Capitolo 5

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Levi's Pov
Oggi usciremo dalle mura per la prima volta per la nostra prima spedizione; ne ho parlato con T/N e lei non è d'accordo di questa uscita così avventata, dice che non abbiamo ancora molta esperienza contro i giganti, ed in fondo ha ragione.

Ma ormai eccoci qui, pronti a partire.
Persone che ci guardano e commentano, mocciosi che ci applaudono...
Mi chiedo solo se riceveremo le stesse attenzioni quando torneremo.

Ora siamo fuori; non c'è neanche una nuvola e sia Farlan che Isabel stanno contemplando il magnifico paesaggio.

Giro un attimo la testa e vedo
T/N con uno sguardo spento, quasi preoccupato.

-Oi- provo a richiamare la sua attenzione.

-Mh?- alza lo sguardo, e noto il suo sguardo stanco, come se non avesse dormito.

-Che hai? È da stamattina che non mi rivolgi la parola!-

-Eh? No, niente...
Sono solo un po' stanca- risponde lei portandosi una mano sul viso.

Strano, non l'ho mai vista così.

-Hey, Levi-bro! Che ne pensi?-

-Di cosa?-

-Del paesaggio fuori dalle mura! Vorrei viverci in un posto come questo!-

-Adesso non esagerare!- la zittì Farlan, ridacchiando.

Proseguiamo verso il bosco; incontriamo sulla strada qualche gigante anomalo, ma nulla di preoccupante, finché il Comandante Sopracciglione Smith non lancia il segnale: il fumogeno verde.

T/N si avvicina con il cavallo, e con uno sguardo rivolto verso il basso mi sussurra "Stai attento"

Deglutisco il nodo alla gola formatosi, ed accarezzandole i capelli, la rassicuro.

-Te lo prometto- le stampo un rapido bacio, seguendo Isabel e Farlan.

Stavamo proseguendo sul percorso, non potevo fare a meno di sforzare la vista: non si vedeva niente!
Ma da quando ha iniziato a piovere?

-NON SI VEDE NIENTE CON QUESTA PIOGGIA!- gridò Isabel: da quando l'abbiamo conosciuta, abbiamo capito che ha paura della pioggia.

-Già! Facendo così non riusciremo a vedere i Titani!- disse Farlan.

-La nostra unica soluzione è quella di separarci; uno di noi tre dovrà seguire il Comandante Erwin. E quel qualcuno sarò io.-

-Cosa?! Lo vuoi fare davvero fratellone?!-

-Sì, sarà più sicuro per voi-

-M-Ma Levi! Noi...-

-Ce la caveremo! Non preoccuparti fratellone!-

-Se qualcuno vi chiede dove sono, dite che sto riacquistando terreno!-

Continuo a galoppare, allontanandomi definitivamente da loro, finché non mi ritrovo a quello che sembra un dirupo.

Indietreggio, col respiro affannato, e da lontano,  sento uno sparo. Torno immediatamente indietro, con una strana sensazione nel cuore.

Proseguendo, vedo braccia, gambe, corpi senza vita, ed un senso di ansia comincia a crescere dentro di me.

Alla vista di un corpo senza vita, il cavallo si spaventa facendomi cadere per terra.

Mi sollevo, apro gli occhi e...

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Sento il mio cuore distruggersi pezzo per pezzo: perché anche loro..?

Cosa hanno fatto di male per subire tutto questo?

Sento i membri del corpo di Ricerca avvicinarsi a me, ed una voce fin troppo familiare chiama il mio nome.

-Levi!-

Non alzo lo sguardo da terra: so benissimo che è T/N, e nonostante sono sporco di sangue, lei mi abbraccia, stringendomi a se.

Trattengo le lacrime, ed è una sensazione orribile.

-Mi spiace per la perdita dei tuoi amici, ma ora dobbiamo andarcene- dice freddamente il Comandante Erwin, mentre si avvicina a me.

-TU...- mi alzo scaraventando a terra T/n e mi avvicino a lui, sguainando le spade

-SE AVESSI ASPETTATO ANCORA QUALCHE GIORNO, MAGARI SAREMMO STATI PIÙ PREPARATI PER COMBATTERE CONTRO UN GIGANTE! PER COLPA TUA LE PERSONE A ME PIÙ CARE SONO MORTE!-

-Levi...- tenta di dire T/n.

Io la fulmino con lo sguardo: in questo momento voglio chiarire la situazione con questo energumeno davanti a me.

Il biondo sfila dalla tasca quella che sembra essere una pergamena, lanciandola sul terreno bagnato.

-Se fossi sopravvissuto, avresti ricevuto la cittadinanza, e te saresti potuto andare. Ma dato che ti stai ribellando contro un superiore, potrei anche sbatterti in cella.-

-Tu...- sento le lacrime scorrere sulle mie guance -TU HAI SCOMMESSO SU DI ME?!- per poco non gli taglio la mano con la spada, anche se le mia intenzione, in questo momento, è  proprio questo.

Come si può scommettere sulla vita di una persona?

Mi giro: T/n è in piedi, la testa è rivolta verso il basso e stringe i pugni: che sappia qualcosa?

Mi lascio scivolare per terra: nella mia mente raffiorano ancora le ultime parole dei miei amici.

"Fidati di noi, fratellone..."

Sento la mano di T/n sulla mia spalla, ma io non ci faccio caso.

-Devi imparare a controllare le tue emozioni, Levi, altrimenti si potrebbe perdere anche la propria umanità.-

Avrei voluto strangolarlo, ma la mano di T/n stringeva la mia spalla, e per un istante, ho la sensazione che lei possa leggermi il pensiero.

Il biondo sale sul cavallo e comincia ad avanzare, mentre io, ancora in lacrime, rifletto sul significato della frase "Perdere la propria umanità".

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