Capitolo 11

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Ero ad una finestra a guardare il sole lasciare il cielo ansioso di riavere la sua luna, Dom ed Arya avevano evitato tutti per tutto il giorno e io li potevo ben capire in fondo chi vorrebbe passare il suo ultimo giorno con altre persone che non sia l'uomo che ama.

Avrei tanto voluto dormire ma ancora esitavo, il tempo ci è sempre nemico ed il pensiero di Trevis mi attanagliava lo stomaco. Mi appoggiai sul morbido letto cercando di non pensare a niente, mi accarezzavo il pancione cercando di consolarmi col pensiero che in fondo finché ci sarà la mia piccola con me non sarò mai sola.
Come se nulla fosse chiusi gli occhi ed Entrai in uno stato di sonno pesante che mi portò ai margini della irrealtá.
Un cielo stellato mi fu rivelato ed un mare in tempesta mi fu dato, appoggiata ad una scogliera ero ai margini di un mondo che non riconoscevo;

-Sto sognando-

Sussurai tra me e me appena vidi Trevis in lontananza che lentamente camminava verso di me.
Mi alzai di scatto dal margine della scogliera per corre incontro a chi credevo di aver perso per sempre,
lo abbracciai di slancio e mi ritrovai a volteggiare in aria tra le sue braccia, risentire il suo odore e la sua vicinanza mi faceva sentire tre metri sopra il cielo solo perché speravo che nulla di tutto questo finisse. Lo guardai in quei suoi due abissi che amavo così tanto ed ancora non credevo ai miei occhi che lui era davanti a me anche se si trattava di un sogno era il sogno più bello della mia intera vita, amare una persona non significa solo vanneggiare con le parole che poi il vento porta via ma sono le piccole azioni che portano ad amare una persona; non si deve essere ossessivi perché l'amore non è così.
Gli guardai le labbra per poi sfiorarle leggermente ancora incredula per quello che ero in grado di fare, non mi fermai ormai non potevo; iccominciammo a baciarci quasi divorando l'una le labbra dell'altro un un incontro di lingue e morso che rendevano il bacio intenso ed indimenticabile... tutto quello che riguardava Trevis era indimenticabile. Quando mi allontanai per riprendere fiato mi accorsi di avere il respiro corto e notai che non era una cosa molto normale...
Trevis mi sorrise ed io ancora non capivo il motivo,

-Sta arrivando amore mio si forte-

Esclamò lui con espressione felice mentre con una mano mi accarezzava una guancia e lì capì, stavo partorendo nel sonno.

-Ho paura-

Gli sussurai con le lacrime agli occhi,

-Io sarò lì vicino a te come lo sono ora-
Mi rassicuro lui dandomi un bacio sulla fronte,

-Ora Sveglia!-

Con quelle ultime parole fui catapultata nella realtà ed un urlo straziante uscì dalla mia gola, mia madre entrò come un fulmine nella stanza con al seguito Deeva che aveva un espressione preocupata.

-È ora!!-

Urlò mia madre raggiungendo il mio letto, io non capivo nulla sentivo solo un dolore lancinante che mi rendeva pazza. Tutto si svolse infetta con persone che andavano avanti ed indietro dalla stanza persino Arya venne a darmi conforto nella sua ultima serata insieme a Dom che sembrava tremare come una foglia alla vista di una donna che stava semplicemente dando la vita in un modo davvero disumano. Ci furono poche spinte ed il pianto assordante della mia piccola mi arrivò alle orecchie e fu il suono più bello che potessi sentire in vita mia.

-Brava Hope è bellissima -

L'esclamazione di Arya mi confortò moltissimo e di questo gli è ne sarei stata grata a vita.

-Grazie Arya-

Esclamai con il respiro pesante,

Sentì subito qualcosa che non andava perché il un dolore lancinante mi uscì dalla gola, guardai mia madre che sembrava confusa quanto me e ciò non fece altro che peggiorare le cose, tutti sembravano non capire cosa stesse succedendo finché Yilan non entrò nella stanza facendo spostare tutti con un unica spinta mettendosi proprio davanti le mie gambe,

-Non è ancora finita Hope-

Con quelle parole ricominciai a spingere finché qualcosa non uscì ed in quel momento ebbi un tonfo al cuore, era una creatura tutt'altro che umana, aveva la coda con un sonaglio simile ad una specie di serpente per non parlare degli occhi gialli che aveva e delle due zanne che fuoriuscivano insieme alla lingua sottile e biforcuta...

-È una bambina-

Esclamò Yilan con un sorriso,

-Di certo quella non è una bambina-

Dichiarò con disgusto Lion alle spalle di Deeva ma subito Ely lo fulminò con lo sguardo per la sua esclamazione non richiesta.

Era una creatura bellissima
Con un sorriso altrettanto bellissimo

Tutti si tirarono indietro spaventati da quella creatura che avevo generato ma io non potevo esserne più fiera.
La piccola creatura verde dalla graziosa coda cercava di scappare dalla presa di Yilan per venire tra le mie braccia è fu una scena assai divertente e tenera,

-Dammela Yilan-

Esclamai allungando le braccia verso la mia piccola creatura, appena la presi fu una sensazione mai provata, si era già accucciata tra le mie braccia iccominciando a ciucciarsi la sua piccola codina così graziosa,

-È stupenda -

Esclamai iccominciando a piangere per la felicità, poi alzai lo sguardo verso l'altra mia piccola creatura che subito presi tra le braccia e all'ora fui veramente completa e felice finché...
Tutti si votarono verso il grande finestrone che si era aperto, Arya si trovava proprio in bilico sul piano di marmo,

-È ora anche per me di andare, -

-Arya!-

La chiamai con agonia,  non accettavo ancora che dopo tutto quello che avevamo passato ella ci lasciasse così

-Vi ho amato tutti chi più degli altri-

Esclamò lei con enfasi mentre leggere lacrime lasciavano i suoi meravigliosi occhi,

-Addio...-

Concluse lei mentre il suo corpo poco a poco sfumava nell'aria...

-Addio-

Sussurai così che almeno una volta nella vita anche lei non se ne andasse sola.

Sarebbe mancata a tutti
Ma a me più degli altri.

Hope Duncan. La Mercenaria 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora