"chiese Nao.

"Uhm uhm, però calmati un attimo e poi andiamo."

"Ma e se dopo fosse troppo tardi Andrew?"

"Allora alziamo il culo e saliamo in macchina."

Intanto alla villa di Devon, Trevis salì velocemente le scale ed entrò nel salone principale.

"Dove sei? Brutto stronzo!"urlò per poi accorgersi che la persona che stava cercando era fuori sul terrazzo con un bicchiere di vino in mano.

"Ti aspettavo Trevis."

Trevis gli andò incontro e gli tiró un pugno che gli fece uscire del sangue dal naso.

"Tu mi hai rovinato la vita."e detto questo Trevis colpi Devon alle costole con un calcio seguito da un altro e da un altro ancora.

"Trevis ascoltami, non ho fatto nulla."

"E chi è stato?"Trevis lo colpì ancora facendo cadere Devon a terra.

"Mi lasci spiegare?"chiese Devon.

Trevis tiró fuori il suo coltello a farfalla e gli intimò di parlare.

"Tu mi piaci okay?"

"È?"disse Trevis.

"Hai capito benissimo! Fatto sta che noi ci siamo già conosciuti quando eri in Italia,ricordi? Ero il barista della discoteca dove andavi sempre con la tua ragazza, una sera ero depresso e mi misi a parlare con un ragazzo, che mi suggeri di manometterti la moto per toglierla di scena e per poi provarci io con te, ma non volevo rischiare che tu morissi."iniziò a raccontare mentre Trevis lo fissava e tremava dalla rabbia.

"Lo fece lui,sperando però che morissi tu. Diceva che tu eri troppo stronzo per stare con Miranda."continuò"Pensi davvero che avrei rischiato che tu morissi?"

"Il nome... Dimmelo"

In quel momento comparirono sulla porta Andrew e Nao.

"Non ci arrivi?"chiese Devon puntellandosi su un gomito.

"Andrea."disse Nao.

Il coltello gli cadde di mano e fini a pochi centimetri dal entrocoscia di Devon.

"Ehi potevi castrarmi."disse Devon cercando di sdrammatizzare.

Ma Trevis non lo ascolto e prese il telefono cercando il numero di Andrea tra le vecchie chiamate ricevute e dopo qualche secondo qualcuno rispose.

"Pronto."si senti dall'altra parte della cornetta.

"Ciao Andrea, tesoro, lo sai che se io ti prendo ora come ora ti ammazzo."disse Trevis pacato per poi riattaccare.

"E tu?"disse Trevis riferito a Devon.

"Cosa?"chiese l'alttro abbassando il capo mentre Trevis gli porse la mano in modo che lui potesse afferrarla per riuscire ad alzarsi.

"Perché mi hai seguito fin qui a Londra?"

"Te l'ho detto."disse Devon.

"Non stavi scherzavo?"Devon scosse la testa.

"Nao, Andrew, andiamo a casa."

I due annuirono.

"Ah Devon,sappi che non c'è nulla di male e mi dispiace averti puntato un coltello alla gola."disse Trevis.

Devon sospirò rassegnato:"Ho rovinato tutto."

Al rientro Trevis entrò in casa sbattendo la porta seguito da Nao e Andrew che la bloccarono prima che gli arrivasse sul naso.

Love Games are dangerous.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora