Dopo quell'incontro che avevo avuto al bar per alcuni giorni decisi di non uscire per niente, non andavo neanche a scuola con la scusa di un falso mal di pancia.
Adesso ero seduto sul mio letto ad ammirare il mio marchio sul polso, mi chiedevo sempre com'era possibile che un bambino potesse nascere con uno specie di pentacolo stampato sulla pelle.
Ora che ci pensavo mi sembrava tutto così strano, i miei genitori che ogni tanto sparivano ma soprattutto mio padre in giorni precisi, sempre quelli.
Improvvisamente vidi la finestra della mia camera spalancarsi così saltai in piedi e spostai lo sguardo sull'enorme balcone di pietra.
Non trovando niente di strano mi avvicinai lentamente, il cuore mi batteva a mille nel petto e non sapevo neanche io il perché, magari era colpa dello spavento.
« Jimin cosa fai la muffa in casa? » chiese improvvisamente una voce profonda, la sua.
In quell'istante mi voltai e ritrovai Taehyung appoggiato al muro della mia camera con un braccio dietro al capo mentre sulle labbra aveva uno strano sorrisetto.
« Taehyung! Mi hai spaventato ... » risposi portandomi una mano davanti al cuore e sedendomi sul letto.
« Comunque non hai risposto alla mia domanda » continuò lui facendo lentamente un passo avanti verso di me.
« Beh mi sento poco bene .... poi come sei entrato scusa? » chiesi alzando un sopracciglio e incrociando le braccia al petto.
« Primo mi stai mentendo e lo so, secondo è un segreto » disse Taehyung sussurrando l'ultima parola per poi portarsi un dito sopra le sue morbide labbra.
Rimasi lì fermo a guardarlo senza sapere cosa dire, infondo aveva ragione perché non gli stavo dicendo la verità ma rimaneva il fatto che lui era strano.
« Mi fa paura quel Derek okay? E non ridere » sussurrai dandogli le spalle e sospirando.
Per me era dura ammettere che ero un fifone di prima classe ma non ci potevo fare niente, poi dopotutto a quanto pareva per ora l'unico di cui mi potevo fidare era Taehyung.
Qualche istante dopo sentii una leggera pressione sulla mia schiena e voltai leggermente il capo vedendo che lui si stava appoggiando a me.
Immediatamente una scossa mi attraversò lungo tutto il corpo provocandomi alcuni brividi, sempre la solita sensazione che sentivo stando vicino a lui.
« Non devi avere paura, tu sei più forte di lui e io ti starò vicino, te l'ho già detto » disse Taehyung al mio orecchio e appoggiando una mano sul mio fianco.
Con delicatezza strinse la presa facendomi mordere istintivamente il labbro inferiore così chiusi gli occhi e provai a calmarmi.
« Ti porto in un posto ... sempre se ti fidi » continuò lui sfiorando questa volta il mio orecchio con le sue labbra.
« Si ... mi fido » risposi abbassando lo sguardo e sentendo le mie guance avvampare per colpa di quello che stavo provando.
Era come se dentro di me ci fosse una battaglia, non capivo le mie sensazioni ma allo stesso tempo desideravo provarle assieme a lui.
« Andiamo allora » disse Taehyung staccandosi bruscamente da me e uscendo dalla finestra così da scomparire.
Velocemente lo seguii e quando ebbi attraversato l'enorme balcone lo vidi in giardino con il capo rivolto verso di me.
« Ma cosa sei Flash? » chiesi scoppiando a ridere.
« No sono un qualcosa di meglio » rispose lui facendomi l'occhiolino.

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Vampire heart || Vmin
FanfictionPark Jimin è un ragazzo semplice di diciassette anni. Vuole vivere la sua vita come ogni adolescente ma il trasferimento assieme ai genitori in un'altra città cambierà ogni cosa. La scuola e gli studenti faranno andare in confusione il nostro protag...