Capitolo 7

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CAPITOLO 7

OLIVIA

Ci svegliamo quasi contemporaneamente il mattino dopo. Incontrare il suo sguardo mi rende felice.

«Buongiorno a te», dice Sebastian, sorridendo a sua volta.

Che bello svegliarsi così.

E lo conosco da appena tre giorni. Può ancora migliorare questa vacanza?

Lui si alza dal letto e raggiunge il bagno con una camminata lenta, di chi ha ancora il sonno addosso. Un'occhiata al suo corpo mi da la risposta.

Sì, può solo migliorare. È così surreale essere lì...

«Colazione?», chiede dal bagno.

«Sì, ma faccio io», ordino facendo capolino.

Si sta lavando la faccia e quando mi guarda, la sua barba è piena di goccioline d'acqua. Mi avvicino d'istinto e gli do un bacio sulle labbra che sembra lasciarlo senza parole.

Raggiungo in fretta la cucina prima che mi veda arrossire.

La cucina, illuminata dal sole è ancora più bella, tutta bianca e nera.

Frugo dentro al frigo e scelgo della frutta, la taglio e la metto dentro a due ciotole identiche. Il caffè è quasi pronto, anche se in realtà non ho idea di cosa Sebastian preferisca a colazione. Ieri ha bevuto solo del caffè, ma chi lo sa.

«C'è del succo di frutta in frigo», dice lui arrivando.

«Ah, perfetto. Grazie».

Sebastian sta versando del caffè nelle tazze alte e panciute del servizio di piatti tutto coordinato. Strano come non ci sia nessun imbarazzo in questa situazione: siamo in silenzio, questo sì, ma è piacevole, e del tutto naturale. Non mi ero mai trovata così in sintonia con nessuno in tutta la mia vita.

Non mi accorgo nemmeno che il mio telefonino sta squillando, ed è Sebastian a passarmelo.

«Pronto mamma?».

Dall'altro capo del telefono la voce di mia madre sembra allegra. «Buongiorno, piccola mia! Come va?»

Cavolo, e adesso? «Molto bene mamma, aspetta solo un secondo», dico mentre mi allontano da Sebastian. «Sta andando molto bene! Gli altri dormono... sono appena uscita dalla stanza», mento.

«Ah, capisco! Le spiagge come sono? Affollate? Siete tornati tardi ieri sera?»

«Affollatissime, ci sono un sacco di persone... di ogni genere! Ieri abbiamo fatto tardi ma mi sono svegliata abbastanza presto perfino per i miei standard!». Mi volto indietro e do uno sguardo all'uomo con cui avevo cenato, e passato la notte, senza che niente di sconveniente accadesse... per ora.

Lui sorseggia il caffè, e mi fa l'occhiolino. «Ti racconterò tutto mamma! Adesso scendo per la colazione, tra un po' chiude la cucina. Ti voglio bene», aggiungo, e mi sento quasi meno in colpa per averle detto delle bugie.

«Anche io amore, divertiti», e la chiamata s'interrompe.

Senza che lo voglia un sospiro mi esce di bocca, quasi stemperando la tensione accumulata.

Sebastian mi si è avvicinato e mi porge la ciotola con la frutta.

«Vieni, mangiamo in terrazzo», e mi prende la mano libera guidandomi fuori, alla luce del sole, fino ad un tavolino con due sedie. Dalla mia posizione posso godere della vista più bella dell'isola, e ovviamente anche di quella di Sebastian, di fronte a me.

#Wattys2016 Saved Love - Una canzone per salvarciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora