Capitolo 4

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Ormai era giunta notte e Taehyung ancora non si faceva vedere, mi ero altamente stufato di starmene in quella casa così di scatto mi alzai e uscii fuori.

Con passo veloce mi avviai all'interno del bosco e mentre camminavo tra i rami e le foglie secche osservavo i raggi della luna che erano coperti dagli enormi alberi.

Subito mi misi le mani in tasca dato che faceva abbastanza freddo e sospirai creando una piccola nuvola di fumo che mi fece ridacchiare.

Dove abitavo prima c'era sempre il sole e non ero affatto abituato al freddo e alle nuvole grigie che ricoprivano il cielo.

Istintivamente mi bloccai tornando alla realtà e guardandomi intorno, avevo sentito un rumore di passi e questo mi spaventava molto.

Magari è solo la mia immaginazione ...

Scossi la testa pensando che magari me lo ero soltanto immaginato poi ripresi a camminare tranquillamente.

Dopo un po' udii di nuovo quel rumore e allora mi fermai una seconda volta abbastanza preoccupato dato che una cosa uno non se la può immaginare per due volte di fila.

« C'è qualcuno? » chiesi con tono tremante.

Nessuno rispose alla mia domanda e mentre il cuore mi batteva a mille continuai a camminare però con passo svelto e deciso.

« Jimin » appena sentii quella voce mi voltai di scatto ma non vidi nessuno.

Sto impazzendo è evidente

Subito iniziai a correre come un pazzo, avevo paura, per qualche motivo sentivo che c'era qualcosa di strano in quel bosco.

Poi io ero anche un fifone di prima classe quindi non ci mettevo poco a spaventarmi anche per una cavolata.

« Non puoi scappare dal tuo destino » disse di nuovo quella voce facendomi sobbalzare.

« Chi c'è qui?! » gridai fermandomi del tutto e appoggiandomi ad un albero cercando di riprendere fiato.

« Tutto è già stato deciso Jimin, tu sei colui che cambierà l'esistenza di ogni razza » continuò la voce rimbombandomi nella testa.

Era come se qualcuno fosse entrato nella mia mente e mi parlasse attraverso la telepatia solo che faceva male.

Sentivo delle fitte alla tempia e aumentavano sempre di più mano a mano che la voce ripeteva quelle parole.

Istintivamente mi accovacciai a terra prendendomi la testa tra le mani e ciondolando avanti e indietro come un bambino.

« Jimin ehi che succede? » chiese un'altra voce afferrandomi per il braccio e scuotendomi.

« Lasciami in pace! » gridai dimenandomi e cercando di alzarmi per scappare.

« Jimin guardami sono io! » urlò la stessa voce stringendo la presa sul mio braccio.

Immediatamente misi a fuoco la figura che si era posizionata di fronte a me e subito riconobbi Taehyung che mi guardava preoccupato.

« T-tae .... sei tu? » chiesi iniziando a tremare e sentendo gli occhi pizzicarmi.

« Si carotina sono io » rispose lui accennando un sorriso e stringendomi tra le sue braccia.

« Non chiamarmi così ... da dove arrivi poi tu? » chiesi di nuovo voltando lo sguardo di lato e cercando di nascondere le lacrime che stavano colando sul mio viso.

Non sapevo neanche io perché piangevo, magari era per colpa dello spavento oppure per il fatto che stavo impazzendo.

« Sono tornato a casa ma tu non c'eri così sono venuto a cercati, ti avevo detto di rimanere lì, perché non mi hai dato retta? Vedi guarda come sei ridotto ora » rispose lui sospirando e prendendomi in braccio come se fossi un bimbo indifeso.

Vampire heart || VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora