CAPITOLO 10

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-finalmente ti ho trovata- urlò qualcuno.
Emily alzò la testa e vide Hanna davanti a lei.
-Ehi- disse a bassa voce Emily. Hanna si sedette per terra, accanto a lei
-Michael mi ha raccontato tutto. Come ti senti?-
-prossima domanda?-
-credi davvero a quello che ti ha detto Calum?-
-non dovrei?-
-non lo so, insomma, potrebbe benissimo aver detto una cazzata-
-ma potrebbe aver detto la verità-
-come fai ad esserne così sicura?-
-perché questo spiegherebbe tutto. Il loro comportamento così strano, sarebbe l'unica spiegazione-
-e che vuoi fare ora?-
-nulla, non voglio fare nulla-
-che ne dici se invece passassimo un po' di tempo insieme? Mi sembri davvero una bella persona e vorrei conoscerti meglio-
-non voglio che esca anche tu distrutta da tutta questa situazione-
-stai tranquilla, nel caso, ne usciremo distrutte insieme-
-oh, allora non posso fare a meno di accettare- disse ridendo la ragazza dai capelli rossi. Hanna si alzò e porse la mano ad Emily, facendo alzare anche lei.
I giorni passarono, le settimane passarono, forse anche i mesi passarono e la vita della ragazza era diventata così monotona ed era così strano per lei.
Il pomeriggio andava a prendere Hanna a scuola, con la quale aveva instaurato un bellissimo rapporto e qualche volta usciva con Luke e Michael. Gennaro e Alessio non si erano più visti, erano spariti, ancora una volta; ma Emily sapeva che stavano ancora in città o meglio, se lo sentiva.
-Luke mi ha scritto che dopo passa di qui- disse Emily all'amica. Dopo che Emily era andata a prendere la ragazza, avevano deciso di passare il pomeriggio a casa della rossa.
-che cosa? E perché non me l'hai detto prima?- chiese Hanna
-1: perché l'ho saputo adesso. 2: sarebbe cambiato qualcosa?-
-ovvio che sarebbe cambiato qualcosa, sarei stata più presentabile. Aspetta, dove sono i tuoi trucchi?-
-Hanna?-
-si?-
-ti piace Luke?-
-ma che ti viene in mente?- disse Hanna diventando improvvisamente rossa, quasi quanto i capelli di Emily
Quest'ultima la guardò male
-e va bene, hai ragione, come sempre d'altronde- disse Hanna
-non mi sembri felice dal tuo tono-
-tu saresti felice se vedresti il ragazzo che ti piace, farsi ogni giorno una ragazza diversa davanti ai tuoi occhi?-
-ovvio che no, ma forse si comporta così perché non ha ancora conosciuto la ragazza che le fa perdere la testa e forse perché non ha ancora conosciuto te-
-pff, chi vorrebbe mai mettersi con me? La ragazza che non parla mai perché è troppo timida, la ragazza che si vergogna per qualsiasi cosa, pure per prendere un caffè al bar. La ragazza asociale che non parla mai con nessuno. La ragazza che non ha amici perché sono tutti troppo occupati a giudicarla. Insomma, neanche un alieno si metterebbe con me, figuriamoci quel figone di Luke hemmings-
-forse sarai anche come ti sei descritta, ma sappi che troverai l'anima gemella che invece di giudicarti, apprezzerà tutte queste cose. Sei una persona fantastica e quando lascerai che Luke ti conosca meglio, anche lui la penserà come me-
-grazie. Ti voglio bene- disse Hanna abbracciando Emily
-ti voglio bene anch'io- disse quest'ultima. Si staccarono da quell'abbraccio quando sentirono bussare alla porta.
-ciao idiota, entra pure, io vado a prendere da mangiare- disse Emily che fece l'occhiolino ad Hanna, prima di uscire dalla porta.
La mora in quel momento maledì tantissimo la ragazza dai capelli rossi.
Luke si sedette accanto ad Hanna è ancora una volta, le guance della ragazza si tinsero di rosso.
-tutto bene?- chiese lui
-si, tu?- si sentiva così ridicola
-si- rispose Luke.
Quest'ultimo guardò la ragazza di fianco a lui. Sapeva avesse una cotta per lui, si intuiva e solo ora notò quanto fosse bella.
Gli occhi da cerbiatto, la pelle pallida e le guance che avevano una sfumatura sul rosa. Era totalmente diversa da quelle con cui ci provava di solito.
Dopo qualche minuto in silenzio, Luke parlò
-ti va di uscire stasera?-
-oh va bene, credo che Emily non abbia nulla da fare- rispose Hanna. Luke si mise a ridere
-riformulerò la domanda. Hanna, ti va di uscire con il qui presente, non che il ragazzo più figo di tutta Londra, stasera. Solo io e te?-
Hanna rimase spiazzata.
-che? Cioè...Oddio- iniziò a farfugliare
-oh dannazione si, è un si- il ragazzo rise, quella ragazza era così impacciata.
-bene, ti passo a prendere stasera alle 21:00-
Non ebbero più il tempo di parlare perché Emily entrò in camera correndo, dicendo di aver visto Genn e Alex passare davanti a casa sua.
Luke e Hanna se ne erano andati già da alcune ore.
Era così convinta che quei due fossero Genn e Alex, ma Luke e Hanna le dissero che se li sarà sicuramente sognati, forse perché li pensava troppo e forse avevano ragione.
Ma dannazione, lei era così sicura fossero loro.
Prese il telefono e le chiavi ed uscì di casa.
Si diresse verso casa loro, sperava fossero lì, non sopportava non aver ragione e infatti non capitava mai, lei aveva sempre ragione o almeno era quello che pensava.
Stette davanti alla porta per 10 lunghi minuti, suonando il campanello ripetute volte, ma nessuno le venne ad aprire.
Sbuffò e proprio quando stava per andare, sentì la porta aprirsi.
Si sorprese alla vista delle condizioni del ragazzo difronte a lei.
Era pallido, le occhiaie erano così profonde, scavate e di un viola scuro e quegli occhi in cui si trovava al sicuro ogni volta che li guardava, erano più scuri e contornati di rosso.
-Emily- la voce era stanca, quasi quanto il suo aspetto. Il quel momento crebbe a tutto quello che le aveva detto Calum
-quindi è vero?- chiese Emily
-che cosa?- la voce era così strozzata
-avanti, non farmelo dire. Mi fa solo schifo a pensarci-
-no Emily, non è vero. Ora se non ti dispiace ho da fare-
-oh, devi continuare il tuo lavoretto?- chiese sarcastica lei
-ti ho già detto che non è vero che mi drogo. Ora vattene-
-fammi entrare- disse determinata
-no-
-ok, allora starò qui fuori tutta la notte-
-dannazione Emily, vattene-
-ho detto di no. Fammi entrare-
Genn non riusciva neanche a stare in piedi, si doveva aggrappare alla porta.
Emily era avvantaggiata.
Diede una spinta a Genn che perse quasi l'equilibrio, questo permise ad Emily di aprire la porta e per una volta doveva andare ascolto a Gennaro, non era pronta per questo, non era pronta per niente

Il capitolo non è molto lungo, ma era un piccolo assaggio perché i prossimi saranno veramente forti.
Continuo a 5 commenti e 20 voti.
Quindi, sapete cosa fare😜
Ah, dobbiamo trovare un nome per la ship tra Luke e Hanna😏

People don't change 2||gennaro raiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora