-Ehi!- uno schiaffo di Iris mi risveglia.
-Ma che diavolo ti è preso ?- urla preoccupato Robert- Hai 22 anni e non capisci che si deve risalire in superfice per riprendere l'ossigeno?- va avanti e indietro. Sputo un po' d'acqua prima di parlare. -È stato Maliscrut a tenermi lì sotto a lungo.- avverto- è stato lui a levarmi la maschera.
-Fortunatamente Iris ti ha fatto la respirazione bocca a bocca.- mi tranquillizza Robert mentre Iris mi accarezza la guancia sinistra.
-Sarà stato orribile. Povero.- Iris ha la faccia triste.
-Ho chiamato i nostri genitori in preda al panico. Ora stanno arrivando. Inventa qualche scusa, perchè non voglio che si preoccupino di nuovo del ritorno di Maliscrut. Sai già cosa fecero quando glielo avevamo detto all'eta di 8 anni.- spiega. Credo che abbia ragione. I nostri genitori, preoccupati, chiamarono un esorcista, pensando che la casa era infestata. Non vorremmo che si preoccupassero ancora. Circa dieci minuti dopo, arrivano i miei genitori. Mia madre corre verso di me, che sono ancora seduto sulla sabbia, mi prende la faccia tra le due mani e me la sbatte.
-Come stai ? Cosa è successo?- mi fa bere tanta acqua- forse è il caso di tornare a casa. Il bagno sarà per la prossima volta.- si volta verso Robert.- se tu vuoi, puoi restare con Iris se volete fare il bagno.- conclude.
-No no, vi accompagno a casa, signora. Voglio vedere se Josh si sente meglio.- spiega Iris.
-Va bene. Siamo venuti con l'auto, così puoi stare seduto.- mia madre mi accarezza i capelli, lacrimando. Mio padre le da un fazzoletto, lasciando che si allontani e mi aiuta a mettermi la maglia e ad asciugarmi un po'. Mi alzo e, accompagnato dagli altri, entro in auto. Sulla mia destra ci sono Iris e Robert, mentre mio padre guida e mia madre è al suo fianco. In meno di cinque minuti siamo a casa.
-Iris, la tua roba è nel bagagliaio. Quando vuoi prenderla, basta che mi avverti.- spiega mio padre.
-Si, grazie. Molto gentile da parte sua.- dice Iris mentre si porta la ciocca destra dei capelli dietro l'orecchio.
-Quante volte devo ripetertelo. Chiamaci con i nostri nomi. Maira e David. Dacci del tu.- mia madre accarezza Iris sulla spalla mentre le offre dei biscotti- Ho chiamato tua madre, le ho ordinato che tu devi rimanere qui a mangiare perchè sei stata vicina a mio figlio. Ti riaccompagneremo noi a casa.- conclude mia madre. Non ascolto nient'altro perchè vado a farmi una doccia, dato che sono pieno di sabbia. Appena uscito dal bagno, resto con l'asciugamano avvolta attorno alla vita, visto che ho dimenticato i vestiti nella mia stanza. Per arrivare nella mia stanza dal bagno, devo girare un piccolo angolo a sinistra della porta del bagno e attraversare le camere dei miei fratelli, prima di giungere alla mia. Prima di entrarvi, sento un odore squisito. Sarà mia madre che cucina. Iris è nella stanza di Robert. Credo stiano giocando a qualche gioco di cui Robert va matto. Appena vestito entro nella sua stanza. Al contrario della mia, la stanza di Robert è arancione. La forma è la stessa. L'unica cosa che cambia, oltre al colore, è la disposizione dei mobili. Dove io ho la scrivania, Robert ha il letto con di fronte il mobile. La finestra è sempre opposta alla porta. La scrivania si trova appena sulla destra, quando si apre la porta e un altro mobiletto è sulla sinistra. Anche la stanza di Ivan ha stessa forma e disposizione dei mobili simile alla mia, soltanto che il colore è verde. Le tre stanze affacciano sul giardino. Anche la camera dei miei genitori affaccia sul giardino, ed è l ultima stanza sulla sinistra, salendo dalle scale, e la stanza a destra della mia camera.
-È bellissimo questo gioco!- urla Iris. Come immaginavo stanno giocando.
-Oh hey. Come ti senti ?- Iris si accorge della mia presenza.
-Bene, grazie. Continuate a giocare,torno subito.- spiego uscendo dalla stanza. Percorro un paio di metri e arrivo alla stanza di Ivan.
-È da un paio di giorni che non lo vedo quasi mai- penso, spingendo la maniglia della porta silenziosamente. Ivan e Kate sono seduti sul letto a sbaciucchiarsi. Richiudo piano la porta.
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DREAMS BATTLE
Science FictionLa perdita del nonno ha comportato una serie di incubi del nipote Robert Stefenson. Da questi incubi è nato Maliscrut, una creatura cupa e malvagia, con occhi scavati e neri. Neri sono anche i suoi capelli e la sua semplice veste. Robert riesce a s...