VOODOO

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《Bravo il mio Leonte, vedo che hai portato ciò che ti avevo chiesto》.

《Si mia signora,è colui che può resuscitare i morti o per lo meno ci prova》Disse Krukesty con aria perplessa mentre con la mano destra si grattava la nuca.

La donna s'accovacciò per scrutare attentamente il corpo inerme del dottore,ormai privo di sensi da ore,ella aveva il viso turbato ed un'espressione titubante,dubitava che quel ragazzo dal volto angelico fosse capace di tali macabre opere .
《Bene,vediamo se collabora o farà il prezioso 》poi si rialzò e diede un calcio dritto in una costola a Victor che si svegliò di colpo in preda agli spasmi dovuti al dolore infertogli.
Era stordito,strizzò gli occhi e si contorse tenendo le mani sulla parte dolorante,aveva la gola secca,arida come se avesse il deserto in bocca,la voce rauca e debole prese vita
《Dov...dove...dove mi trovo?》.

La donna distese le labbra in un diabolico sorrisetto con un retrogusto malizioso.
La sua pelle era nera come le tenebre che li circondava al dì fuori di quella tenda,i suoi  occhi scuri ardevano come le fiamme dell'inferno ed i suoi abiti parevano provenire da terre lontane e selvagge dove d'altronde proveniva anche lei.
Era una leonessa che girava intorno alla sua preda,lenta,sinuosa con lo sguardo penetrante e fisso,osservava prima d'attaccare e sventrare la sua vittima.
Victor di canto suo scrutava ogni mossa del suo carnefice,ma la sua mente era ancora offuscata.

《Sei nella mia tenda,non si vede?》Disse con tono sarcastico la donna.

《Fin qui c'ero arrivato,cosa vuoi da me?Se vuoi denaro e gioielli,tieni questo è tutto quello che ho addosso》,Con un gesto frenetico il dottore prese le monete che aveva in tasca e si sfilò l'orologio da taschino dal panciotto e glieli gettò dinanzi ai piedi,la leonessa lo guardò con disprezzo,lei non aveva certo bisogno di quei quattro spiccioli,la sua tenda era ricolma di ogni sorta di bene materiale,lampade d'ottone,mobili di mogano ricolmi d'ampolle,zanne di elefanti,rane e altri animali rinchiusi in barattoli di vetro e conservati nell'alcol etilico,zampe di conigli ed erbe essiccate ed appese ed alcune fresche riposte in vasi di porcellana impreziositi da dipinti orientali . C'erano alcune casse di ciliegio intarsiate ed al centro di quella tenda enorme rivestita di stoffe preziose,c'era un lungo e massiccio tavolo di noce pieno di venature ed una grande poltrona di pelle scura,dove la donna prese a sedere accavallando le gambe e posando i gomiti sui braccioli;il suo capo era ritto,fiero e sprezzante.

《Non ho bisogno delle tue cianfrusaglie dottorino,non vedi ciò che ti circonda,tu non hai la men ché minima idea di cosa io sia capace》
 
《Fottiti strega》Disse Victor sputandogli contro.

Con un cenno del capo incitò Leonte a  far alzare Frankenstein e colpirlo nuovamente,ma stavolta al volto,il colpo fu secco e deciso,Victor si ritrovò nuovamente a terra con un labbro rotto,poi il gitano lo tirò su per il braccio,era pronto per colpirlo nuovamente ma la donna alzò la mano verso Krukesty per farlo fermare.

《Va bene così Leonte,ora vediamo se il nostro dottore adesso ha imparato le buone maniere,sei un nobile,dovresti conoscere il Bon ton,sono una signora io》.

Victor si pulì il sangue con la manica della giacca mentre con gli occhi gettava sguardi di disprezzo verso quell'essere meschino.

《Dimmi cosa vuoi e facciamola finita》

La donna s'alzò di scatto dalla sontuosa poltrona e si avvicinò a Victor e prese la faccia del dottore fra le sue mani affusolate e leggermente rugose data la sua età e puntò i suoi occhi neri dritti in quelli di Frankenstein quasi se gli volesse leggere l'anima  .

《Innanzitutto mi presento,io sono Giselle Mikumbi e tu...Bhè tu sei Victor Frankenstein colui che mi occorre》

Victor scostò con violenza il suo viso dalle grinfie di quella megera

FRANKENSTEIN?...SI SONO IO (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora