chapter 15

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"michael, sei ubriaco!" urlò calum dimenandosi, era ovvio che lo fosse anche lui.

luke non muoveva un muscolo, era rimasto immobile. i ragazzi che lo avevano sempre fatto ridere e quello di cui aveva sempre avuto una cotta erano fottutamente di fronte ai suoi occhi.

era rimasto incantato alla vista di michael, i suoi tatuaggi erano ancora più belli visti dal vivo e lo rendevano più irresistibile che mai. le sue mani continuavano a toccarsi i capelli arruffati, arricciandoli a sua volta.

la sua risata un po' roca fece scoppiare definitivamente gli ormoni di luke, si sentiva andare a fuoco. era cotto.

"cal mi sto annoiando, perché non andia- ma tu chi sei?" michael si girò verso la direzione di luke, che si nascondeva con aria sognante dietro l'angolino, con occhi semi chiusi.

a luke gli si gelarono le vene, aveva sempre voluto incontrarli ma non in questo modo.

"amico, vieni qui voglio vederti bene... scusa, non sono molto lucido"

a passi lenti, luke si avvicinò al bancone con tutti i ragazzi attorno, trattenendosi a qualche centimetro di distanza.

"chi sei, uhm? ci spiavi?"

"m-mi chiamo luke, e-e no. solo i--io vi adoro." balbettò con voce tremante e si malidì mentalmente, poteva dirgli qualsiasi cosa, dire a michael quanto lo amasse, quanto lo rendesse particolarmente felice. Ma qualcosa glielo impedì.

"oh è fantastico, posso offrirti un drink tesoro?"

"i-io in realtà me ne stavo andand-"

"non sei di qui? sento un accento americano. secondo me dovresti proprio fermarti" michael si alzò, mettendo a confronto la sua altezza con quella del minore, gli afferrò la mano per poi trascinarlo all'interno del club per bere qualche drink.

del fatto che stava per lasciare ashton tutto da solo non lo fece sentire molto sicuro e nemmeno responsabile ma era con michael clifford, e rendeva luke così debole. ashton avrebbe sicuramente capito.

"hey, mark. il solito, portane due"

il giovane ragazzo oltre il bancone subito afferrò delle bottiglie e ne riversò il contenuto di entrambi dentro due bicchieri, destinati ai due ragazzi.

luke non era proprio in vena di un drink ma si era lasciato convincere così facilmente dal tinto. era inevitabile.

"allora luke... che ci fai qui ti sei sperduto?" disse michael con voce roca mentre luke lo guardava attentamente.

"veramente, sono qui in vacanza con il mio amico ashton e la mia famiglia."

"e il tuo amico dov'è?"

"l'ho lasciato al mini market qui accanto, spero stia bene..."

michael annuì, il suono della musica si fece più assordante rendendo le menti dei due ragazzi più offuscate. d'un tratto si trovarono nel mezzo della pista, tra la marea di gente.

luke non era molto abituato a bere ma sapeva che quell'unico bicchiere lo aveva già steso, senza sapere quale intruglio ci fosse dentro.

michael preso dall'euroria del momento, si attaccò alle spalle di luke cominciando a strusciarsi e sentendo un certo tipo di ricambio da parte del biondo.

michael sapeva di star ballando con un totale sconosciuto, eppure non gli importava, sarà stato forse l'alcool.

luke si sentiva come stregato dai movimenti di michael, voleva essere preso e sbattuto tanto forte quanto duro lo stava rendendo.

i loro corpi sudati erano attaccati l'uno all'altro, muovendosi a ritmo con la musica, michael sorrideva accecato dall'alcool e intanto si avvicinava per baciare la pelle liscia e lattea del biondo.

lasciava piccoli segni violacei sul collo e poi sulla clavicola e poi di nuovo sul collo, si sentiva attratto da quel ragazzo. Così tanto da non volersi più staccare.

luke si aggrappò saldamente al corpo di michael, e poi svenì.

caddè a terra ai piedi del ragazzo, e agli occhi di tutti i presenti.

-

"l--luke, hey luke!"

"mm"

il biondo aprì finalmente gli occhi non capendo dove fosse e senza ricordare nulla di quello che era successo ore prima.

"luke, oh m-mio d--dio, mi sono s-spaventato tantissimo." continuò ashton.

"dove sono?"

"in albergo. ho sentito delle urla dal club, d-diamine! mi hai lasciato da so-solo."

"aspetta che ore sono?"

"sono le due. e qualcosa, c-comunque mi sono avvicinato al c-club e t-ti ho visto svenuto sul pav-pavimento."

"oh," disse confuso luke, non si ricordava assolutamente niente, era svenuto e aveva lasciato da solo ashton.

"non importa,"

"luke! s-sai chi ho visto quando sono entrato? non potrai mai c--crederci!"

luke scosse la testa, aspettando una risposta.

"ho visto michael! e c-calum! erano reali cioè, cioè calum c-ca-calum è bellissimo, e aiuto."

michael, michael.

Michael.

se lo ricordava

si ricordava di michael, della sua stretta salda e delle sue morbide labbra e di come si sentiva bene sotto il suo tocco.

si portò un dito sul collo, spingendo su una delle macchie violacee, sussultò.

"mi ricordo di michael."

REGA CI CREDETE?

ora vi racconto una storia buffa, stavo lavorando per questo capitolo da così tanto tempo e vi giuro l'ispirazione è venuta tutta insieme.

Comunque SIATE FELICI, PERCHÉ HO AGGIORNATO UAU

e amo i muke, tutti amano i muke

vabbw sono inutile vi adoro, grazie di aver aspettato tanto tempo per avere questo dannatissimo capitolo (di merda~)

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 25, 2016 ⏰

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