-Sto bene. Tranquilli. Sto bene.- Robert si rialza- volevo dirvi che ho comprato un gelato. Ve lo porto qui ?- domanda.
-Si, grazie. E impara a bussare prima di entrare.- dico mentre richiude la porta andando in cucina.
-Stavi dicendo ?- chiedo a Iris.
-No, nulla. Mi piace stare con te perchè sai ascoltarmi. Niente di più.- dice con un po' di delusione nei suoi occhi- Oggi Kate e Ivan sono usciti insieme. Sono felice per loro.- continua.
-Anche io. E se tra loro ci fosse qualcosa, noi saremmo cognati. È una cosa bellissima !- esclamo.
-Già- conclude prima che Robert apre la porta.
-Ecco i gelati. Spero vi piacciano.- li porge verso di noi e li prendiamo. Appena scartata la busta attorno al gelato, lo assaggio. È al cioccolato al latte con un pizzico di menta.
-È il mio gusto preferito!- esclama Iris.
-Anche il mio!- dico, divorando letteralmente il gelato. In cinque minuti entrambi finiamo il gelato e Robert se ne va, chiudendo la porta alla sue spalle.
-Che piccioncini. Vi stavate già dimenticando di me ? Bhe volevo solo ricordarvi che i vostri incubi non sono finiti.- una voce uguale a quella di stanotte parla attravero il pc. Guardo velocemente lo schermo del computer e vedo Maliscrut. -State facendo le prove per lo spettacolo ? Non fatevi prendere dall'ansia. In fondo siamo tutti amici.- il computer si spegne dopo una malefica risata. Ritrovo Iris stringermi forte la mano, mentre trema.
-Significa che mi risveglierò con lo scotch sulla bocca e la corda che non permette di muovermi.- mi abbraccia in lacrime- secondo me dovremmo dirlo a qualcuno. Possiamo farci aiutare.- cerca di consigliare in preda al panico.
-Farci aiutare ? Penseranno che siamo pazzi. Ci aiuteranno mandandoci in un ospedale psichiatrico.- ironizzo.
-È ora che vada a casa.- dice Iris dopo qualche istante di silenzio.
-No. Resta pure.- mi alzo e vado fuori la porta, restando in cima alle scale- Mamma, Iris può rimanere a mangiare qui ?- chiedo urlando per farmi sentire.
-Certo. Avevo anche parlato con sua madre. State tranquilli.- mia madre urla a sua volta.
-Siete davvero gentili.- dice alzandosi dal letto- mi è passato anche quell'orribile mal di testa.- conclude.
-Mi fa piacere!- esclamo.
-Vado un attimo in bagno.- cammina verso il corridoio sinistro rispetto alla mia stanza. Io rientro nella mia camera. Controllo se il computer ha avuto qualche virus o qualche danno dopo l'intrusione di Maliscrut. Ma sembra essere pulito. Poi mi rendo conto che per la fretta di vestirmi, ho preso una maglietta che avrei dovuto buttare. Quindi decido di cambiarla, prima che arrivi Iris. Levo la maglia, rimanendo con il busto nudo. Apro l'armadio per prendere un'altra maglietta, quando d'improvviso entra Iris.
-Oh, scusa.- cerca di non imbarazzarsi- Cioè. Fai molta palestra ?- domanda guardando i miei pettorali.
-Oh. Bhe è da un bel po' che non ci vado più.- inizio a ridere non sapendo il motivo, ricoprendomi in fretta con la maglia.
-No, no tranquillo. Se vuoi stare senza maglia fai come se fossi a casa tua.- diventa rossa in viso- cioè tu sei a casa tua. Tienila o no. Non mi interessa. Ritorno un attimo in bagno.- richiude nervosamente la porta. Dopo un po' esco anch'io e vado nella stessa direzione del bagno, per aspettarla.
-Ma che stupida che sono. Devo starmi zitta o farò figuracce pazzesche.- ascolto mentre parla tra se e se.
-Meglio che esca ora.- i suoi passi si avvicinano alla porta, per uscire. Cerco, invano, di nascondermi.
-Mmm, che profumino. È ora di pranzo?- chiede guardandomi. Credo che voglia evitare altre figuracce.
-Si.- rispondo.
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DREAMS BATTLE
Science FictionLa perdita del nonno ha comportato una serie di incubi del nipote Robert Stefenson. Da questi incubi è nato Maliscrut, una creatura cupa e malvagia, con occhi scavati e neri. Neri sono anche i suoi capelli e la sua semplice veste. Robert riesce a s...