Capitolo 17

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Mia madre ci prese entrambe per mano e un calore ci invase ma fu solo un attimo che durò meno di un secondo e fummo di nuovo nella grande ed imponente fortezza di mio padre... ci guardammo intorno e c'era un non so ché di diverso.

-Roman! Roman!!-

Mia madre chiamava a gran voce mio padre ma lui non rispondeva, la servitù non c'era la luce mancava e il freddo era l'unica cosa a farci compagnia. Tutti erano spariti .

-È sucesso qualcosa di brutto qui-

Espresse pensierosa Corrina,

-Dovremmo andarcene -

Sentenziò mia madre,

-Non possiamo andarcene dobbiamo cercare gli altri!-

Gridai, non accettavo il fatto che la situazione era sfuggita al mio controllo. Non ero abituata a lasciare tutto al caso. No!,Non l'accettavo.

-Hope non c'è tempo di parlare dobbiamo andare-

Mi disse mia madre cercando di farmi raggionare, e non potevo altro che assecondarla perché infondo aveva ragione.

-Ok andiamo-

Esclamai iccominciando a correre verso l'uscita con al seguito Corrina e mia madre.

Appena fuori allo stabilimento la scena che ci si parò difronte fu indescrivibile... morte ovunque.

Le case distrutte, sangue ovunque e persone trucidate in ogni angolo; mi avvicinai ad uno dei corpi per esaminare le ferite e cosa o chi fosse la causa di quella carneficina. Erano morsi di licantropi... Daniel.

-Dobbiamo scappare subito! -

Urlò mia madre allarmata, sapevo che aveva intuito che c'era qualcosa che non andava,

-Non sarà quello che penso?-

Le chiese Corrina iccominciando a correre, ci allontanammo dal posto in cui eravamo spostandoci verso la boscaglia così da non essere rintrarciate.

-È stato Daniel!-

Esclamai appena presi fiato; ci eravamo fermate un attimo e non ci capivo più niente, tutti quei morti mi ofiscavano la mente e il fatto che sarebbero diventati dei licantropi era ancora più spaventoso.

-Dobbiamo pensare a come agire!-

Esclamò Corrina ancora disorientata,

-La fortezza era vuota e quindi due sono le possibilità o sono diventati tutti prigionieri oppure si sono nascosti da qualche parte-

Dissi cercando di pensare e di non perdere il controllo della situazione che mio malgrado era già fuori controllo.

-Oppure sono tutti morti-

Dichiarò Corrina con più diplomazia e di certo poteva essere una possibilità.

-Sarà meglio non pensarci-

Le rispose mia madre con il viso contratto da un espressione preocupata ed ansiosa allo stesso tempo è non le davo tutti i torti ma la mia speranza era racchiusa in Deeva e nel compito di proteggere le mie bambine.

-C'è un solo luogo in cui tutti avrebbero potuto nascondersi-

Dichiarai ripensando a come tutto fosse iniziato...

-Dove?-

Mi chiese tempestiva Corrina,

-È ora di tornare ad Oblivion -

...........................

Fine.

Hope Duncan. La Mercenaria 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora