Hanna continuava a camminare, cercando di star il più possibile lontana da Luke
-ti vuoi fermare?- chiese lui, ma lei non rispose
-Hanna, fermati cazzo- disse prendendola per un braccio e facendola voltare verso di lui
-che vuoi?-
-si può sapere che ti prende?- chiese Luke
-nulla, l'hai detto tu che Emily ha bisogno di aiuto e ora stiamo solo perdendo tempo- disse voltandosi, ma Luke non lasciò la presa
-mi puoi lasciare?-
-no, finché non mi dici che ti prende-
-te l'ho detto, emi..-
-sei gelosa?- chiese Luke senza lasciarle finire la frase. Hanna rimase un po' spiazzata
-che...e di chi dovrei essere gelosa?- chiese lei ovviamente mentendo
-di Lizzie o di tutte le altre ragazze con cui sono uscito-
-sentimi, delle tue relazioni non mi interessa nulla e se non ti dispiace, vorrei andare da Emily ora-
-dimmi la verità-
-non c'è nessuna verità-
-non avresti aggredito Lizzie se non fossi gelosa-
-non tutto il mondo gira intorno a te Luke, ho aggredito Lizzie perché sono stanza di essere trattata così dalle persone. Ma tu non puoi capirlo, perché sei apprezzato da tutti- Luke rimase fermo, senza dire una parola
-ora andiamocene- disse lei
-questa conversazione non finisce qua, so che stai mentendo- le lasciò il braccio e andarono a casa di Emily.
-allora, che è successo?- chiese Luke appena entrarono in casa
-Michael come hai fatto a venire qui prima di noi?- chiese ancora Luke
-eravate troppo occupati a litigare per potermi vedere- rispose Michael
-oh...e lui chi è?-
-sono il padre di Emily-
-Emily non mi aveva mai parlato di lei- eh già, aveva raccontato tutto solo a Genn e beh...a Jessica, quando c'era
-comunque, si può sapere perché sono tutti qui e mi spieghi che sta succedendo?- chiese Luke ad Emily
-Genn ha iniziato l'astinenza e lui sta da schifo- di sottofondo si sentì Genn urlare ed Emily si dovette sedere. Non era ancora pronta per tutto questo.
Passarono alcuni giorni e Genn non si era quasi mai mosso dal letto.
Stava meglio, anche se aveva ancora quei momenti in cui si sentiva uno schifo; ma il peggio era passato.
Il viso era molto più pallido del solito, le labbra erano secche ed era persino dimagrito.
Ora era notte e lei era nel letto accanto a lui
-piccola- la chiamò lui
-mh?- rispose lei
-grazie- Emily si voltò a guardarlo
-devi smetterla di ringraziarmi Genn-
-è che tu sei così fantastica-
-sì, lo so- disse sorridendo
-oh fanculo, se tu sorridi rendi tutto più difficile- sbuffò Genn
-sai che stai diventando sempre più stupido?-
-piccola stronzetta, ti ricordo che tu ami questo stupido-
-vero-
-vieni qua- disse Genn. Emily si avvicinò e appoggiò la testa sul suo petto.
-sai, tuo padre non è così male-
-è l'unico che può capirti, ha passato anche lui tutta questa situazione-
-già e avevi ragione sul fatto che io non sono tanto meglio di lui-
-stai cercando di migliorare è questo che conta-
-come fai a trovare sempre il buono nelle cose?-
-è giusto che lo faccia qualcuno, anche se non sempre va come prevedo, ma mi piace vedere il buono nelle persone-
-te l'ho già detto che sei fantastica?- Emily rise
-a che pensi?- chiese lui
-nulla, è che certe volte la mancanza di Jessica si sente così tanto-
-si, ti capisco. Ma lei è sempre con noi e poi ti ha donato il suo potere, questo vuol dire tanto-
-che vuoi dire che mi ha donato il suo potere?-
-quando un prescelto muore, gli rimane ancora qualche minuto di vita per decidere a chi donare il proprio potere, ovviamente deve decidere sempre uno dei prescelti ed il potere non sarà subito utilizzabile, bisogna aspettare del tempo-
-è per questo che Alex quando ha scoperto che avevo io il potere di Jessica si è arrabbiato. Pensava che Jessica lo donasse a lui, vero?-
-già-
-non si è più ripreso dalla sua morte?-
-no, mai-
-mi dispiace così tanto-
-anche a me-
-ti posso fare una domanda?- chiese Emily
-certo, dimmi-
-tu sai ancora dove sono gli altri membri del gruppo?-
-intendi gli altri che ci aiutavano a sconfiggere i Lantaridi?-
-si-
-certo, ho i loro numeri. Perché ti interessa?-
-i Lantaridi stanno tornando, no? Dobbiamo tornare il gruppo di prima ed allenarci per poterli combattere una volta per tutte-
non se ne parla- disse Genn molto serio
-che? Perché no?-
-non farai nulla da sola, non senza di me. Quando starò meglio ci penseremo-
-prima di tutto, non sarei sola e se non ci sbrighiamo ad organizzarci adesso, saremo impreparati-
-ho detto di no, chiudiamo la questione-
-fino a prova contraria, posso fare ciò che voglio e se a te non sta bene, beh, non mi interessa- disse Emily e si alzò dal letto, pronta ad andarsene. Ma Genn le prese la mano
-aspetta- disse lui
-eh va bene. Però dovrai dirmi tutto quello che succede, promettimelo-
-te lo prometto- Emily si avvicinò e gli diede un piccolo bacio sulle labbra
-so che sei agitato all'idea che io possa farmi male, ma questa è l'unica soluzione. Devi fidarti di me-
-Ma io mi fido di te, solo che stare qui e non poter aiutare, mi manda in bestia-
-quando ti rimetterai potrai aiutarci anche tu-
-lo spero. Ora però dormiamo, notte piccola-
-notte Genn-
Si svegliò, guardò la sveglia e vide che erano solo le cinque di mattina. Sopirò e tolse la mano di Genn dalla sua vita.
Scese le scale e notò che la luce della cucina era accesa
-c'è qualcuno?- chiese lei
-sono io- rispose Alex
Andò in cucina e si preparò un caffè
-come mai già sveglio?- chiese lei, ma come risposta Alex alzò le spalle
-sei arrabbiato con me?- chiese ancora lei, ma Alex non rispose
-senti, non so perché tu sia..- Emily non finì di parlare
-non voglio parlare con te-
-si può sapere che ti ho fatto?-
-ti ho detto, che non ho voglia di parlare-
-si tratta di Jessica, vero?- Emily vide i muscoli di Alex irrigidirsi
-non parlare di lei-
-e invece lo faremo. Devi continuare la tua vita Alex e lasciare alle spalle il passato. Jessica era importante per tutti noi, ma ora non c'è più e anche se sembro egoista, dobbiamo continuare la nostra vita-
Alex si alzò, era infuriato
-tu non devi parlarmi di lei. Non hai passato quello che ho passato io-
-stai scherzando vero? Ti devo ricordare che avevo perso la mia migliore amica, il mio ragazzo e i pochi amici che avevo mi hanno continuato a mentire?-
-è tutta colpa tua. Da quando sei arrivata qua, hai rovinato tutto- Alex se ne andò via ed Emily si sentì male a quelle parole, molto male.
Sentiva l'odio provenire da Alex, lo sentiva eccome.
Ehi dormigl...sei già sveglio?- chiese Emily che si andò a sedere accanto a lui nel letto
-qualcuno non ha dormito accanto a me stanotte-
-scusa, non riuscivo a dormire, sono andata in cucina- ed Emily abbassò lo sguardo
-Ehi, che succede?-
-c'era anche Alex in cucina e diciamo che non mi ha trattata molto bene-
-che ti ha detto?-
-che da quando sono arrivata qui, ho rovinato tutto-
-è solo incazzato, non le pensa davvero queste cose-
-già- rispose Emily tenendo ancora lo sguardo basso
-almeno che non sia anche tu a pensarle- Emily lo guardò dritto negli occhi, ma non rispose
-non provare a pensare neanche una cosa simile, guarda me, hai migliorato la mia vita e ora sono l'uomo più felice del mondo-
Emily sorrise, si avvicinò e gli diede un bacio sulle labbra -grazie- sussurrò.
Si staccò.
-ora vado a chiamare gli altri per l'allenamento, ci vediamo dopo-
-e va bene, stai attenta-
-sempre- rispose lei
Andò da Hanna, che in questi giorni dormiva nella camera di Emily
-si può sapere che ci fate già tutti svegli?-
-non ho dormito nulla- rispose Hanna
-è successo qualcosa?- chiese mentre si sedeva sul letto
-ieri c'era Luke che si stava baciano Lizzie. Lei è la più popolare della scuola e da quando mi ha preso di mira, tutti l'hanno imitata perché ovviamente lei è Lizzie-
-sei più turbata per Lizzie o perché Luke l'ha baciata?-
-sono turbata perché non capisco come quella ragazza possa piacere a tutti. Ogni giorno va con un ragazzo diverso, anzi, più volte al giorno; si comporta da stronzetta quando in realtà è solo una merita idiota e inventa cazzate sulla gente, anche su di te. Ti prego, dimmi che lunedì verrai a scuola e le dirai qualcosa, lei mi fa paura-
-non devi avere paura di lei. È solo una ragazzina a cui piace mettere paura alle persone, quando solo lei dovrebbe avere paura di se stessa. Fregatene di certa gente e sono sicura che lunedì, quando andrai a scuola saprai cosa fare-
-non puoi proprio venire tu?-
-devo lavorare- Hanna sospirò
-andrà tutto bene. Ora mettiti qualcosa di sportivo, dopo ci sarà una piccola novità-
-va bene- disse Hanna. Emily le sorrise e uscì dalla sua stanza per andare in quella di Luke
-avanti, svegliati- disse Emily squotendolo leggermente
-si può sapere che vuoi a quest'ora?- chiese Luke con voce assonnata
-cambiati e vieni di sotto, riniziano gli allenamenti-
Emily sorrise, il campo era sempre uguale
Alex non era venuto ad allenarsi, ma se lo aspettava
-Luke posso chiederti un favore?-
-dimmi-
-insegna il più possibile ad Hanna, lei è una principiante e tu sei uno dei più bravi-
-ma come faccio? Non mi guarda nemmeno in faccia-
-non avrei mai pensato che "Luke hemmings, il ragazzo più figo di Londra" si arrendesse così facilmente- sorrise Emily
Luke la guardò e si mise a ridere
-vado da Lei-
Ed ecco che era iniziato nuovamente tutto...I'M BACKKKKKKKK
COME STATE?
SO CHE MANCO DA DAVVERO TROPPO TEMPO, MA SPERO NON MI ABBIATE ABBANDONATO COME HO FATTO IO.
HO MESSO QUETSO NUOVO CAPITOLO PER AVVISARVI CHE LA FF CONTINUERÀ, SEMPRE SE C'È ANCORA QUALCUNO
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People don't change 2||gennaro raia
FanfictionUn anno era passato e tutto era cambiato....