CAPITOLO 4

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-che ci fai tu qui?- dissero contemporaneamente Emily e Gennaro. A quel punto Emily si maledì per non aver ascoltato neanche questa volta Fede.
-fammi passare- disse Emily senza guardarlo in faccia
-Emily, vattene. Ascoltami- sussurrò Genn
-tu non mi dici cosa devo fare e poi sono venuta qui per parlare con Alex, non di certo con te- disse fredda Emily . Genn sospirò, ma non riuscì a parlare che un altro ragazzo lo affiancò
-cazzo- sussurrò Genn
-amico, non mi hai detto che avremmo avuto visite- disse sorridendo malizioso il ragazzo - una piacevole visita- continuò il ragazzo squadrando Emily da capo a piedi e lei provava solo disgusto
-vattene Calum, ci sono già io con lei- disse Gennaro e Emily provava ancora più schifo con quelle parole. Un tempo avrebbe detto che lui la stesse proteggendo, ma poi si ricordò che di Gennaro lei, non sapeva proprio niente.
-e che problema c'è amico, ce la dividiamo, no?- disse ancora il ragazzo con lo stesso sorrisetto
-sentite, di voi non me ne frega un cazzo, io sono venuta qui per Alex- e a parlare era stata Emily
-cazzo Emily, sta zitta- sussurrò Genn e Emily non voleva ascoltarlo, ma dal suo sguardo capì che c'era qualcosa che non andava, quindi rimase zitta, come le aveva detto Genn; ma Emily notò Calum avvicinarsi e non voleva farlo, ma quel ragazzo le metteva inquietudine. Fece un passo indietro, cercando con lo sguardo Genn, che non aveva mosso un passo. Calum continuava ad avvicinarsi e Emily sapeva che se avesse mosso un altro passo all'indietro, avrebbe solo mostrato paura e lei non voleva questo, voleva mostrare sicurezza.
Genn non ci vide più dalla rabbia, e quando Calum iniziò a giocare con una ciocca di capelli di Emily, Genn si scagliò contro il ragazzo , che colto dalla sprovvista cadde a terra.
-che diamine sta succedendo qui?- urlò Alex quando notò Genn e Calum picchiarsi. Poi girò lo sguardo
-E-Emily?- balbettò Alex che non riuscì a mascherare lo stupore e la paura di avere Emily davanti ai suoi occhi
-che diavolo ci fai tu qui?- chiese Alex
-volevo venirti a trovare, non ti vedo da più di un anno- rispose Emily
-potevi avvisarmi-
-sarebbe cambiato qualcosa?- ma Emily notò i continui sguardi tra Alex e Genn
-da...da quando vi rivedete voi due?- chiese Emily. Aveva parlato così tante volte con Alex, lui sapeva quanto stesse male per Genn e questo per lei era troppo, essere pugnalata alle spalle anche da Alex.
-vi ho chiesto da quanto cavolo vi rivedete voi due- disse di nuovo Emily, ma neanche questa volta, Genn e Alex risposero
-da te, non me la sarei davvero mai aspettata- disse Emily indicando Alex
-hai solamente sbagliato a venire qui- disse Alex freddo
-già, ultimamente sbaglio sempre tutto-
-ma state tranquilli, capisco ancora quando mentite e scoprirò cosa state nascondendo- queste furono le ultime parole di Emily, prima di andarsene
I due si guardarono
-siamo fottuti se lo scopre- disse Alex
-non lo scoprirà, puoi starne certo- rispose Gennaro
-invece di pensare ad una ragazzina, continuiamo a fare quello che stavamo facendo, e sappi che sono ancora incazzato con te- disse Calum a Gennaro che si avvicinò.
-prova un'altra volta a sfiorarla e giuro che sei morto- disse Genn
-vedo che ci tieni tanto a quella ragazzina. Bene, mettiamola così, tu svolgi bene il tuo lavoro e la tua ragazza sarà sana e salva- lo minacciò Calum, che rientrò in casa.
Emily continuò a camminare per le vie di Londra, diretta verso casa sua che per fortuna nessuno l'aveva comprata.
Voleva davvero capire che cosa stessero tramando quei due e l'unico modo era rimanere lì a Londra e trovarsi un lavoro.
Passò accanto ad un piccolo Bar e sorrise quando lesse "cercasi personale"
Entrò e si avvicinò al bancone, dove c'era un ragazzo che stava servendo una signora.
Lo guardò, era alto, muscoloso e i suoi capelli erano ricci, un bel ragazzo insomma.
Finì di parlare con la signora e si avvicinò ad Emily, sorridendole
-di cosa hai bisogno?- chiese il ragazzo
-ho letto che cercate personale- rispose Emily, ricambiando il sorriso
-oh sì, ci sono già state molte ragazze, se vuoi darmi il tuo numero ti farò sapere- disse lui
-va bene- e iniziò a dettargli il numero
-perfetto, ti farò sapere. Metterò una buona parola su di te a mio papà- disse il ragazzo
-oh e hai detto a tutte così?- disse Emily riferendosi alle altre ragazze che erano venute come lei a chiedere il posto di lavoro
-nah, solo a quelle carine e simpatiche. Quindi, fino adesso, solo tu-
-l'apparenza inganna- rispose la ragazza
-non in questo caso- rispose il ragazzo sorridendole -comunque ora devo davvero andare, ti farò sapere. Oh, come ti chiami?- chiese lui
-Emily-
-perfetto Emily, io sono Ashton-

La scuola non era cambiata, proprio per niente, insomma...era tutto così diverso ma uguale allo stesso tempo.
Aveva deciso di fare un salto alla sua vecchia scuola, per andare a trovare qualche professore.
Ogni passo che faceva in quel corridoio, le faceva venire in mente migliaia di ricordi e le mancava, le mancava così tanto fare quelle chiacchierate con la sua migliore amica che le raccontava sempre di quanto fosse dolce Alex.
Le mancava saltare delle lezioni per passare più tempo possibile con il suo fidanzato.
Dio se le mancava.
Bussò alla prima porta che vide
-avanti- non era sicura di che professore ci fosse all'interno, ma sorrise appena vide il suo professore di letteratura, l'unico che in realtà era venuto a trovare e l'unico con cui aveva un buon rapporto.
-si, devo dire che non è proprio cambiato- disse Emily, quando notò che il professore non aveva alzato lo sguardo verso la ragazza perché interessato a leggere un libro, mentre gli altri ragazzi stavano svolgendo un compito.
-Emily, che meravigliosa sorpresa. Che ci fai qua?- chiese il professore, che nel frattempo si era alzato dalla sedia e si era avvicinato alla ragazza
-Emily?-
-che cosa....Emily?-
E a parlare erano state due voci che conosceva fin troppo bene
-ok...questa si che è una sorpresa- disse Emily guardando i ragazzi davanti a se.
La campanella suonò giusto in quel momento
-è stato bello rivederti Emily- le disse il professore. La ragazza sorrise e uscì dalla classe affiancata dal ragazzo biondo e dal ragazzo dai capelli blu
-allora...spiegatemi perché siete ancora in questa cavolo di scuola- chiese Emily ai due ragazzi
-diciamo che tutto il casino che è successo, non ci ha aiutati molto con lo studio- disse il biondo
-e tra voi due?-
-migliori amici, come una volta- rispose Michael
-ma...come...cioè...-
-abbiamo capito che stare insieme è stata una scelta sbagliata. Siamo migliori amici e questo ci basta. Entrambi siamo ancora attratti dalle ragazze- rispose questa volta il biondo
-e state bene?- chiese ancora Emily
-si Emily, stiamo benissimo- rispose Michael
-tu piuttosto...come stai?- chiese Luke
-sopravvivo-
-fa male?-
-cosa?-
-sentirsi così, insomma, in bilico-
-si, ma dopo un po' ci si abitua-
-abitua a cosa?-
-al dolore, alle lacrime, alle notti insonni, al silenzio-
-non ti dispiace lasciarti andare?-
-a volte, lasciarsi andare è l'unico modo per non soffrire-
-si, ma dopo stai peggio-
-non c'è mai fine al peggio-
-perché con chiedi aiuto?-
-sono tutti troppo sordi per sentire che sto urlando in silenzio- disse infine Emily con un sorriso, ma non un sorriso di felicità, tutt'altro e i due ragazzi accanto a lei notavano quanto stesse male ed entrambi capirono che almeno loro, dovevano aiutarla.

5sos e urban nella stessa ff, ora sono felice😏
Che ne pensate di Ashton e di Calum nella ff?
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People don't change 2||gennaro raiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora