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Non ho più forze ma devo scappare! Questa volta per non farmi scoprire, uscirò dalla finestra.

Senza pensarci due volte, mi rivesto e apro la finestra, ringrazio mentalmente mio padre per aver costruito la casa ad un piano solo quella volta ed esco.

Mi incammino velocemente verso la strada e quando sono fuori da quella casa, tiro un sospiro di solievo. Cammino per circa 10 minuti quando dietro di me sento mio padre chiamarmi. Non è possibile, sa sempre dove vado come cazzo fa? Non voglio che mi prenda e inizio a correre più veloce che posso.

-Fermati subito Jenny- Urla mio padre correndomi dietro.

Ad un certo punto vado a sbattere contro qualcuno, non ho neanche il coraggio di alzare gli occhi per guardalo.

-Ehi attenta dove vai-

-si scusa- dico sbrigativa per poi cercare di allontanarmi.

-Ragazzo fermala!!- dice mio padre e il ragazzo obbedisce.

Non ci voleva proprio, dovevo immaginarlo che anche lui non può contraddire mio padre, in fodo lui è il più ricco uomo di questa città e se qualcuno lo contraddice beh finisce male.

Mio padre arriva e mi tira una sberla in pieno viso.

-La prossima volta non sarò così clemente!- ringhia mio padre -Ora vieni- Mi tira per un polso, facendomi male, anche perchè poco prima i miei fratelli mi avevano legata e ho i lividi che la corda mi ha lasciato!

-Lasciala- dice il ragazzo senza pensarci due volte.

Perchè vuole contraddirlo, perchè non resta zitto e se ne va? Forse è la mia salvezza, no impossibile!

-Ragazzo tu non sei di qui! Devi capire che non devi mai venire contro di me! Tanto meno dirmi quello che devo fare- guarda il ragazzo e lo fulmina con lo sguardo.

Forse è veramente la mia salvezza, è l'unico ragazzo che è venuto qua dopo anni. Quando le persone sanno che questa città è corrotta la evitano così da non lasciarmi nessuna via di fuga. Ma dopo tutto questo tempo è arrivato, non so se è arrivato per me o solo per lavoro. Ci penso un po' e poi capisco che è qua solo per lavoro. Nessuno sa della mia situazione fuori da questa città. Ma devo tentare.

-Aiutami-sussurro. Mio padre si gira subito verso di me e il ragazzo da mio padre rivolge il suo sguardo verso di me perplesso.

-TI PREGO AIUTAMI-urlo- Mi arriva un pugno dritto allo stomaco da mio padre. Mi accascio a terra dal dolore e inizio a vedere tutto turbio. Una figura che ne picchia un'altra, uno che cade a terra e poi nero.

Mi risveglio non so quanto tempo dopo in un letto. Povero ragazzo, è stata colpa mia adesso sarà in ospedale e mio padre non sarà in sè. Mi ucciderà? Si, forse, probabile!Questa volta non la passerò tanto liscia.

La porta si apre e io istintivamente mi copro completamente con le coperte e mi chiudo a riccio. Le lacrime iniziano a scorrere ininterrottamente.

-Mi dispiace padre! Non scapperò più, però non farmi male!- dico tra i sinchiozzi! SOno disperata, non voglio che mi faccia male, ma questo è impossibile.

Non parla sento solo dei passi avvicinarsi. Quando mio padre non parla vuol dire che non è in sè! Dire che è incazzato nero è solo un diminutivo.

-Ti prego non farmi male- lo imploro ancora e ancora nessuna risposta! SEnto i passi fermarsi e qualcuno sedersi sul letto e mettere una mano sul mio fianco.

-Tranquilla! Sei al sicuro!-Quella voce la conosco, lo sconosciuto! Quindi io adesso sono nel suo letto, non in quello di mio padre! Non ci avevo neanche fatto caso, ero troppo terrorizzata.

Mi levo leggermente le coperte scoprendo il volto e non l'avessi mai fatto. Mi trovo due occhi azzurri davanti. Non mi ero accorta di quanto bello fosse quel ragazzo capelli scuri e occhi azzurri, un po' più chiari dei miei, con barba. (ragazzo in foto)

-Dai su adesso sei al sicuro! Io comunque sono Morgan- mi porge la mano.

-Cosa hai fatto?!- ecco cosa mi esce dalla bocca, non capisco perchè gliel'ho detto, con tutte le cose che si potevano dire!

Lui mi guarda perplesso come se non capisse.

-Perchè mi hai portata via? Lui ci prenderà e ci ucciderà- dico a denti stretti per non piangere. Ho più paura per lui che per me, perché io in fondo sono abituata all'ira di mio padre.

-Non ci troverà mai!-dice sicuro di sè.

-Come fai a saperlo?-Gli dico

-Guarda fuori e capirai che è quasi impossibile che ci trovi!!-sorride e io non posso fare altro che alzarmi dal letto e guardare fuori. Rimango lì per minuti a guardare quel paesaggio meraviglioso. Non so dove sono però mi sento al sicuro.

-Hai visto bimba?-

Anzi credevo di essere al sicuro! Perchè mi ha chiamata bimba? Vuole portarmi a letto, vuole scoparmi e basta, non ci sono altre spiegazioni.


SPAZIO AUTRICE:

Scusate se non è molto bello, prima era meglio, ma il mio computer è stato così gentile da eliminarmi tutto!! FAtemi sapere nei commenti cosa ne pensate e se vi piace, votate ;) Ne sarei molto onorata :D

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