Capitolo 2

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Driin,Driin,
"Maledetta sveglia!!"dico chiudendola .
Mi alzo ,mi preparo e vado in camera del piccolo per vedere se dorme.
"Ciao piccolino ,già sveglio!Hai fame?"dico prendendolo in braccio per portarlo con me in cucina.
"Buongiorno a tutti !"
"Buongiorno,è già sveglio?" dice mio padre
"Si é mattiniero!"dico ridendo
"Come me! Portamelo qua che gli do il latte"
"Piccolino vai dal nonno"
Mio padre lo prendo in braccio mentre io comincio a far colazione.
"Bene io vado,ciao piccolino "dico baciandolo sulla fronte
"Ciao mamma,ciao papà e ciao Antonio"
"Ciao tesero".
Mi dirigo alla fermata dell autobus e aspetto che arrivi.
Dopo 5 minuti finalmente arriva ,salgo e trovo tutti i posti occupati,vado più in fondo e finalmente trovo un posto vicino ad un uomo sulla trentina ,bello ,con capelli neri e occhiali da sole
"É occupato?" domando
"No,può sedersi"
Mi siedo ,metto gli auricolari del telefono per perdermi nel mondo della musica.
Dopo 10 minuti arrivo a scuola ,noto che la campanella é già suonata .
Entro di corsa in classe
"Buongiorno professoressa !"dico con quel poco di respiro che mi rimane
"Signorina Vitale,ti sei dimenticata che oggi c 'é la simulazione dell esame?"
"No professoressa ,è che ha fatto tardi l autobus"
"Va bene siediti che sto per consegnare le tracce"
Mi siedo per poi dare il via alla simulazione.

Finalmente queste 5 ore interminabili sono passati.
"Ti va oggi di uscire?"domanda Valeria
"Si con il piccolo Giovanni però"
"OK,vengo a prenderti a casa tua alle 17:00"
"OK ciao "
"Ciao a dopo"
Mi dirigo alla fermata dell autobus e aspetto.
Dopo 10 minuti arriva ,salgo e come sempre è pieno ,ma grazie al cielo trovo un posto vicino allo stesso uomo di stamattina.
Mi siedo ,metto gli auricolari quando ad un tratto vedo l autobus fermarsi.
Mi tolgo gli auricolari per sentire ciò che dice l autista
"Scusate ,ma ci sono lavori in strada ,ripartiremo tra una decina di minuti"
"No!! Questo non ci voleva proprio!"dico tra me e me .
Telefono a mia madre per avvisarla:
Francesca:"Pronto mamma ,arrivo più tardi che stanno facendo dei lavori sulla strada"
Mamma:"va bene,sta attenta"
Francesca:"si ciao "
Chiudo la chiamata e mi metto giocare al telefonino mentre aspetto che l autobus riparte.
"Oggi facciamo tardi"dice l uomo misterioso vicino a me.
"Si infatti "rispondo senza togliere lo sguardo dal telefono
"Che classe fai?"
"Il quinto liceo "dico mettendo in standby il telefono .
"E quanti anni hai?"
Sembra un interrogatorio
"19"
"Oh! Te ne davo di meno "
"Grazie"dico ridendo
"Comunque piacere io sono Pietro ,e tu?"dice togliendosi gli occhiali e porgendomi la mano destra
"Io sono Francesca" dico guardando i suoi bellissimi occhi color azzurro mare
"Bel nome"
"Grazie"
Quanto é bello!! Non mi succedeva una cosa del genere da quando ho incontrato Giovanni.
Finalmente l autobus riparte e dopo 10 minuti arrivo
"Ciao Francesca"
"Ciao Pietro"dico uscendo dall autobus.
Mi dirigo verso casa .
"Ciao a tutti!"
"Ciao tesero ,io vado che é tardi . Giovanni dorme e Antonio é in camera sua che fa i compiti"
"OK mamma,buon lavoro"
" Grazie "dice mentre se ne va
PIETRO P.O.V
Arrivo nella mia grande e vuota casa,non ho molta fame quindi mi faccio un panino .
Dopo aver mangiato mi dirigo verso il pianoforte per suonare un po.
Ho la passione per la musica da quando avevo 5 anni ,quando i miei genitori mi regalarono la mia prima chitarra .
Mi piace suonare tutto ma preferisco il pianoforte .
Mentre suono non so perché ma il viso di Francesca non riesco a dimenticarlo.
FRANCESCA P.O.V
Finito di fare i compiti preparo Giovanni per uscire con Valeria.
Lo metto nel passeggino ,prendo la borsa con pannolini e biberon quando sento suonare alla porta
"Ciao Valeria "
"Sei pronta?"
"Si,aiutami a portare il passeggino fuori"
"Certo ... Ciao piccolino!"
Cominciamo a passeggiare spingendo una volta l uno il passeggino .
"Allora com 'è fare la mamma?"
"Difficile"
"Se ci sarebbe un padre forse sarebbe più facile"
"Ma il padre non c'è quindi devo fare da sola"
"Ma il caro professore non lo hai più sentito?"
"No!"
"Secondo me dovresti chiamarlo ,anche se non vuoi dirgli del bambino ,ma almeno Chiamalo"
"Senti Valeria ,io voglio voltare pagina ,voglio dimenticarlo ,anche se lo amo e abbiamo un figlio noi non potremo mai stare insieme"
"Lo so ,però vedere un bambino crescere senza un padre non è bello.
Ma poi quando crescerà che gli dirai? Che il padre è morto o che non sa neanche la sua esistenza?"
"Non so ,penso la verità,ma ancora mancano un po di anni per questo ,ho molto per pensarci"
"Tanto non lo dimenticherai mai ,perché avere un figlio con lui e con il suo stesso nome è un po difficile ,poi se porti ancora la collana che ti ha regalato ai 18 anni "
"Grazie dell incoraggiamento"dico con gli occhi lucidi
"Va bene ,non pensarci più"dice abbracciandomi
"OK"
"Che facciamo?"
"Al bar?"
"OK"
Ci sediamo la tavolino del bar e prendiamo 2 gelati mentre Giovanni dorme .
"Sono le 19:00 é meglio che torno a casa cosi cambio Giovanni e lo faccio mangiare"
"Si ,anch'io dovrei andare "
Mi riaccompagna a casa ,la saluto e mi dirigo subito a cambiare Giovanni per poi farlo mangiare.
Finalmente un altra giornata lontana da lui é finita ,ormai tutti i giorni sembrano uguali.






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