Capitolo 4

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N/A: amo mettervi in suspense :)

ascoltate la canzone per una migliore lettura!

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La c/c poggiò la sua guancia sulla spalla del corvino, che arrossì, e timidamente, le accarezzò la schiena, sfiorandole i capelli.

-Anch'io Levi.- arrossì ancor di più, ma sorrise, e quando alzò gli occhi verso di lui...

...lui le accarezzò la guancia con la mano e si avvicinò a lei.

-Dal primo momento che ti ho vista, i tuoi splendidi occhi c/o mi hanno incantato...
Ieri sera, nella mensa, volevo solo darti questo...-

Chiuse istintivamente gli occhi, e tutto ciò che ricevette fu...

una testata.

















TENETE QUELLE LAME LONTANE DA ME!








Levi si avvicinò molto di più al suo viso, e nel buio più assoluto della notte, unì per la prima volta le labbra con quelle della persona a cui, in poche ore, si era affezionato.

La c/c non esitò a ricambiare il bacio, anche se non aveva mai provato un'emozione simile, certo: non era il suo primo bacio, ma ormai erano passati così tanti anni da quando le labbra di qualcuno toccavano le sue, che a malapena ci credeva.

Rimasero a baciarci per quanto, cinque secondi?

Ma anche se fosse, a loro sembrava un'eternità!

Quando staccò le labbra dalle sue, rimase abbastanza delusa, ma lo dimostrò: desiderava ancora le sue labbra, così sottili e perfette, che combaciavano con le sue.

Quando si riprese, prese un grosso respiro, e sussurrando, gli disse: "Je t'aime, Levi."

Si alzò, prese il suo mento con due dita e girò la sua testa nella propria direzione, i suoi occhi erano spalancati, ma non per paura, bensì per emozione.

Alzò le punte dei piedi e si baciarono un'altra volta: Levi appoggiò le sue mani sui suoi fianchi e lei sistemò le sue mani intono al suo collo, come se stessero danzando

I loro capelli seguivano la direzione del vento, e lo stesso facevano loro, in una danza lenta e romantica.

Terminato il bacio, lo abbracciò, e lui ricambiò, stringendola a se: sembrava un altro ragazzo, in quella serata.

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Passarono i giorni, non accadde nulla di particolare, i soliti scleri di Hanji, gli esercizi super noiosi del Comandante Erwin, e la preparazione alla nuova spedizione.

-Tra due giorni, esattamente tre ore prima dell'ora di pranzo, partiremo per una spedizione nel bosco-

- Ma Comandante! Le reclute non sono ancora pronte!- esclamò Hanji -Potrebbero morire subito!-

"Davvero molto solidale, Zöe."

-Io invece penso che se la caveranno! Specialmente Levi.- rispose alzandosi ed avvicinandosi alla finestra.

A quella risposta, la giovane aggrottòle sopracciglia, serrando i pugni.

-Comandante, mi scusi, ma lei pensa veramente che delle tre reclute, solo Levi possa sopravvivere?- chiese cercando di trattenere la rabbia.

-Probabilmente Caporale
T/N: Levi è molto più bravo rispetto agli altri due e le sue possibilità di sopravvivenza durante la missione sono molto alte, ma questo potrebbe anche ritorcersi contro di noi.-

-Che intende?- chiese Hanji, confusa.

Il biondo prese da un cassetto una serie di documenti, poggiandoli sulla scrivania.

-Quei tre stanno cercando di rubarli per assicurarsi la cittadinanza senza far parte dell'esercito, e di uccidermi.-

T/n serrò la mascella, deglutendo.

-Ora andate pure a dormire, avviserò personalmente le reclute, buonanotte.-

Ma in fondo, T/n era spaventata per le loro vite, dopotutto sarebbe stata la loro prima spedizione, e loro non avevano tutta questa grande esperienza.

Salutò Hanji ed entrò nella sua stanza: indossò la maglia larga e si buttò sul letto, cercando di prendere sonno.

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