Capitolo 26

1K 101 66
                                    

L'ansia prese possesso del suo corpo, quando udì i continui mormorii dei presenti nella chiesa. Deglutì a vuoto, cercando con lo sguardo la quattrocchi, prendendo un grosso respiro per calmarsi.

-Dov'è?- mormorò Eren all'orecchio di Armin, testimone della c/c. L'amico scosse la testa, attirando l'attenzione di Levi -Anche la caposquadra non c'è...- istintivamente, il corvino guardò la figura sghignazzante di Erwin, stringendo con rabbia i pugni. Fece un passo, ma venne fermato da Mikasa, che gli strinse il polso.
-Stia fermo. Non so cosa ha fatto, ma posso assicurarle che sua moglie arriverà presto- sussurrò, allentando la presa. Levi la guardò con la coda dell'occhio, sospirando.
"Mancano cinque minuti..." sentì parte degli sguardi dei presenti su di lui, deglutendo a vuoto. Si sentiva osservato, studiato, come stesse venendo esaminato e giudicato da una giuria.

Neanche il tempo di elaborare un pensiero, che l'assordante suono delle campane riecheggiò nella chiesa, mentre i presenti si alzarono, aspettando che la porta si aprisse.

Intanto, poco distante dal luogo in cui le tre leghe si trovavano, T/n, Mike e Nanaba si stavano dirigendo in carrozza verso la chiesa nel Wall Sina; T/n guardava il paesaggio esterno, sorridendo leggermente. Nanaba, in completo imbarazzo per la presenza del biondo, torturava le sue mani, mentre quest'ultimo, il più tranquillo fra i tre, teneva stretto fra le mani le fedi, contenute nel cofanetto.

-Non posso credere che Erwin abbia cercato di ucciderti- mormorò Nanaba, attirando l'attenzione di T/n, mentre Mike, immerso nei suoi pensieri, non ascoltò minimamente il loro discorso
-Voglio dire, sei una tra i Caporali più importanti delle mura, madre, e quasi moglie di Levi Ackerman! Come..-
-Era fin troppo scontato.- la guardò con la coda dell'occhio, avvicinandosi a lei
-Dopotutto non ha mai veramente accettato la mia gravidanza così inaspettata, la mia relazione con Levi e il matrimonio. Non poteva sopportarlo.-
-E per quale motivo?-
-Proprio non lo so, Nanaba, ma sono sicura di una cosa.- guardò con la coda dell'occhio Mike, immerso nei suoi pensieri.
-Oggi non la passerà liscia.- ghignò, facendo ridacchiare l'amica.
-Lascio tutto nelle vostre mani allora-

Erano le dieci e cinque, e della sposa, nemmeno la traccia. Per un attimo Levi pensò al peggio, ma fu Eren, che in un momento di agitazione, lo calmò, rassicurandolo. La porta si aprì lentamente, e Levi, insieme ai presenti, perse per pochi secondi il fiato. Sorrise, nel vedere la figura di T/n, vestita con un lungo abito bianco dai ricami in pizzo, i capelli legati in uno chignon alto con delle ciocche sul viso, un mazzo di rose bianche e blu ed un enorme sorriso sulle labbra, accompagnata da Mike, mentre Hanji si affiancò al castano, baciando sulla guancia Levi. La c/c strinse le labbra in un sorriso, quando incrociò gli occhi dell'amato, inspirando. Le note accompagnarono il breve, ma lento tragitto che la donna percorse, mentre, tra i presenti, c'era chi sorrideva, chi singhiozzava, chi moriva di gelosia e chi... Chi avrebbe preferito andarsene.

Ma ormai la scelta era stata fatta, ed ora, T/n e Levi stavano per diventare marito e moglie. Presto la c/c raggiunse il marito, tenendo il velo sul viso, sorridendogli commossa. Levi le accarezzò la guancia, sorridendole; intrecciarono le loro mani, mentre Nanaba prese posto accanto a Mike, con i bambini in braccio. Mike prese in braccio Farlan, in modo da non affaticare la più bassa, alzandosi, non appena fu annunciato l'inizio della cerimonia. Entrambi non ascoltarono per niente le parole del prete, bensì, continuavano a guardarsi di nascosto, sorridendosi e inviandosi silenziosi messaggi d'amore, più veloci della luce. E arrivò il fatidico momento, dopo lo scambio delle promesse, la domanda cruciale, che avrebbe migliorato o peggiorato le loro vite.

-Caporale Levi Ackerman. Vuoi tu prendere T/n Chevalier?- Levi, in piedi, con le mani strette a quelle dell'amata, sorrise, lasciandosi sfuggire una lacrima di commozione -Lo voglio- Hanji non riuscì a trattenere le lacrime, per questo Eren fu costretto a consolarla, sorridendo ai superiori; dall'altro lato, Armin strinse a se Christa, entrambi commossi. Anche tra i presenti si levarono sorrisi e singhiozzi, erano tutti illuminati da una luce divina, meravigliosa, che trasmetteva felicità e amore, tranne due, oscurati dall'ambiente, ognuno con odio reciproco fra i due.
Ed ora toccava a T/n.

counting stars. ;;levixreader [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora