CAPITOLO 9

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-cazzo, cazzo, cazzo- urlò Luke. Prese il telefono e iniziò a digitare il numero di genn.
Quest'ultimo, era riuscito a tornare a casa, anche se con fatica. Alex era riuscito finire di curare le ferite, ma facevano male lo stesso.
-non possiamo andare avanti così, dobbiamo uscirne fuori da questa situazione- disse Alex
-lo so, ma è difficile- rispose Genn
-cazzo Genn, lo so anch'io che è difficile, ma..- in quel momento il cellulare di Genn iniziò a squillare.
-puoi rispondere tu?- chiese quest'ultimo. Alex annuì
-che vuoi ancora Luke?- chiese Alex
-c'è un problema- disse Luke e Alex notò che dalla voce c'era qualcosa che non andava
-che tipo di problema?-
-Emily è scomparsa-
-che cosa?- urlò Alex
-si, sono a casa sua e c'è una lettera e che cazzo, potete venire qui?-
-aspettaci lì- e Alex attaccò la chiamata
-che succede?- chiese Genn
-Emily è scomparsa- disse tutto d'un fiato Alex.
-che cos...- Genn era molto pallido e Alex pensò che sarebbe svenuto da un momento all'altro
-forse è meglio se vado solo io- disse Alex
-col cazzo. Ho creato io tutt'a questa situazione e io devo sistemarla. Tengo a lei più di qualsiasi altra cosa. Devo salvarla, almeno questa volta- detto questo, salirono in macchina.
Non riusciva a parlare, l'avevano imbavagliata con un pezzo di stoffa. Le avevano legato le mani e i polsi le facevano tremendamente male.
Continuava a urlare cose che neanche lei capiva.
Non aveva visto chi l'avesse rapita perché l'avevano colpita alla testa e non si ricordava più nulla di quel momento.
-finalmente siamo sole-
Quella voce....
-non sei felice di vendermi?- chiese con il sorrisetto da presa per il culo, la bionda. Si avvicinò ad Emily e le tolse il pezzo di stoffa dalla bocca.
Come al solito era vestita in un modo molto patetico. Gonnellina striminzita rosa, magliettina rosa che lasciava scoperta la pancia e tacchi. Beh, la solita insomma.
-Alice, pensavo fossi morta, anzi, lo,speravo- disse Emily
-la convinzione fotte- disse alice
-e tu hai rotto il cazzo- rispose Emily
Alice si avvicinò alla rossa e le tirò uno schiaffo.
Emily rise
-che vuoi da me?- chiese quest'ultima
-ucciderti, semplice. Sarà una morte lenta e dolorosa-
-e che ottieni con tutto ciò?-
-beh, tutta la città direi- Emily si mise a ridere di nuovo. Tutto questo era così assurdo
-Alisha, Calum, venite. Ora voglio vedere chi riderà troietta-
Calum e Alisha entrarono in stanza ed Emily non poteva credere a tutto ciò.
Erano tutti alleati.
-porca puttana- disse genn quando finì di leggere la lettera
-secondo voi chi è stato?- chiese Luke
-chiunque. Alice sarebbe la prima sospettata- disse Alex
-chi altro?- chiese ancora Luke
-non so. Qualcun altro molto vendicativo che che inizia con la A?- chiese Alex e Luke e Genn si guardarono
-Alisha- dissero insieme
-Oh- disse Alex
-se lei c'entra in questa storia, la questione è molto grave. Con quello che ha fatto in passato, mi posso aspettare di tutto da lei- disse Luke
-già, dove possiamo trovarla?- chiese Genn
Quest'ultimo non si sentiva per niente bene. Si reggeva a malapena in piedi per colpa delle ferite su tutto il corpo e si sentiva male, non si sarebbe mai perdonato se a Emily fosse successo qualcosa.
-oh mio dio- disse Genn
-che succede?- chiese Alex
-non ci sono solo Alisha e Alice in questa storia-
-che vuoi dire?- chiese Alex
-andiamo da Ashton, credo che lui sappia qualcosa-

-è lei la ragazza?- chiese Calum
-si, questa stronzetta è...-
-Emily- concluse Calum
-oh beh, vedo che la conosci già. Ora facciamola fuori- disse Alice
-aspetta, prima vorrei parlare da solo con lei- disse Calum. Alice, abbastanza sorpresa dalla proposta del suo ragazzo, annuì.
-d'accordo, chiamami quando hai finito, voglio ucciderla con le mie stesse mani- detto questo, Alice e Alisha uscirono dalla stanza.
-bene, bene, bene- disse Calum avvicinandosi alla ragazza
-che vuoi?- chiese abbastanza scontrosa lei. Calum rise, una risata che alle sue orecchie sembrava quasi malefica
-alzati in piedi- disse Calum che diventò tutto d'un tratto serio
-no- rispose lei
Calum si abbassò e iniziò a toccare la guancia destra di lei
-non voglio farti male piccola Emily, quindi alzati in piedi. Ora.-
Quel ragazzo era così strano. Le faceva paura, tanta, ma non doveva mostrarsi debole.
Dopo averlo guardato per un istante, si alzò in piedi. La testa le faceva ancora male, ma non doveva pensarci.
-brava piccola-
Calum le mise le mani si fianchi.
-ora ci divertiremo- disse con un sorrisetto malizioso lui. Emily vide che nella tasca del ragazzo c'erano sia una pistola, che un coltello. Non sapeva come, ma doveva prenderle entrambe.
Iniziò a toccarla in varie parti del corpo e lei provava solo disgusto in tutto ciò. I ricordi vennero a galla velocemente e in quel momento si sentì debole. Iniziò a sudare. Non voleva succedesse di nuovo.
-e se Alice vedesse quello che stai facendo?- chiese lei con la voce che le tremava leggermente
-tranquilla, non ci scoprirà. Ti ucciderò prima che lei ti possa vedere-
Iniziò a baciarle violentemente il collo ed Emily tirò un calcio al ragazzo, così forte che lo fece cadere a terra.
-ragazzina del cazzo- urlò lui. Emily non sapeva come prendere il coltello, per liberarsi, ma poi ci pensò. Il potere di Jessica. Calum le diede le spalle per cercare di alzarsi e Emily avvicinò le mani con fatica e si concentrò sul coltello, in pochi secondi il coltello era nelle mani della ragazza e Calum non si accorse di nulla.
Calum si avvicinò velocemente alla ragazza, ma la voce di Alice che lo chiamava dall'altra stanza, lo fece sospirare.
-non ti preoccupare, torno subito- disse, per poi uscire dalla porta.
Emily riuscì a slegare le corde dai suoi polsi. Calum rientrò subito.
-puttana del cazzo, ora ti faccio vedere io- ma Calum non riuscì a fare nemmeno un passo perché Emily aveva lanciato il coltello, beccando in pieno la coscia destra.
Calum cadde a terra ed iniziò a urlare per il dolore.
Emily si avvicinò e prese la pistola, pronta ad andarsene.
-t-tu e il tuo f-fidanzato del cazzo non vivrete a lungo. I-i miei uomini verranno a cercarvi e vi uccideranno entrambi-
-perché lo vuoi morto?- chiese lei
-perché quel pezzo di merda si è rubato tutta la droga che doveva consegnare ed è per questo che ora è vivo per miracolo- disse lui. Emily sbiancò
-che...che hai detto?- chiese lei
-Che c'è, non sapevi che il tuo fidanzato e il suo amichetto venivano da me per comprare la droga?-
Emily sospirò, si era fidata e lui l'aveva mentito per l'ennesima volta.
Uno sparo fece risvegliare dai propri pensieri la ragazza. Gennaro aveva sparato in testa a Calum e con lui c'erano Alex, Ashton e Luke.
-NOOOO- urlò Ashton, avvicinandosi al suo amico.
-Emily, io- cercò di parlare Genn.
-no, risparmia altre cazzate- disse Emily che uscì dalla porta.
All'uscita non trovò né Alice né Alisha, saranno scappate, pensò.
Camminò per qualche minuto e poi si sedette per terra, non si sentiva bene, troppe cose successe tutte insieme che lei non poteva sopportare, non da sola.
I polsi le facevano tremendamente male, i ricordi le facevano male, Gennaro e le sue cazzo di bugie facevano male.
Tutto quello attorno a lei peggiorava.
Sembrava solo che la vita ce l'avesse con lei, come se tutti questi sforzi e sacrifici, non servissero a nulla.
Come se tutto quello che stava facendo per salvare la città e aiutare chi le stava attorno, fosse inutile.
"E ti accorgi che c'è qualcosa che non va, quando fai di tutto per aiutare le persone, ma loro non fanno lo stesso con te" quella frase era così vera, pensò lei.
Ma come poteva lei, aggiustare qualcuno o qualcosa, se era la prima ad essere danneggiata?

Sorry per l'attesa
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People don't change 2||gennaro raiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora