Stagione 1 | Episodio 4

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«Allora, vediamo un po': cos'è una Falcidia?»

Così disse il Vicecomandante Carl durante una sosta, mentre si sporgeva appena fuori dal finestrino per scrutare i paraggi con un binocolo.

«Questa è facilissima!» si disse tra sé e sé Hershel. Doveva rispondere subito, pensò ma quando aveva già aperto la bocca per parlare, Carl aggiunse: «Non Hersh».

A quella precisazione scoppiarono tutti in una fragorosa risata, tanto da far ondeggiare sugli ammortizzatori il furgone blindato in cui si erano stipati.

«Posso io, Vicecomandante?»

Hersh si girò di scatto, sentendo che aveva le guance in fiamme per l'imbarazzo, e vide che era stata Hope a parlare. E lo aveva fatto, notò lui, con una certa esuberanza, come se volesse farsi notare, cosa che gli diede parecchio fastidio.

Carl neppure mosse un sopracciglio. «Vai Hope».

«Allora dunque... La Falcidia è quando si va fuori a caccia di vaganti, no? Non è così Vicecomandante Carl?»

A quel punto Carl mise giù il binocolo e si torse all'indietro, sporgendosi oltre il sedile del passeggero per guardare sul retro. Hersh vide distintamente i due fissarsi negli occhi per un attimo, e Hope era come in posa, sfoggiando il suo sorriso migliore, mentre Carl gli sembrò visibilmente imbarazzato.

«Più o meno, Hope» mormorò lui dopo un po', «più o meno». Dopodiché fece un cenno al tale al posto di guida - un certo Bronson, uno di poche parole che era sempre assieme a Carl - e quello mise prontamente in moto. Mentre il furgone procedeva sobbalzando lungo la Capital Beltway e non si sentiva altro se non il rombo sommesso del motore a biodiesel, Carl ne approfittò per fare qualche precisazione.

«La Falcidia è stata ufficialmente istituita nell'anno 5 d.A. Voi siete troppo piccoli per poterlo ricordare, ma a quel tempo avevamo intere mandrie di vaganti appena fuori dalle porte di Alexandria».

Mentre Carl parlava, Hersh si accorse che Hope si era voltata verso Judith e avevano preso a ridacchiare come due cretine, confabulando l'una nell'orecchio dell'altra. Il ragazzo allora aguzzò l'udito ma non riuscì a sentire altro se non Hope che bisbigliava: «E' troppo figo tuo...». Prima che potesse finire però, Bronson prese una buca bella grossa che fece gemere ogni singola vite del loro mezzo, producendo uno sferragliare assordante che coprì il resto della frase, oltre che fargli prendere un colpo.

«La produzione delle pallottole aveva cambiato le cose» continuò imperturbabile Carl. «Avevamo munizioni a volontà e non dovevamo più avere paura di sprecarle. Fu allora che capimmo che potevamo passare al contrattacco».

Hersh però lo sentiva appena, tutto preso com'era a osservare Hope, e a ripensare a quel suo strano modo di comportarsi e... a quel brandello di frase. Di che cosa stava parlando con Judith? Chi è che era... figo? Che forse volesse dire...

«Fu così che armammo chiunque fosse in grado d'imbracciare un fucile e demmo inizio alla Falcidia. Prima ripulimmo l'aria fuori dalle mura e quando finimmo c'erano così tanti vaganti morti che ci volle un mese per liberarci di tutti i corpi. Il rogo che facemmo era così alto che se ci fosse stato ancora qualcuno vivo a D.C., di sicuro lo avrebbe visto anche da lì».

«E poi che successe Vicecomandante Carl?» intervenne di nuovo Hope, sbattendo vistosamente le ciglia.

Guardandola Hersh cominciò a temere che la frase che non aveva udito fosse: «E' troppo figo tuo fratello». E siccome Hope nel pronunciarla si stava rivolgendo a Judith, e Judith aveva solo due fratelli, e di questi due fratelli in quel momento sembrava che a Hope interessasse Carl più che Andre, Hersh ne rimase sconvolto. «A Hope piace Carl» rimuginò, tetro. Ma com'era possibile? Hope era una ragazzina e Carl un uomo: tra i due c'erano quasi vent'anni d'età di differenza. Certo, lo dicevano sempre anche Euclid e gli altri ragazzi a scuola che alle ragazze della loro età piacciono gli uomini più grandi...

Carl si sistemò la benda di pelle nera sull'occhio che non aveva più, prima di proseguire il suo racconto. «Gli spari attirarono altri vaganti... parecchi vaganti. Ma noi non ci lasciammo intimorire. Con i binocoli individuammo i gruppi più grossi che si stavano muovendo in direzione di Alexandria, mettemmo su delle squadre ben armate e gli andammo incontro per sterminarli tutti prima che potessero raggiungere la città».

Hope saltellò sul posto e batté le mani, visibilmente emozionata. «Che bravi!»

Hersh si voltò a guardarla e sbuffò visibilmente: lui quella storia la conosceva a memoria. «Quelle furono le prime Falcidie» disse mentalmente, «e da allora...»

«Quelle furono le prime Falcidie» fece eco Carl, «e da allora la Guardia di Alexandria scruta continuamente i dintorni della città alla ricerca di gruppi di vaganti in avvicinamento e non appena li troviamo, li intercettiamo e li abbattiamo quando sono ancora lontani, prima che possano diventare un pericolo per tutti noi».

Hersh scosse la testa, come se quei brutti pensieri fossero mosche fastidiose che continuavano a posarsi sulla sua fronte, e cercò di distrarsi guardando fuori dal parabrezza, ma dalla posizione in cui era - sul fondo del furgone - non riusciva a vedere un bel niente. Sapeva però che stavano viaggiando da circa mezz'ora e quindi, secondo i suoi calcoli, a quel punto dovevano già essere a più di venti di miglia da Alexandria. Questa era la seconda volta che andava così lontano dalla città, ed era eccitatissimo. La prima e ultima volta era stata due anni prima quando, dopo aver insistito per tre giorni e tre notti, suo padre si era infine fatto convincere a portarlo ad Hilltop senza dir nulla a sua madre. Ma Hilltop distava diciotto miglia da Alexandria e per questo quel giorno lui stava mettendo il suo record personale di 'allontanamento'. Record che - lui ne era certo - non era destinato a durare a lungo perché Hersh voleva esplorare tutta la Cinta Sud-occidentale di Washington D.C. e perché no, magari anche oltre. Da grande sarebbe stato un esploratore e un avventuriero, proprio come suo padre. «Anzi no» si corresse poi nei suoi pensieri, «non da grande: subito!»

«Oggi siamo qui perché i ragazzi del Posto di Osservazione Orientale dicono di aver visto un branco dall'altra parte del Potomac». Mentre parlava, Carl fece scivolare con delicatezza il suo binocolo all'interno della custodia in pelle cucita su misura. Si trattava di un binocolo pre-apocalittico ed Hersh sapeva bene che ad Alexandria ce n'erano solo cinque mentre tra tutti gli insediamenti della Cinta se ne contavano non più di dieci. Un tempo ce n'erano stati molti di più, a quanto gli aveva raccontato Daryl una sera davanti al fuoco, ma le lenti al loro interno erano estremamente fragili e nel corso dei furiosi combattimenti che avevano segnato i primi anni dopo l'Apocalisse la maggior parte dei binocoli era andata distrutta. Era per questo motivo che ad Alexandria venivano assegnati soltanto alle più alte cariche cittadine, ed erano diventati il simbolo stesso del potere che gli era stato conferito.

«Quanti sono i vaganti oggi, Carl?» domandò a quel punto Andre, ma nel farlo si dimenticò di usare l'appellativo 'Vicecomandante' nel rivolgersi a suo fratello maggiore, motivo per cui si dovette affrettare a correggersi, dopo che Carl lo fulminò con lo sguardo. Quelle erano le regole, nella Guardia di Alexandria: né fratelli, né sorelle, ma solo compagni di battaglia.

Carl stava quasi per rispondere ma un'improvvisa brusca frenata che fece inchiodare il furgone sull'asfaltò gli ricacciò le parole in gola. Dopodiché, siccome Carl continuava a non rispondergli, Andre rifece la domanda, questa volta nel modo coretto. «Vicecomandante Carl, avevo chiesto quanti...»

«Shhhhh!» lo zittì Carl con un sibilo.

«Ma... che c'è?» replicò suo fratello, quasi infastidito.

Allora Carl si voltò e, reggendosi con un braccio al poggiatesta del sedile del guidatore, fece scivolare il suo unico occhio su ciascuna delle Reclute, prima di rispondere: «I vaganti».

Anno 15 || The Walking DeadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora