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Cara me,

Domani è il giorno del test di matematica e non so da dove iniziare, non ho neanche la minima idea su cosa sia. Forse dovrei chiamare Luke, o forse no. Il bigliettino con il suo numero scritto sopra è ancora nella tasca dei miei jeans, non so se voglio davvero tirarlo fuori, comporre il numero e parlargli. No non devo, non posso.
Insomma lui avrà da fare, ha una vita sociale, degli amici, lo disturberò sicuramente e non ne ho assolutamente voglia, a costo di andare male al compito.
Proverò ad aprire il libro e a studiare qualcosa, ma so già che dopo due minuti il mio cervello andrà in palla e mi catapulterò davanti al computer a guardare serie e a bere del té.
Vorrei chiamarlo, ma non per quel fottuto test.
Vorrei farlo per sentire la sua voce, per ascoltare la sua risata così lieve e piacevole. Vorrei parlarci come farebbero due amici o poco più. Ma non posso, lui la ragazza ce l'ha già e in ogni caso io non sarei una buona sostituta.

Con affetto,

Delilah la ragazza pessimista.

Dear me ; lrhDove le storie prendono vita. Scoprilo ora