L'amore è troppo forte e vince sempre

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Il mattino seguente. "Puoi smetterla di provarci con Trevis,te l'ho già detto lui non è gay"disse Nao.
"Senti non sono io che ci provo. Ieri sera ha avuto un incubo e mi ha chiesto di dormire con lui e io subito gli ho detto che non era il caso"disse Gii.
"Però poi c'hai dormito assieme"disse Nao.
"Si, ma se non fosse stato per quel incubo non l'avrei fatto, perché so che è un errore"disse Gii.
"Che intendi?"chiese Andrew.
"Che anche se lui ci prova alla fin fine sono solo il rimpiazzo di Devon"disse Gii.
"Io gli starò vicino, ma come ho già detto io voglio solo proteggerlo."disse Gii.
"Ma allora perché..."
"Lo proteggo?"finí Gii.
Andrew annuì.
"Perché è ovvio che mi piace...ma anche perché tutti sappiamo che non è un essere umano normale"
"E tu cosa ne sai?"chiese Nao.
"Perché me l'ha detto Devon"disse Gii.
"Che?"chiese Nao.
"Beh io e lui siamo fratelli in un certo senso è lui che mi ha detto di proteggerlo però non pensavo che poi mi sarebbe piaciuto"disse Gii sorridendo.
"Fratelli?"chiesero Nao e Andrew.
"Si ma che resti fra noi.Comunque io non ho poteri sono come il tuo fidanzatino un essere umano normale,certo immortale ma perchè siamo stati scelti,scelti per farvi da scudo in modo che gli altri vi vedano come esseri normali."disse Gii riferito a Andrew.
"Com'è possibile che tu non abbia poteri?"chiese Nao."Io immortale?"chiese Andrew.
"Abbiamo madri diverse"disse Gii rispondendo alla domanda di Nao.
"Ah scusa io non..."
"Tranquillo per quelli della stessa razza di Devon è normale"disse Gii.
"Giichi"disse Nao.
"Ah...chiamami Gii."
"Okay Gii... eeeeh cos'è Devon?"chiese Nao.
Gii li guardò.
"È un..."
"Gii...Gii vieni!"urlò un ragazzo che probabilmente era del secondo anno come Gii.
"Arrivo, scusatemi"disse Gii alzandosi.
Andrew prese Nao per mano.
"Non lo sapremo mai di questo passo"disse Andrew.
Nao si mise a ridere.
"Oh finalmente, non c'è la facevo più a vederti sempre serio"disse Andrew.
Nao lo baciò.
"Ah"disse Andrew appoggiando la testa sulle gambe di Nao.
"Che c'è?"chiese Nao.
"Niente ho solo sonno"disse Andrew.
"Ci credo se stai sveglio fino alle 2:00 per guardare la tv"disse Nao.
"Ah sta zitto"disse Andrew.
Nao gli diede una sberla sulla bocca.
"Ahi..."
Nao gli tappò la bocca con un bacio.
"Non dirmi più di stare zitto"disse Nao.
Andrew sorrise.
3 mesi dopo.

"Allora secondo i miei calcoli il test finale sarà incentrato più sulle materie di base tipo filosofia, filosofia e filosofia."disse Trevis sedendosi accanto a Nao.
"Però che genio"
"Riesci a parafrasare questo passaggio?"chiese Trevis.
"Fatto! Tieni"
"Ma più importante ragazzi"disse Andrew.
"Si?"disse Nao.
"Dobbiamo organizzarci per il ballo che per la precisione non so nemmeno quand'è"disse Andrew.
"Beh..."disse Trevis tirando fuori un block notes.
"Ballo di Natale si terrà il 27 essendo che il 25 e natale e tutti stanno fuori con i parenti, la ragazza o la scopata della serata, il giorno dopo invece non verrebbe nessuno perché tutti sono a casa per riprendersi dal dopo sbornia quindi si terrà il 27... vestito già scelto... partner per il ballo? In sospeso... Ta-da organizzato al 100%"disse Trevis spalancando le braccia"... E voi a che punto siete?"
"Per il partner sono apposto"disse Nao."Idem"disse Andrew alzando la penna e facendo una spunta invisibile con essa.
"Manca solo lo smoking"disse Andrew.
"Quindi voi andate assieme?"chiese Gii riferito a Andrew e Nao.
"Ovviamente"disse Andrew.
"Vero Nao?"
Nao mise giù la penna.
"C'è da chiedere?"disse Nao.
Andrew scosse la testa.
Gii sorrise.
"Che c'è hai le tue cose Nao?"
Nao gli tiro un pezzo di carta arrotolato.
"Oookay"disse Trevis.
Trevis prese il telefono.
-Devon-
○Voglio vederti il 27.×Trevis×○
●Te l'ho già spiegato, no?×Devon×●
○Che ti costa?×Trevis×○
●Non è una buona idea.Ma scusa perché non vai con qualche ragazzina dell'università?Visto che è la tua specialità!×Devon×●
○Se è ciò che vuoi!-.-×Trevis×○
"Gii?"disse Trevis mettendo via il cellulare.
"Vieni al ballo con me? Visto che non ci ho ancora provato con nessuna piuttosto che andare da solo preferisco andarci con un amico"
Nao guardò Gii.
"Molto volentieri"
"Bene allora sono apposto, mancate solo voi ragazzi"disse Trevis.
Andrew gli fece un cenno con la matita e continuò a scrivere.Quella sera.
"Dai siediti"disse Trevis spingendo Gii sul divano.
"Posso farti una domanda?"chiese Gii.
"Se hai qualcosa da dire, dilla"disse Trevis tirando fuori un paio di birre dal frigo.
"Birra ghiacciata?"
"Volentieri"disse Gii.
"Allora qual'era la domanda?"chiese Trevis.
"Tu lo ami? Parlo di Devon"disse Gii.
"Non sono gay"
"Per quelli come te e Devon non c'entra la sessualità,vi avvicinate per istinto"disse Gii.
"Tu sai dei poteri di Devon?"
Gii annuì.
"E tu invece è per istinto?"chiese Trevis sedendosi sul divano.
"Ma senti si vede così tanto?"chiese Gii arrossendo.
Trevis gli sfilo la cravatta e gliela mise sugli occhi.
"Aprí un pó la bocca"
"Trevis io non..."
Trevis lo baciò e Gii lo spinse via.
"Non giocare con i miei sentimenti"urlò Gii. "E dai stavo solo scherzando"disse Trevis.
"Non ti credo"disse Gii.
"Tu non mi ami."disse Gii.
Trevis si rimise a sedere.
"Su questo hai ragione."disse Trevis.
"E non credo che tu sia uno di quelli che fa sesso per divertimento"
"Certo che no"disse Gii.
Trevis si grattó la testa.
"Trovati un vestito per il 27 io vado a dormire"disse Trevis uscendo dalla stanza.
"Dannazione, che magnifica opportunità ho buttato nel cesso.Ma meglio così altrimenti il fratellastro mi avrebbe ucciso."disse Gii.
Nella stanza di Trevis.
"Chi sa perché si è arrabbiato così tanto?"
"Buongiorno"disse Trevis entrando nella sala la mattina dopo.
"Oh!Gii?"chiese Trevis.
Gii non era in casa.
"Oooookay ci parlerò a scuola.Che bello domani è la vigilia"disseTrevis.
Si spoglió lanciando i vestiti sul divano poi entrò nella doccia.
Poi guardó in basso.
"Il ballo potrebbe essere una buona occasione per..."
"No no non devo pensare alle ragazze...assolutamente no devo stare tranquillo"disse Trevis, mentre la sua mano si avvicinava sempre di più alsuo membro."E' no!Oggi no non c'è tempo per ste cose"disse poi usci dalla doccia con solo un asciugamano sulla vita.
"Beh però se non posso provarci con le ragazze io potrei...."Ci aveva ripensato.
Trevis andò a mettere la sicura alla porta, si tolse l'asciugamano e si sdraió sul divano; prese il telecomando.
"Film, Gialli, Telegiornale....ah bingo donne!"disse Trevis appoggiando il telecomando e iniziò a masturbarsi.
Intanto all'università.
"Nao? Nao? Nao?"urlava Gii correndo in giro per la scuola in cerca diNao.
"Nao!"urlò Gii.
Nao si voltò e Gii si ritrovò a terra.
"Perché mi hai colpito?"
"Che gli hai fatto ieri a Trevis?"chiese Nao che già sapeva.
"Io? Cosa mi ha fatto lui!!!"disse Gii.
"Se avessi fatto davvero qualcosa sarei venuto a parlartene?"chiese Gii.
"No è vero.Scusa."disse Nao.
"Voglio convincere Devon a tornare, perchè Trevis mi sta davvero portando al limite della sopportazione."disse Gii.Intanto nell'appartamento di Trevis.
"Cazzo, mi sono addormentato"disse Trevis alzandosi dal divano e tirandosi su i boxer e i rispettivi pantaloni.
-Bip bip-
●Devon●
Forse verrò al ballo.
Trevis sorrise e provo a chiamare Devon.
"Il numero da lei chiamato potrebbe essere spento o non raggiungibile"
"Merda! Ti diverti così tanto a prendermi per il culo?"disse Trevis scagliando il cellulare dall'altra parte della stanza.
Trevis prese il pacchetto di sigarette e andò fuori sul terrazzo.
Appoggiò le braccia alla ringhiera e si accese una sigaretta.
"Se solo potessi ricordarmi tutto"disse Trevis.
Intanto qualcuno bussò alla porta, Trevis appoggiò la sigaretta nel porta cenere e andò ad aprire.
"Ciao Nao"disse Trevis dirigendosi di nuovo verso il terrazzo e rimettendo la sigaretta in bocca.
"Che succede?"chiese Nao.
"Nulla di che"disse Trevis.
"Ma...avevi messo la sicura alla porta"disse Nao.
"Ah quello era perché mi stavo..."
Nao inclinó la testa.
"Roba da etero"disse Trevis.
"Da etero? Se stai parlando di una 'sega' penso sia più roba da adolescenti,da maschi e gente sola, con tutte le ragazze che potresti avere..."
"Io sto bene da solo"disse Trevis.
"Dici non è che forse è perché pensi a qualcuna o meglio qualcuno che non puoi avere?"
"Ma fottiti"disse Trevis.
"Quindi confermi?"disse Nao sorridendogli.
Trevis si appoggiò a Nao.
"Trevis?"
"Me lo dai un abbraccio o mi devo inginocchiare a supplicare?"
Nao sorrise e lo strinse.
"Vedrai che..."
"Mi sta solo prendendo in giro"disse Trevis.
"Eh?"chiese Nao.
"Devon"disse Trevis e racconto a Nao del messaggio e che poi avevaprovato a chiamarlo.
"Beh suppongo che...""Che?"
"No lascia stare, comunque Trevis hai già preso il vestito per il 27"
Trevis annuì.
Poi pensò che sapeva come sistemare le cose con Devon.
La sera del ballo.
"Nao esco un attimo"disse Trevis.
Nao annuì.
Trevis salì sul tetto e si avvicinò al bordo e appoggiò metà del piede fuori dal muro in quel momento gli venne in mente la carta d'identità di Devon.
"1896, Devon ha 100 anni più di me"disse Trevis.
"Esatto"disse una voce alle sue spalle, Trevis si voltò.
"De-Devon!"disse Trevis.
"Che stavi facendo?"chiese Devon.
"Non sei l'unico a saper giocare"disse Trevis.
"Hai giocato con i miei sentimenti, sapevi che sarei venuto?"chiese Devon.
Trevis lo guardò:"Io ho giocato con cosa?I tuoi sentimenti?E tu con i miei allora!?"
Devon si mise a sedere.
"Tu vuoi sapere la verità?"chiese Devon.
Trevis annuì.
"Se è questo che vuoi allora devo avvisarti dopo ciò dovrai lavorare per tenere la tua identità segreta solo Nao, Andrew e io possiamo sapere perché più o meno siamo già preparati a ciò ma..."
"E il tuo caro fratelli?Cos'è?"chiese Trevis.Devon rimase un pò spiazzato:"Io so le cose Devon non sono idiota"
"Un custode o meglio il mio... come Andrew lo è di Nao"disse Devon.
"E chi sarà il mio?"chiese Trevis.
Devon lo guardò sorpreso.
"Devon dimmi la verità,io non sono come gli altri, vero?"
"Sei come me"
"Dimmi la verità!"disse Trevis.
Devon si avvicinò a Trevis e gli appoggiò una mano sulla guancia mentre con un dito gli sfiorò le labbra.
"Non hai paura di me?"chiese Devon.
"Non ne ho mai avuta"disse Trevis.
"Posso baciarti?"
Il cuore di Trevis accellerò.
"Fa quello che vuoi, però lo sai che..."
"Ti prometto che dopo questo ti tornerà la memoria e che ti sarò affianco se dovessi andare fuori di testa."disse Devon ridendo.
Poi guardó Trevis negli occhi e avvicinò il suo volto al suo.
"Non ti importa se sono io a comandare"disse Trevis.
Devon lo guardò:"Per me va bene, tanto io non sento il dolore"

"Bugiardo"disse Trevis.

E detto questo lo baciò facendolo scivolare a terra in quel momento Trevis iniziò a ricordare qualcosa ogni volta che Devon lo toccava.
Devon gli sfilo la cravatta.
"Trevis?"
"Si?"
"Non mi odiare per favore"
Trevis si mise a sedere e lo spinse a terra."Perché dovrei?"disse Trevis.
"Io... era da molto che volevo dirti ciò che provavo, ma tu non sei omosessuale...quindi ora sarai disgustato suppongo"si tocco la guancia con un dito e poi guardó Trevis.
Trevis si mise sopra di lui e lo baciò.
"Perché dovrei!?"disse e continuò a baciarlo mordendogli il labbro inferiore.
Devon gli appoggiò le mani sulla schiena e strinse la giacca di Trevis.
Trevis gli tolse la giacca.

"Vedi?Non reagirei così se fossi disgustato"disse Trevis afferrando la mano di Devon e appoggiandola alla patta dei pantaloni.

"Wow è durissimo"disse Devon.

"Perchè il tuo no"disse Trevis afferrando il membro di Devon e stringendo.

"Ahi"

"Scusa"disse Trevis lasciando andare il membro di Devon e toccandogli la pancia.

"Sei freddo"disse.
"Non posso farci nulla è la mia pelle"disse Devon portandosi unbraccio davanti agli occhi.
"Ah che vergogna"disse.
"Ma sei scemo?"chiese Trevis fermandosi e guardandolo.
"Sei crudele... è solo che il mio cuore sta battendo talmente forte chepenso che sto per morire"disse Devon.
"Ma non eri immortale?"disse Trevis ridendo, gli baciò il colloescese verso l'ombelico mentre gli sbottonava la camicia, Devon sussultò.
"Ahf...Tre..vis"
"Non dirmi che sei vergine"
"Certo che no.... è solo che mi sento tanto... bene"disse Devon.
"Mi sento della stessa maniera"disse Trevis.
"Devo voltarmi?Scommetto che non ti piacerà farlo guardando una persona infaccia e accorgerti che lo stai facendo con un uomo"
"No,voglio farlo guardandoti negli occhi"disse Trevis portandosi unagamba di Devon sopra la spalla.
"Trevis... aspetta un secondo"
Trevis lo guardò era un pó confuso:"Non ti ho mai visto così debole"
"Trevis... tu mi ami o sono solo l'ennesima scopata per te?"
"Hai paura?"chiese Trevis."Non hai risposto alla miadomanda?"disse Devon.
"No non sei l'ennesima scopata"disse Trevis guardandolo negli occhipoi andò a baciarlo sul collo, lasciandogli un segno.
"E cosa allora?"
"Vuoi parlare o vuoi fare l'amore?"chiese Trevis alzandosi in piedi.
"Voglio sapere cosa provi"disse Devon.
Trevis si voltò e incroció le braccia, Devon gli andò alle spalle e lo afferròper la vita.
"Sei innamorato di me?"
Gli prese il volto con una mano costringendo Trevis a guardarlo negli occhi.
Trevis sospirò:"Si"
Devon lo abbracciò.
"E tu?"chiese Trevis.
Devon si irrigidi e lo guardò.
"Non è ovvio?"
Trevis guardò a terra.
"Posso dirtelo tutte le volte che vuoi, finché non ne saraiconvinto,Trevis... ti amo."
Trevis lo baciò.
"Pure io... anch'io ti amo"
In quel momento la maglietta di Devon scoppiò e Trevis impallidì.
"Che c'è hai freddo?"
Trevis non rispose continuava a fissarlo.
"Cosa?"chiese Devon.


Angolo dell'autore:

Scusate ma per le spiegazioni e le parti salienti fra questi due ci sarà da aspettare ancora un pochino.

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Love Games are dangerous.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora