Stagione 1 | Episodio 14

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Hershel si precipitò nella sua stanza, afferrò il salvadanaio e ne rovesciò il contenuto sulla scrivania, spargendo le pallottole tutto intorno con un gran frastuono.

Mentre le contava, Hersh ricordò che un tempo, prima dell'Apocalisse, le persone avevano utilizzato una moneta diversa per gli scambi, che si chiamava dollaro. I dollari erano di vari tagli, alcune volte fatti di carta e in altri di monetine metalliche, e in effetti se ne trovavano ancora in giro di tanto in tanto. Dopo la Fine del Mondo però, i dollari avevano perso valore, e la gente preferiva pagare le merci con qualcosa che gli sarebbe tornato senz'altro utile: munizioni per armi da fuoco. Avere munizioni era importante perché significava potersi sbarazzare dei propri nemici - sia che si trattasse di vaganti oppure di predoni - senza troppe difficoltà. In altre parole, una scorta abbondante di munizioni significava avere una possibilità di sopravvivenza in più, per quanto male potessero andare le cose.

Quando finì di contare i suoi risparmi, Hersh constatò con delusione che aveva solo trentotto pallottole calibro 9, il formato più comune che andava bene per la maggior parte delle pistole, e che rappresentavano l'unità di base di quella valuta. Oltre alle calibro 9 contò tre calibro 5,56 'NATO', che servivano per ricaricare parecchi fucili d'assalto di fabbricazione americane e europea, e altre due da 7,62, quelle che invece andavano bene per i fucili 'Kalasnikov'. Siccome negli scambi commerciali le calibro 5,56 e le calibro 7,62 equivalevano a tre pallottole calibro 9, calcolò che le sue cartucce valevano in totale cinquantatré, che era molto meno di quello che si ricordava lui.

«Cavolo» mormorò Hersh, rendendosi conto che gli mancavano ancora ventidue pallottole per arrivare al prezzo richiesto dalla giovane Reven. La cosa però non lo scoraggiò: avrebbe chiesto un prestito ai suoi. Così raccattò le pallottole nel suo zaino e si fiondò giù dalle scale, ma quando arrivò al piano di sotto si rese conto che suo padre e sua madre non c'erano. Che disdetta, pensò, quando gli servivano non c'erano mai.

Senza perdere tempo, si precipitò fuori contando di racimolare qualche altra pallottola dal suo migliore amico, Andre, che sicuramente non gli avrebbe negato il suo aiuto. Pensando che probabilmente era ancora dove l'aveva lasciato, corse di nuovo fuori dalle mura di Alessandria, fino al mercato dei Reven e cominciò a cercarlo tra le bancarelle. Lo trovò nei pressi del carretto di un Reven vecchio, storpio e apparentemente ceco, tanto che Hersh non poté fare a meno di chiedersi come diavolo facesse quel nonnetto ad avventurarsi nelle strade zeppe di vaganti di Washington per procurarsi la sua mercanzia.

«Guarda qui!» esultò Andre non appena lo vide, sventolandogli sotto il naso un coltello a serramanico, di quelli con la lama a scatto. «Non è bellissimo?»

«Sì, sì, bellissimo...» commentò frettolosamente Hersh, prima di avvicinarglisi e sussurrargli in un orecchio: «Ascoltami Andre, ho bisogno di un prestito».

Andre aggrottò le sue sopracciglia nere. «E' per quell'abito, non è vero?»

Hersh fece spallucce. «Già».

«Quanto costa?»

«Cento pallottole ma la Reven mi ha promesso di darmelo per settantacinque».

«Che?» Andre strizzò i begli occhi color nocciola scuro. «Ma sono un mucchio di soldi!»

Hersh lo afferrò per le spalle e lo guardò dritto negli occhi. «Lo so Andre, ma... per me è importante. Allora, hai qualcosa da prestarmi?»

Andre espirò a fondo. «Mi spiace Hersh ma ho speso tutto quello che avevo per questo coltello». Poi prese a frugarsi le tasche e ne tirò fuori alcune pallottole. «Mi sono rimaste queste» disse lasciandogli scivolar nel palmo della mano sette calibro nove.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 09, 2016 ⏰

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