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Camminavo annoiato fra i corridoi della scuola, con gli occhi semichiusi per captare meno luce possibile.

Il lunedì mattina, come le altre d'altronde, ero uno zombie assetato, che bramava un letto e coperte calde.

Tirai fuori il cellulare, per vedere se una delle mie storie preferite fosse stata aggiornata.

Una di quelle sdolcinate, che ti fa venire il diabete solo leggendola, in cui vi è il solito ragazzo bello, ma dannato, che si innamora della sfigata, capitata in una città a lei straniera.

La mia libreria era così zeppa di quei libri, che mio padre pensava fossi gay. Io, però, li adoravo e sognavo, un giorno, di vivere una storia d'amore come quella narrata su quelle bianche pagine.

Forse il destino mi aveva ascoltato, per una buona volta, ma in modo tutt'altro che piacevole...

"Hey, guarda dove cammini!" disse Sofia, urtandomi la spalla e facendomi cadere il libro di storia su cui stavo ripassando.

Si alzò una risata generale, mentre la mia amica Mara venne in mio soccorso.

"Tutto bene? Che le hai fatto questa volta?" mi guardò con tenerezza.

"Sono nato! Non è che debba fare qualche cosa per avere la dimostrazione del suo affetto nei miei confronti..." dissi scocciato.

"Mi sembra un'ottima ragione" rise lei.

"Che amica che sei. Grazie!"

Proseguii, sbuffando. Non vedevo l'ora che finisse anche quest'anno e poi sarei andato a frequentare psicologia, sperando di passare il test.

Entrai in classe e mi sedetti nel primo banco, come al solito, e tirai fuori tutti i libri.

"Buongiorno ragazzi!" ci salutò il professore di storia, con uno scatolone in mano.

Lo guardai sospettoso, aspettando la sua spiegazione.

"Oggi non faremo una lezione normale, perché ho trovato del materiale interessante che potrete utilizzare anche per la vostra tesina!"

Strano non mettesse di mezzo la tesina. Stressava dalla quarta liceo!

"Prima vedremo un video sulla seconda guerra mondiale, che ci introdurrà il lavoro da svolgere..."

Mara si girò verso di me, facendo finta di spararsi in testa con le dita.

"Poi vi dividerò in gruppi da due: dovrete lavorare a stretto contatto, tutti i giorni, fino alla fine dell'anno" ci indicò uno per uno.

Sembrava una minaccia, più che un compito.

"Ovviamente le coppie sono state già scelte da me, non potrete cambiarle e lamentarvi. Anzi, quello sì, ma non in mia presenza. Ho deciso di non mettere gli amici insieme, ma di accoppiarvi con coloro con cui non andate d'accordo. Quindi iniziamo! Spegnete le luci"

Durante il video, di cui non seguii niente, inizia a sudare e a preoccuparmi. Avrei voluto stare con Mara, la conoscevo dall'asilo, e per me era come una sorella.

Improvvisamente si accesero le luci ed i miei occhi furono colpiti dalla violenza dei neon.

Quanto odio quelle luci!

"Spero abbiate seguito tutto. Alcune cose non sono scritte sul vostro libro di testo" ci informò il professore.

E dirlo prima?! Così sarei stato attento!

"Dove ho messo il foglio?" parlò fra sé e sé l'insegnante.

Sperai che qualcuno l'avesse bruciato o mangiato, ma proprio in quel momento lo tirò fuori, contento.

Dannazione!

"Le coppie sono: Bianchi-Scarni; Poletti-Cristofori..." andò avanti così per due minuti, mentre io iniziavo a muovermi nervoso sulla sedia.

"Giorgetti-Fori"

Mara si girò a guardarmi con gli occhi sbarrati: era in coppia con l'oca della classe.

"E per ultimi Lombardi-Marchetti!" concluse il professore, soddisfatto della sua scelta.

"Cosa?!" urlò Sofia, sbattendo le mani sul banco e alzandosi di scatto.

Io sbiancai e non riuscii a dire niente. Mara mi strinse il braccio, compatendomi.

"Ho detto all'inizio della lezione che sarei stato irremovibile. Marchetti, lavorerai con Lombardi. E si impegni! Se no, non le farò fare l'esame!"

Sofia prese la sua cartella nera, ed uscì dall'aula mandando a quel paese l'insegnante, che urlò:"Marchetti! Non è ancora suonata, non può lasciare l'aula!"

Ed ecco la campana suonare. Tutti i miei compagni corsero fuori, io rimasi immobile: quella era la campana della mia fine.

Non avrei mai immaginato di dover passare tutto il tempo con quella ragazza maleducata e poco femminile. Sicuramente non avremmo concluso nulla e avrei preso persino un brutto voto.

Ma mi sbagliavo di grosso: tutto quel tempo divenne prezioso e tanto desiderato da me, quanto l'eroina per un drogato. O l'adrenalina per i bikers.

~Angolo autrice~

Ciao a tutti! Grazie per aver letto il primo capitolo, spero vi sia piaciuto♡
Fatemelo sapere con commenti, critiche e stelline☆☆
Secondo voi cosa succederà?
Spero continuiate con la lettura:)
Baciii

Lisbeth♡

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