Victor era un'uomo dalle mille sfaccettature,amava i suoi libri e le sue teorie,custodiva il tutto gelosamente nella sua fatiscente biblioteca,piena di polvere e ragnatele. Amava il suo disordine perché in esso trovava un'ordine mentale tutto suo.
Si racconta che fosse sposato ma in realtà non era così,le relazioni umane non facevano per lui,amava dedicare ogni singolo millesimo della sua vita alle sue ricerche che non lo portavano mai da nessuna parte,così vedevi il dottor Frankenstein impazzire e sbraitare come un folle per quelle stanze lugubri e poco illuminate.
Si grattava il capo in continuazione come se volesse scorticarsi il cranio così da sollecitare il cervello ad elaborare.
Nessuno aveva mai messo piede in quella dimora così lugubre,troppe storielle macabre aleggiavano sullo strambo dottore e sui suoi studi.
Si parlava di scappatelle notturne presso cimiteri e di strani incontri che il dottore era solito fare alle ore più tarde della notte,solo le stelle illuminavano i suoi passi furtivi ed il buio era suo alleato nel non farsi scoprire e proteggerlo da sguardi infamatori.《Del dottore non vi sò dire molto》.
《Chi?il signor Frankenstein? Se fossi in voi gli starei alla larga è uno strano》
《È il demonio,un folle》.Questo è quello che si poteva udire quando si chiedeva dello strambo dottore alle persone giù in città.
Nemmeno i cani con la rogna volevano avere a che fare con Victor,non che lui ci tenesse ad avere compagnia,anzi precisiamo che lui odiava averne,sosteneva che un'uomo potesse vivere da solo,tanto nella sua bara di frassino avrebbe condiviso la compagnia della solitudine in eterno quindi perché non abituarsi già da ora?.Il dottore oltre ad avere una filosofia di vita tutta sua,aveva anche un certo fascino tutto suo,si può dire che il suo aspetto colpiva,in particolar modo non era una di quei soliti uomini dell'aristocrazia che si potevano trovare nei salotti a discutere con tanto di pipa,baffetti arricciati ed acqua di colonia,era...si insomma era...era Frankenstein.
Quei capelli di un biondo spento e quei due occhi di uno azzurro cielo davano l'impressione di un'uomo pacato e perbene,ma bastava leggerli più in profondità per vedere che vi era della pazzia che alloggiava in essi.Una pazzia che lo logorava giorno dopo giorno,settimana dopo settimana,fino a trasformarsi in mesi e poi anni, un circolo vizioso alla quale solo la morte avrebbe posto la parola fine.
Non vi ho ancora detto che il macabro dottorino era un valente sostenitore del paranormale,era solito frequentare cartomanti e maghi di ogni sorta,per lo più ciarlatani con un turbante colorato che dava nell'occhio.
A volte penso che lui fosse a conoscenza del fatto che fossero solo imbroglioni,ma tra quei fannulloni lui era alla disperata ricerca di qualcuno che con gli spiriti ci parlasse davvero.
La madre di Victor morì quando lui aveva solo dodici anni e da allora era alla continua ricerca di un contatto con l'aldilà, non accettava la morte,la reputava vile e meschina.
Vedere il mutare ed il deteriorarsi delle cose,il piegarsi ad una forza superiore lo faceva sentire debole,inerme dinanzi al destino,insomma l'uomo perché doveva finire come finiscono anche le cose più banali?,Può un'uomo con una coscienza ed un pensiero decomporsi come si decompone un maiale o un'agnello? Per Victor ciò era insostenibile,la vita di un essere dotato di un'intelletto non poteva terminare così,non poteva spegnersi come se nulla fosse,doveva esserci qualcosa,e se non ci fosse stato?,bhè per quanto ne sò Victor se lo sarebbe creato da solo.
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FRANKENSTEIN?...SI SONO IO (#Wattys2016)
Paranormal#Wattys Se il dottor Victor si trovasse paradossalmente catapultato nel ventunesimo secolo,cosa accadrebbe ? Non è il romanzo di Mary Shalley come lo avete sempre letto,non è il solito romanzo strappa lacrime è qualcosa di più...Qualcosa d'inaspett...