Capitolo 14

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Mike aveva portato via il corpo a brandelli di Lion dalla stanza piena zeppa di persone preocupate per le bambine e per me. Non riuscivo a far ammeno di pensare alle parole di Lion...

   -Perché è la cosa giusta da fare -

Cosa voleva intendere?

E perché proprio Katrina?

Che cosa avevano tutti contro la mia bambina?!

Sapevo che la sua diversità non l'avrebbe mai protetta ma se fosse rimasta con Viktoria allora una speranza per lei ci sarebbe stata.
Dovevo trovare assolutamente Corrina ed avere le risposte che mi servivano. Le persone iccominciavano ad andarsene sotto il comando di mia madre che aveva in braccio Katrina mentre mio padre teneva Viktoria,

-Sapevo che di lui non ci si poteva fidare-

La voce di Dom risuonò nelle mie orecchie e ne fui lieta perché era la prima frase completa che  diceva dalla morte di Arya.

-Dovevo ascoltarti-

Gli risposi con sincerità voltandomi verso di lui.

-Non è colpa tua Hope, hai sempre cercato di riportare la luce in ogni angolo oscuro-

Esclamò lui con fare malinconico ma allo stesso tempo consolatorio, cercava di darmi coraggio è lo apprezzavo molto.

-Sono un eterna sconsiderata-

Dissi con una risata ironica,

-Forse, ma è ciò che ti rende speciale Hope-

Mi rassicuro lui con il suo solito modo alla Domenick Black.

-Dovrei essere io a consolare te e non il contrario-

Esclamai retorica con un pizzico di amarezza nella voce.

-Non  c'è modo di consolarmi, Arya mi ha dato momenti che non dimenticherò mai... anche se ora se ne andata nessuno riuscirà a prendere il suo posto e come tanto tempo fa Sarah lasciò una cicatrice nel mio cuore anche Arya ha lasciato il suo segno-

Le sue parole furono toccanti perché dette con sincerità celando il dolore che provava ma che  intravedevo nel suo sguardo così perso, Arya non ha avuto abbastanza tempo per farsi conoscere ma è riuscita comunque a lasciare un segno nella vita di tutti noi.

-Le tue parole scaldano il cuore Dom-

Dissi abbracciandolo,

-Come anche il tuo sostegno Hope-

Mi rispose lui con dolcezza, un attimo prima che potessimo sciogliere l'abbraccio ecco che Deeva fece la sua entrata correndo come una forsennata in preda ad un terrore puro.

-Yilan.. Angeli... Rapita!-

Deeva ballettò tre parole in fretta ma che ci fecero capire tutta la situazione, iccominciammo a seguirla finché non ci portò in una stanza che doveva essere quella di Yilan, c'era un enorme buco sul muro dove sicuramente gli angeli erano passati ed avevano portato via Yilan. Quando vidi Mike steso a terra in una pozza di sangue il cuore mi mancò un battito e la mia intera vita mi passò davanti.
Subito mi precipitai da lui per constatare se era vivo è per mia fortuna il mio fratellino era vivo,  lo feci portare subito dal medico privato di mio padre affinché potesse curarlo a dovere.

-Deeva cosa hai visto?!-

Le chiesi cercando di farla calmare,

-Tre angeli dalle ali nere sono sbucati dal muro ed hanno preso Yilan,  Mike ha cercato di fermarli ed io sono subito venuta a chiamarvi -

Esclamò lei con più calma possibile anche se era abbastanza difficile dopo quello che aveva passato; essere faccia a faccia con la morte non è di certo una cosa da niente.

-Sai il perché l'hanno portata via?-

Le chiesi cauta,

-Ha scoperto qualcosa di grosso questa volta Hope,  Yilan mi aveva chiamata proprio per dirmi cosa aveva sentito -

Mi rivelò lei con timore,

-È riuscita a dirti cosa aveva sentito?-

Chiesi speranzosa,

-No pultroppo ma è riuscita a dirmi che riguarda le tue bambine Hope-

Esclamò lei fissando i miei occhi,

-C'è solo una persona che può far luce su tutta questa storia-

Esclamai guardando mia madre che era alle mie spalle,

-Si parte per Napoli- 

Dichiarò lei con decisione è questa volta sapevo che non c'era altro tempo da perdere, non potevo esitare e neanche perdermi nei miei pensieri che andavano a Lion ed ora a Yilan. La prima priorità adesso l'avevano Viktoria e Katrina.

Hope Duncan. La Mercenaria 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora