Capitolo 4

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Il tempo sembrava rallentato così da prolungare la mia agonia...
Sentivo ogni singolo sguardo dei miei amici puntato su di me e sul corpo di Trevis ormai privo di vita che portavo con me sul cavallo; il mio sguardo era freddo, congelato... immutabile.
Non ci eravamo fermati neanche un minuto per riposare, decisi ad arrivare il prima possibile alla fortezza del comandante Roman.

-Mi dispiace...-

Mi sussurrò Ely

-E di cosa? -

Chiesi sapendo che gli altri non potevano sentirmi,

-Per Trevis -

Mi rispose lei con rammarico,

-Puoi anche risparmiare le condoglianze -

Le dissi con il gelo nel cuore,

-Io ti avevo avvertito -

Si giustificò lei con voce quasi innocente,

-Avvertito?! Avvertito? Tu non mi hai detto nulla! Sei sparita di continuo lasciandomi nella paura e nel dubbio!-

Le mie urla avevano attirato l'attenzione ma a quel punto non me ne fregava più nulla di tutti loro, li guardai mentre mi fissavano con sguardo preocupato ,

-Fatevi i cazzi vostri!-

Gli urlai contro minacciandoli così da farli girare senza darmi più attenzione.

-Non dovresti trattarli cosi-

Mi rimproverò Ely facendo la parte della buona madre quello che non era stata per tutta la mia vita.
Ero cresciuta nel terrore, nella miseria, nella rabbia solo grazie alla sua mancanza di responsabilità e di troppa fede in un futuro migliore. Avevo visto morire due persone che credevo fossero i miei genitori! Ho visto morire mia sorella, l'unica che si fosse mai fregata qualcosa di me e poi avevo perso un fratello troppo egoista per assumersi il peso della sua postazione e del fatto che doveva occuparsi di noi.

Ma ora ne avevo abbastanza,
Il destino si stava prendendo gioco di me con il suo ultimo atto!

Portarmi via Trevis è stata una mossa sbagliata. La mia furia non avrà eguali.

Hope Duncan. La Mercenaria 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora